-“Potresti passarmi quel top a strisce?” Gli chiesi indicando a Zayn una maglietta fra le poche distese sul letto. Stranamente mio cugino era silenzioso,serio ed anche gentile. La cosa mi sorprendeva molto dato che da piccoli mi maltrattava chiudendomi nell'armadio della nonna. Sorrisi al ricordo. Mi passò il top senza dir nulla, lo piegai e lo posai dentro un cassetto del comò. –“Come mai non mi prendi in giro o mi tratti male?” Ridacchiai dandogli un colpetto sulla spalla destra. –“La mamma mi ha chiesto di essere gentile con te. Non preoccuparti, presto ti daró del filo da torcere. ”Disse spavaldo. Alzai gli occhi al cielo scuotendo la testa.
–“ Questa è l’ultima. Abbiamo finito!” Esclamò buttandosi sul letto, che da quella notte in poi sarebbe stato mio.
Mi sedetti sulla sedia,vicino la scrivania per mettere un po’ di distanza tra me e lui e respirai profondamente. –“ Grazie. Sei stato molto gentile ad aiutarmi” Trassi sospiri guardando un po’ in giro per la stanza cercando di fare la vaga. Lui annuì senza dire nulla. Nel suo volto si faceva spazio un aria da vincitore e sghignazzando, aveva capito quanto fosse difficile per me ringraziarlo. Osservai per bene la camera spaziosa: La parete di fronte al letto era ricoperta da una grande libreria; Sotto la finestra c’èra una scrivania spaziosa, in cui dubito avrei fatto i compiti;Un comò in cui avevo riposto tutte le mie cose; ed infine una lampada stile ‘biblioteca’ color verde sul comodino accanto al letto. –“ adesso vado. Ho qualcosa da fare” Disse con tono da signore per ‘bene’ e alzando la mano a mò di saluto che ricambiai con una smorfia. Restai seduta nella comoda sedia girevole quando Zayn chiuse la porta della camera e lontana da sguardi indiscreti poggiai la testa sulla dura superficie della scrivania respirando a pieno. Dopo un paio di minuti scrissi un messaggio veloce a Kate."Qui tutto bello, casa stupenda e ambiete quiete. Non si sente volare una mosca nel quartiere!
B. "
Poggiai il telefono touch sul davanzale della finestra e mi sporsi per osservare fuori.
Vidi un ragazzo,il nostro vicino probabilmente, con la testa coperta dal cappuccio della felpa che se lo tolse quando salì sulla sua bici e sfrecciò dal cortile in un lampo. Feci in tempo a notare i suoi capelli biondi scompigliarsi al vento e in seguito sparire. Ancora concentrata a mettere a fuoco il puntino nero in fondo alla strada, sentì un rumore proveniente dal vialetto della Zia. Alzai il viso, mi spinsi in avanti con i gomiti per vedere un cane scorazzare nel verde giardino. Era un meraviglioso e piccolo Labrador che correva avanti e indietro come un pazzo perché un cane era in quelle vicinanze; Scesi in un baleno le scale ricoperte in moquette beige e corsi fuori. Mi accovacciai tenendomi in punta di piedi e quando quel piccoletto si tranquillizzò si lasciò accarezzare. Dopo un paio di minuti il cane iniziò a scodinzolare e come un fuoco pirotecnico partì verso il cancello che in quel momento si apriva lasciando passare un uomo. –“Bea, cara sei già qui?”Mi alzai all’in piedi correndo verso di lui. –“Zio James!” Lo strinsi in un forte abbraccio. Nonostante la sua età potevo ancora sentire i suoi muscoli della schiena contrarsi mentre mi stringeva forte. Lui mi diede un bacio in fronte e si complimentava con me per la mia bellezza innata.. Spiritoso,pensai. Mio zio era sempre stato per me molto importante, oltre a difendermi da Zayn è la persona più coerente,intelligente,divertente che conosca. Lui era il mio eroe,nonostante la morte dei miei, nonostante la lontananza lui mi chiamava,c’era sempre. Per lui ero come una figlia.–“Hai già fatto amicizia con Lea?” Mi chiese ridendo. –“Chi?” Sorrisi confusa. –“Lea! questa piccola pulce” Indicò la cagnolina che scodinzolava osservandoci dal basso. –“Più di tuo figlio!” Affermai scoppiando a ridere dopo di lui. Osservai la sua risata piena, che scavava al bordo delle labbra delle rughe. I denti bianchissimi risplendevano come diamanti. I suoi occhi azzurri-grigi facevano altrettanto. Se solo Zayn avesse preso un minimo da suo padre sarebbe stato splendido come lui. Erano talmente diversi che mi chiedevo da chi avesse preso, poi osservandoli entrambi bene notai i zigomi duri sulle guance assomigliarsi. E durante la cena guardai i due ridere, e l'espressione era identica.
–“Tesoro mi sono dimenticata di dirti che domani inizi la scuola.
Ti ho iscritta in quella di Zayn cosi potrete passare più tempo insieme e potrai integrarti meglio” Sorrise lei pensando che la cosa mi entusiasmasse. –“Grande! ” Esclamai con un sorriso, sapevo che Rose stava facendo tutto questo per me e non volevo farla rimanere male. –“ Grande” Replicò Zayn imitando la mia voce,storpiandola un pò in un modo talmente fastidioso da farmi innervosire.
Gli lanciai un occhiata acida mentre i zii si erano soffermati a parlare su cose riguardante il lavoro.
Zayn mi diede un calcio sotto il tavolo,non con forza, solo il gesto per farmi innervosire ancora di più.
Mi soffermai a guardare l'orologio antico sopra la sua testa e notai come le lancette si muovessero più velocemente da quando avevo messo piede dentro questa casa meravigliosa.
Poi riportai l'attenzione al piatto mezzo pieno, e quando non riuscii più a ingurcitare nulla mi concetrai sui piccoli tatuaggi sul collo di Zayn e mi chiesi cosa significassero.Portai un dito alla bocca osservando come la collana che portava al collo stava perfettamente in linea con i piccoli tatoo.
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ChickLitIl mi nome é Beatrice Garcia. Sono nata a Liverpool il 18 Febbraio del 1995. Ho 18 anni. La mia vita,da quando io ricordi é sempre stata generalmente normale: nessun tipo di problema. Finché la maggior parte della mia vita cambiò. scomparve. Mi tro...