Fede:
La ragazza sembrava agitata ma non più di quanto mi aspettavo. Osservava la città da fuori il finestrino massacrando i bracciali che aveva al polso come anti stress; non sono il tipo che offre passaggi così anche se non so cosa aveva questa ragazza, non mi sembrava come tutte le fan era ... Diversa. Non aveva accettato i soldi che le avevo dato e vedendola fradicia mi ha dato un senso di tenerezza che mi ha sciolto il cuore.... Ma che... Che mi prende?!
-Riprenditi!- dissi a me stesso, -allora, Jega non sei di queste parti vero?- le chiesi.
-No, sono di Roma.-
-Si sente sai.- le dissi sorridendo. -dall'accento burino?- mi disse rivolgendomi lo sguardo per la prima volta da quando siamo entrati in macchina. -non sei burina... Ma hai un modo di parlare davvero bello.- lei mi guardò negli occhi e le sue guance assunsero un colore leggermente rosso che mi fece scappare un sorriso... Iniziai ad osservarla... Era davvero bella avrà avuto almeno 19 anni, i capelli castani semi asciutti e scompigliati le ricadevano sul viso con fare semplice e leggero... Gli occhi erano di un castano color nocciola, erano grandi sarei stato a guardarli per ore... Dio che maniaco! Poi quelle labbra, rosee e carnose che nascondevano un sorriso che ancora
aspettavo di vedere con ansia... Un Sorriso... Le stavo per sfiorare la mano ma lei ad una certa mi disse con viso preoccupato -ehm, senti io non sarò di Milano ma non mi sembra proprio un panorama cittadino...- ritornai in me e guadai fuori - ma che cazz... Dove siamo?- mi ero perso. Ero talmente distratto da non accorgermi di aver imboccato in una strada che andava fuori città... Intorno a noi solo il verde. -beh sei tu quello che guida se non lo sai tu!- feci per fare inversione ma sentii uno scoppio e decisi di accostare... Scesi a controllare e iniziai a imprecare... La ragazza preoccupata scese dall auto e si agitò vedendo la ruota bucata.. -Oddio e ora? Siamo bloccati qui?! Oddio che facciamo?!- inizio a camminare avanti e indietro blaterando domande su domande, cosa che mi fece irritare più di quanto ero già! -Puoi tapparti la bocca un attimo cazzo!-le sbottai-fatti un giro o entra in macchina, io devo cambiare la gomma!- mi pentii del mio tono e delle mie parole quando il suo sguardo si incupì e i suoi occhi divennero talmente lucidi che dovette abbassarli mentre si incamminava verso un prato...
Dio non volevo arrabbiarmi ma non posso andare da lei ora, incazzato come sono peggiorerei solo le cose... Così per sbollentire la rabbia mi misi a cercare il crick per cambiare la gomma...Jega:
prima si offre per accompagnarmi, mi fissa, sbaglia strada e si incazza pure con me? Non me lo sarei mai immaginato così! Cioè lui è il mio idolo... Perché si è comportato in questo modo?... Pensavo e ripensavo mentre attraversavo la distesa di Prato di fronte a me, era enorme e sentivo che più mi allontanavo da Federico più mi sarei calmata... Perché mi ha urlato contro? Solo "lui" lo faceva anche se le conseguenze erano peggiori... Mentre iniziarono ad affiorare i ricordi la vista iniziò ad appannarsi e le lacrime ad uscire... No! Non dovevo ripensarci, dovevo lasciarlo alle spalle, ma Federico urlandomi me lo ha ricordato e ora i ricordi non fanno altro che tormentarmi.... Decisi di sedermi per calmarmi un attimo e così feci... L'erba era fresca e umida per via della pioggia ma le nuvole se ne erano andate lasciando posto al sole che pian piano si dirigeva dietro le colline tingendo il cielo di colori caldi tendenti al rosso. Era così bello, ad un tratto sentii un rumore dei passi sull'erba e vidi Federico che si sedette accanto a me... Si guardò le mani giocherellando con gli anelli che portava alle dita, sembrava agitato...
-Mi spiace Carol.. Non volevo urlarti contro anzi volevo solo riportarti a casa...- disse a bassa voce sollevando lo sguardo verso il tramonto. Si sentiva veramente in colpa.. In fondo non era colpa sua, stavo diventato assillante e devo averlo fatto irritare. -Non preoccuparti...-gli dissi-anche io sono stata un po' assillante... Mi spiace- lui si girò verso di me e sentii i suoi occhi castani che mi guardavano... sentii il cuore quasi uscirmi dal petto.Fede:
avevo cambiato la ruota e avevo raggiunto Carol, volevo tornare a casa dove Giulia sicuramente mi aspettava, ma non so perché alla vista della ragazza seduta sull erba la voglia di restare in quello stupendo posto crebbe a vista d'occhio, e spontaneamente senza riflettere le feci una domanda -come fai?-
-a fare cosa?- mi chiese lei..
-ad essere così diversa, non sei come le altre...- ma perché cazzo gliel'ho chiesto?
Lei mi scruto per qualche secondo- io sono solo me stessa...- disse la sua voce timida e dolce...
-Mi piace come sei Jega...- quando queste frasi uscirono dalla bocca mi accorsi troppo tardi della figuraccia, conosci una ragazza, le offrì un passaggio e le dici che ti piace per comè? Ma cazzo ti dice la testa Federico?!
-anche a me piace come sei fede- si voltò verso di me appena appena, le sue labbra si schiusero e la sua espressione cambiò, sul suo viso nacque un sorriso che avrebbe fatto sciogliere anche il cuore più duro... Mi aprì il cuore ... un sorriso... Era il sorriso che aspettavo.CIAO FEDEZIANIII❤️COME VA??? SCUSATE SE SONO UN PO IN RITARDO MA CON LA FINE DELLA SCUOLA È UN CASINO U.U ALLORA ECCOCI CON IL QUARTO CAPITOLO, VI PIACE LA STORIA? FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE "😜 VI MANDO UN BACIO A TUTTI CI VEDIAMO NEL PROSSIMO CAPITOLO! BACIOOOOO 😘
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Cuori in ceramica
FanfictionLei Carol soprannominata Jega, 19 anni fan sfegatata di Federico Leonardo Lucia alias Fedez! Dopo un brutto periodo trova lavoro con la sua migliore amica a Milano, fa amicizie ed un giorno il suo lavoro le permette di realizzare il suo sogno più g...