𝑨 𝑵𝑬𝑾 𝑪𝑶𝑵𝑵𝑬𝑪𝑻𝑰𝑶𝑵

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"Gli astri illuminavano il cammino che mi conduceva tra le sue braccia"

JUDAS POV

Credevo che il dolore psichico non avrebbe mai avuto rivali ma l'improvviso dolore al collo mi piegò in due, ricordandomi del marchio posto in quella zona.

Portai una mano su di esso smettendo di respirare, sentivo questo formicolio farsi spazio dentro me come un veleno oscuro e malvagio, battei le palpebre afferrando il braccio di Zenit come sostegno.

«Che cos'hai?» si voltò verso di me preso dal panico, il formicolio precedente ben presto si trasformò in vero e proprio bruciore che mi costrinse ad accasciarmi al suolo, il mio migliore amico mi seguì continuando a scuotermi e a chiedere quale fosse il problema ma incapace di rispondere decisi di alzare lo sguardo verso Scarlett.

Strabuzzai gli occhi nel vederla a terra in condizioni simili alle mie, l'unica differenza era che lei stringeva il suo braccio al petto lasciandosi andare in lamenti strozzati, digrignai i denti quando osservai il modo esausto con il quale piombò in ginocchio.

«Cosa sta succedendo ad entrambi?» Parker prese tra le braccia sua sorella, cullandola come meglio poteva e nel mentre Victoria provò ad attutire quel dolore con delle spirali d'acqua.

Ammiravo come quest'ultime premevano sul braccio di lei, ma nemmeno quello sembrò funzionare e stranamente cominciai a percepire anche io della freddezza lì dove la bionda stava concentrando il potere.

«Metteteli vicini» Rent si fece largo tra la folla di ragazzi che circondarono entrambi, Zenit mi raccolse da terra e con non poca fatica mi lasciò andare accanto a Scarlett, non riuscivo a mettere a fuoco bene la sua figura ma una cosa era più che certa, come me si piegava dal dolore.

D'un tratto vidi la sua mano allungarsi nella mia direzione e senza alcun apparente motivo logico le andai incontro con la mia, era come se improvvisamente avessi perso completamente la padronanza su di esso, eseguiva comandi che nemmeno sapevo di stargli dettando.

Ero curioso di sapere questo dolore fin dove mi avrebbe spinto ad arrivare, dopotutto era soltanto un'altra variante di quello che portavo già di mio dentro ogni singolo giorno.

Lo scontro tra i nostri tocchi mi ridiede il respiro e la lucidità mancata, finalmente quello strazio era giunto al termine e il bruciore al collo si attutiva man mano che respiravo, con un briciolo di forze osservai la mia mano intrecciata con la sua e un'agitazione improvvisa mi strinse le viscere.

Alzai lo sguardo su Scarlett assicurandomi che in qualche strano modo anche lei avesse trovato pace a quello strazio che per un motivo a me sconosciuto aveva colpito entrambi, dentro me non riuscivo a capire da cosa tutto questo fosse stato generato e forse nemmeno volevo realmente saperlo, temevo che qualsiasi cosa essa fosse mi avrebbe scombussolato ancor di più.

Ma come al solito non si sfuggiva dalla realtà, bisognava affrontarla a testa alta senza dar peso al prezzo elevato che avrebbe avuto quest'ultima nel momento in cui prendeva posto nel nostro piatto, e a quel punto non esisteva via di fuga bisognava ingurgitare fino all'ultimo boccone, fingendo che ognuno di essi non rappresentasse delle freccie infuocate che a poco a poco facevano breccia tra le piaghe del nostro petto. 

La vita sapeva mettere in ginocchio meglio chiunque, non le importava che dinanzi a se ci fossero persone che magari non meritavano la sua crudeltà, lei colpiva e continuava a farlo fin quando la sua sete di vendetta non fosse sfamata dalla vista di quel rosso scarlatto sul corpo della preda che aveva tra le grinfie, e la presenza del sangue di quella povera anima, non rappresentava altro che una sconfitta mostruosa che avrebbe segnato per sempre il suo futuro.

Two fused heartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora