Secondo capitolo. part2.

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-"Fatti trovare pronta. Non tardare, Harry ci accompagna."

Scandì lentamente ogni parola della frase,come se non capissi. Uscì sbattendo la porta scontroso come non mai e
non capivo questo suo repentino cambiamento.
Zayn era sempre stato scontroso irrascibile ed un pò lunatico e mentre cercavo di capire cosa avesse potuto infastidirlo, posizionai i miei oggetti personali per la stanza
in modo da renderla più mia e confortevole.

"E raccontami, i zii come si comportano? La tua stanza? E Zayn? Ha amici carini?
K."

Kate e il suo interrogatorio. Incominciava a mancarmi.
Superare il primo giorno di scuola non sarebbe stato facile ed infilandomi il mio bel pigiama caldo e le pantofole mi diressi in bagno.

-"Beatrice Garcia,muoviti. devo andare in bagno!" Esclamò supplicandomi da dietro la porta. Chiusi il rubinetto dell'acqua calda e riposi il dentifricio e lo spazzolino dentro la borsetta marrone che mi aveva regalato la nonna. Mi affrettai ad aprire la porta riflettendo tra me e me quando sentii che stava borbottando qualcosa su quanto potessi essere lenta, dandomi una spallata entrando.
-"Ahi!" Squittii cercando di fargli capire che pretendevo le scuse ma neanche il tempo di realizzare il dolore mi sbatté la porta in faccia. -"Ti odio!" Esclamai tornandomene in camera.

"I zii sono adorabili, la mia stanza un pò meno lol. Era l'ufficio di zio James,ma sta bene così. Sono tutti un amore, tranne ZAYN. E poi beh,fin'ora ho visto solo due ragazzi e si,sono carini.
B."

Sarebbe stata una vita lunga e difficile senza Kate e la nonna e con Zayn nella stessa casa.

-"Buongiorno Zii" Mi avvicinai a loro stropicciando gli occhi con le mani. Sbadigliai prima di salutarli con un bacio in guancia e mi sedetti accanto allo zio. L'osservai mentre era intento a leggere il giornale, vedevo come mimava con le labbra ogni singola parola che leggeva. Lui alzò gli occhi cogliendomi di sorpresa quando mostrò un lieve sorriso. -"Come mai sei già sveglia a quest'ora?" Mi chiese girando il cucchiaino nella tazza del latte.
-"sono le 7 e mezza veramente.." Ridacchiai confusa osservando le rughe che aveva ai lati della bocca quando sorrideva. Mio zio è davvero bellissimo. Con i capelli corvini perfettamente pettinati all'indietro, gli occhi di un azzurro cielo oscurato da delle nuvole grigie, e la cravata azzurra allentata al collo.
Splendido a dir poco.
-"oh beh.. Ormai con mio figlio che si alza sempre in ritardo mi ero fatto l'abitudine" Rise Rose alle parole di suo marito, facendo scivolare sul mio piatto un pancake fumante. Guardai per bene la zia per la prima volta e mi accorsi che aveva lo stesso nasino all'insù e lo stesso sguardo premuroso e amorevole di mia madre. Sospirai mettendo a tacere la fitta al petto e il ricordo insostenibile.
Avevo sempre quel nodo costante in gola e lasciare i miei pensieri limpidi mi aiutava a soffocare il dolore. Sempre.
Mi soffermai sul sorriso dei miei zii e in qualche modo mi sentii a casa. Anche se non ero del tutto piena di amore come quello dei miei genitori, in un certo senso mi colmano abbastanza dal tenermi lontana ai ricordi.

Quando finii, prosciugando
anche l'ultima briciola mi alzai dal mio posto, posai il piatto nel lavabo e la ringrazia vividamente di quella leccornia che avevo gustato. Stavo per avviarmi via dalla cucina ma la Zia dolcemente mi chiese con un sorriso genuino:
-"Potresti svegliare Zayn?" Sentii come il livello di diabete alzarsi nel sangue quando pronunciò cosi sdolcinatamente quel soprannome. La guardai l'ultima volta prima di cedere ed accontentarla.
-"Zayn.. sveglia"
Dissi in un sussurro bussando alla porta. Nessuna risposta. Bussai una.. due,tre volte ed il silenzio era sovrastante,cosi decisi di entrare. Aprii lentamente sentendo il cigolio della porta.
Socchiusi gli occhi a quel rumore.
Li riaprii sbuffando in una risatina quando lo vidi sdraiato, con il cuscino a terra,a pancia in su ed un braccio che toccava il pavimento. Teneva la bocca aperta,respirando in lunghi gorgheggi con il naso,provocando un suono buffo. Una felpa grigia copriva i tatuaggi che di solito sbuffavano fuori dai colletti delle sue magliette e i capelli neri arrufati.
Era adorabile.
Nonostante continuassi a chiamarlo soavemente lui non si svegliava. .
-"E se..?"
Sussurrai a me stessa. Mi domandai se quello a cui stavo pensando fosse il metodo migliore e quando mi incamminai in punta di piedi verso il cuscino afferrandolo saldamente non esitai a tirarglielo in faccia. La sua reazione era quella che avevo previsto.
-"Ma sei matta? Esci da qui o ti uccido!"
Scoppiai in una risata vedendo la sua faccia mezza addormentata eppure colma di espressività e di rabbia. La voce roca dal sonno e lineata. Mi lanciò il cuscino ed io schivandolo uscii fuori.

Mi preparai con tutta calma, ridacchiando al pensiero di un Zayn arrabbiato. Dandomi una veloce sciacquata in doccia, mi asciugai e mi truccai con un pò di eyeliner e di mascara per poi cambiare il mio adorabile pigiamone viola con dei leggins ed una camicetta beige abbinnata alle superga. Scesi in cucina e salutai la Zia Rose intenta a pulire la tavola con un detersivo che profumava di mirtilli.
-"Non dimenticarti di consegnare questo alla segreteria" Si avvicinò sfilandosi i guanti in lattice e consegnandomi un foglio nelle mani, infine aspettò che capissi.
Credo che stesse osservando il mio sguardo confuso e sorridendomi continuò.
-"E della tua iscrizione cara" strofinandomi una mano nei capelli e lasciandomi un umido bacio in guancia tornò al lavabo. Uscii dalla porta chiudendomela alle spalle,riposi il foglio dentro una tasca dello zaino blu ripiegandolo in quattro e mi incamminai fuori il vialetto,evitando di pestare Lea che mi scorrazzava intorno. Ero seduta sul gradino del marciapiede, giocando con le cuffiette dell'auricolare finché sentii un rombo di un motore seguito poi dal suono di un clacson. Alzai gli occhi e vidi una macchina accostare pochi metri distanti da me.
Guardai curiosa all'interno di quella Range Rover nera lucida.

Porcamiseria,era splendida.

Mi chiesi chi guidava quel gioiellino e trovai Harry.

L'amico di Zayn, quello con la capigliatura piena di ricci. Quel ragazzo aveva l'aria di chi possedeva tanti soldi, e la sua macchina urlava "money".
Mi chiedo dove fosse quel..
Umh, Liam.

-"Vieni" Mi fece cenno con la mano fuori dal finestrino di avvicinarmi. Lo feci senza esitare.
"ciao" disse,schiarendosi subito dopo la gola con un colpo di tosse. Ricambiai con un sorriso e tenevo gli occhi sulle fossette del ragazzo ma all'improvviso dalla porta della casa di fronte la nostra, il ragazzo dalla chioma bionda di ieri usci con uno zaino in spalla, sbatté la porta forte esclamando subito dopo: -
"Scusa mamma" cantilendando. Si diresse verso la sua bici,
salendo in sella sfrecciò in un attimo al confine con il cielo. -"Muoviti"
Mi urlò all'orecchio Zayn riprendendo a camminare per poi salire in macchina. Lo seguì sedendomi nel posto dietro. Mi sforzai di riuscire a vedere ancora il ragazzo della bici, ma i tentativi furono vani.
-"Scomparso" Sussurrai a me stessa.
-"Cosa?" Mi chiese Harry facendo avanti e indietro con lo sguardo. Guardava prima la strada e poi lo specchietto per osservare le macchine dietro. Era talmente concentrato che non volevo distrarlo per nessun motivo al mondo. -"Niente, dicevo." mormorai osservando lo specchietto retrovisore. Harry alzò lo sguardo allo specchietto fissandomi attraverso. Sbattei un paio di volte le palpebre prima di abbassare lo sguardo imbarazzata.
Fissare la gente negli occhi per più di 3 secondi mi metteva imbarazzo e cercavo sempre di evitare un contatto diretto. Sentivo quasi il rumore delle sue labbra che si piegavano in un sorriso,scavando poi ai lati della bocca delle dolci fossette.

-"Siamo arrivati" Disse Zayn scendendo dall'auto.
Si specchiò in un finestrino e si avviò, concedendosi qualche momento di gloria passando per il corridoio quando le ragazze del primo anno lo ammiravano con stupore.
Io passai probabilmente inosservata, oscurata dalla bellezza di quei due. -"Senti Zayn..
potresti dirmi dov'è la ..." Cercai mio cugino ma non lo trovai da nessuna parte.
Che diamine?
Aveva inizio l'inferno.

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