Capitolo 2. -Arrivo-

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Il viaggio è stato lunghissimo,sembrava che stessimo facendo il giro del mondo invece che volare da est ad ovest dell'America. Non so come mai,ma non vedevo l'ora di scendere. Forse per l'agitazione o forse perché il signore vicino a me non faceva altro se non russare e appoggiarsi sulla mia spalla. Il fatto è che volevo scendere al più presto. Sento come una strana sensazione nello stomaco,come se dovesse accadere qualcosa da un momento all'altro. Non ci penso più di tanto e prendo il mio cellulare per scrivere un messaggio ai miei genitori per avvisarli che sono sana e salva e che seguirò tutte le regole che mi hanno dato per farmi andare a vivere oltre oceano. Scrivo a mia mamma.
A MAMMA: mamma sono appena scesa dall'aereo e sto andando a prendere il treno che mi porterà nel centro di Los Angeles. Ti voglio bene.
Fatto questo,ripongo il cellulare in borsa e mi avvio verso il ritiro bagagli. Con tutta la fortuna che ho,immaginate cosa mi è successo. Valigia persa. Molto ben Alice,molto bene. Arrabbiata e scocciata mi dirigo nel centro assistenza dove un signore mi chiede il problema e glielo spiego. Mi assicura che la troveranno e mi saluta dicendomi che mi chiameranno entro questa sera. Saluto e vado a prendere il treno.
Mia mamma nel frattempo mi risponde e le comunico la novità,lei subito inizia a dire che anche a lei una volta è successo e che si risolverà tutto.
Giustamente,dato che come ho detto sono molto fortunata,il treno passa tra mezz'ora perché quello che dovevo prendere io prima è già passato.
Che palle. Non ho voglia di aspettare tanto meno un treno in una stazione dove ci sono solo persone indaffarate e ragazze tutte truccate che stanno cercando la fortuna qui a Los Angeles.
Pensandoci bene,anche io sto cercando qualcosa a Los Angeles,non so bene cosa,amore,amicizia o forse la realizzazione del mio sogno. Non lo so,è tutto molto confuso. Ho lasciato in Italia tutto,la mia famiglia e i miei amici,per cosa? Per venire qui e per sognare,magari non succederà nulla e questo è solo un viaggio a vuoto. Non lo so,non so nulla.
Mi sento muovere da qualcosa anzi qualcuno.
-Alice,anche tu qui?- ecco,Mark.
-Sì,dovevo prendere il treno prima ma mi hanno perso la valigia quindi eccomi qui ad aspettare il prossimo.- rispondo.
-Ah,mi spiace. Ora scusami ma ti devo chiedere una cosa : sai mica dove si trova il noleggio auto? Ne ho presa una ma non trovo il posto-
-Esci dalla stazione e lo trovi alla tua destra.- rispondo sorridendo.
Ora che guardo bene,è un bel ragazzo. Alto,slanciato,capelli mori e occhi scuri.
-Lo so che sono bello,ma così mi sciupi.- oddio che imbarazzo.
-Scusa,io cioè non volevo- rispondo e so già che sono rossa come un pomodoro.
-Tranquilla,ti va se mi dici dove vai e ti accompagno?- chiede gentilmente,con una faccia sorridente e rassicurante.
-Va bene,con piacere.-
Forse ho sbagliato o forse no. Non lo so,so solo che voglio iniziare a pensare meno e a divertirmi di più.

SPAZIO AUTRICE.
Hello there,sono molto felice di aver aggiornato subito dato che oggi è festa e non si va a scuola ho potuto farlo. Sono molto felice anche se non ci sono molte visualizzazioni,ma va bene lo stesso perché è già una grande soddisfazione sapere che qualcuno legge qualcosa di mio. Auguro una buona festa a tutti e una buona giornata.
Un bacio,
-ioamodemilovato

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