BookTok

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Ave a tuttx,

come state? Come va? Avete finito con le interrogazioni o state ancora morendo per arrivare a fine anno? Già siete in panico per la sessione estiva? Io sono stranamente rilassata, considerando che ho un'esame settimana prossima, ma ho ancora due mesi per avere un esaurimento nervoso.

Una cosa che adoro di questa raccolta è che non la aggiorno per mesi e mesi, poi torno qui e asfalto qualcuno o qualcosa: oggi è il turno di BookTok.

Per chi non lo sapesse, circa un anno fa ho ceduto al lato oscuro della forza (ringraziate @_Lizzie_Yaya_) e mi sono scaricata TikTok, entrando ufficialmente a contatto con il BookTok. Ad essere completamente sincera, qualcosa già mi era arrivato tramite YouTube, però sono dettagli.

Ora, non so voi, non so quale sia la vostra esperienza, ma ho notato che esistono due tipi di libri che ti spammano violentemente: quelli meravigliosi e quelli trash - che, per qualche ragione, sono ritenuti fantastici.

Visto che sono una personcina annoiata dalla vita e che deve lamentarsi dell'ultimo libro che ha letto, vi esporrò di seguito alcune considerazioni sui libri che ho letto perché consigliati da BookTok. Ovviamente sono pareri miei personali, quindi non prendetevela a male e facciamo nascere discussioni costruttive (non lotte all'ultimo sangue, manco dovessimo conquistare Mordor).

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The Secret History - Donna Tartt

Tradotto barbaramente in italiano come "Dio di illusioni", è stato il primo libro che ho letto per BookTok. Sarò breve: IO LO AMO. Amo la storia, amo i personaggi, amo lo stile, amo le dinamiche, amo il finale, amo le citazioni in greco, latino e francese, amo Francis (my kin, my beloved) che chiede di scopare a gente che ha appena conosciuto, amo Richard che è gay ma non vuole capirlo, amo l'estetica, amo le vibes, AMO TUTTO.

Quello che non amo è come è stato recepito dal pubblico. Il libro racconta di come l'arroganza e la tracotanza possano distruggere una persona per sempre, rovinare l'esistenza di tutti quelli che ti circondano e spingerti a compiere azioni terrificanti. Ti racconta di come un adulto possa riempire di idee più o meno distorte le teste di un gruppo di adolescenti e poi abbandonarli non appena ne osserva le conseguenze. Ti racconta di ego, di smania di potere, di vendetta, di rimorso, di sofferenza.

Però no, percepiamo solo che studiare i classici è una gran figata! Idolatriamo un assassino! Organizziamo un baccanale e devastiamoci just for the aesthetic! 

La morale della storia è in medio stat virtus, ma a forza di romanticizzare il concetto viene meno.

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Il Cardellino - Donna Tartt

Questo libro mi ha devastato sotto vari punti di vista: perché è relatable, perché io e Boris siamo la stessa persona con due cittadinanze diverse, perché l'ho letto in un periodo molto difficile della mia vita e mi sono immersa in quel libro per scappare dalla realtà, perché il finale non è un vero finale, perché ci sono praticamente solo grey character.

E anche qui, mi duole dirlo, il fandom ha un po' perso il vero fulcro della storia, ovvero come si convive col PTSD (disturbo da stress post-traumatico): come una persona a cui è stata strappata via la propria vita possa aggrapparsi a qualcosa - un quadro, qualcuno, un ideale - pur di andare avanti, come la droga e l'alcol siano l'unica soluzione quando non puoi fuggire da te stesso e da quello che hai nella testa, come si impara a coesistere con la solitudine, il senso di vuoto e la consapevolezza di non poter mai essere davvero normali.

Ma no, shippiamo Boreo e idolatriamo Boris anche se è una mezza red flag ambulante!

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Aristotle e Dante scoprono i segreti dell'universo - Benjamin Alire Saenz

Questo libro mi ha deluso profondamente: okay che ero partita con delle aspettative decisamente troppo alte, ma qui non arriviamo nemmeno alla sufficienza. La storia è anche carina e ho sclerato più di una volta, ma il romanzo ha seri problemi: i personaggi non sono approfonditi, la trama è quasi inesistente, lo stile di scrittura è pessimo (sul serio, ho letto fyccine scritte decisamente meglio) e ci sono tanti possibili spunti di riflessione che sono stati trascurati per nessun motivo apparente.

So che è uscito il secondo volume, ma non ho intenzione di leggerlo. Spero che almeno il film (che dovrebbe essere in lavorazione) lo salvi un po', ma è tutto hype e niente sostanza.

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I sette mariti di Evelyn Hugo - Taylor Jenkins Reid

Questo libro è diviso in due: le parti raccontate da Evelyn Hugo e quelle raccontate dalla giornalista- talmente memorabile e importante che non mi ricordo nemmeno come si chiama. 

I capitoli su Evelyn Hugo sono qualcosa di meraviglioso: sette mariti, sette relazioni completamente differenti, sette motivi diversi per cui sposarsi, una protagonista con i controcazzi che sa cosa vuole e che cosa è pronta a rischiare pur di averlo, Taylor Swift vibes e soprattutto - anche se assolutamente prevedibile - un plot twist soddisfacente che ti fa dire SÌ CAZZO! Più un'ottima rappresentazione della bisessualità, che non fa mai male di questi tempi.

E poi ci sono i capitoli della Cosina-giornalista là, che ha lo sviluppo psicologico di un cucchiaino da caffè e l'ho mal sopportata dalla prima all'ultima pagina - tralasciando questo scempio, libro meraviglioso e fantastico da leggere quest'estate.

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Una vita come tante - Hanya Yanagihara

Alias l'ultimo libro che ho letto - e che ho intenzione di torchiare.

Era da un po' che lo avevo in libreria, però tra la sessione, l'università e tutto non avevo il tempo di leggere e finire un mattone da quasi 1100 pagine. Io e Calliope ci eravamo riproposte di leggerlo e affrontare insieme il calvario emotivo - perché su TikTok questo libro te lo presentano come una roba devastante - però Cal è Cal e io sono io, quindi lo abbiamo letto ognuna con i propri tempi.

Io questo libro non so se lo odio o lo amo, sul serio.

Da un lato lo odio perché su tanti punti è un'occasione sprecata: si parte con quattro personaggi principali, ma Malcolm è appena abbozzato, JB ha la psicologia di un tasso, di Willem non si raccontano le cose giuste e tutta la luce è puntata su Jude - che racchiude in un unico individuo tutti i traumi che una persona può subire nella sua infanzia.

Mi fa incazzare perché alterna la prima e la terza persona nella narrazione, perché alla fine manda un messaggio del cazzo, perché i colpi di scena sono a dir poco sadici (e lo dico sul serio, non c'era assolutamente bisogno di uccidere un personaggio in mezza pagina senza nemmeno dire che sta morendo), perché quella di Jude non è "una vita come tante" e 'sto cristo assorbe tutta l'aria nella stanza fino a far soffocare il lettore - non sono drammatica, a 'na certa ho iniziato a ringraziare l'autrice ogni volta che spostava l'attenzione su un altro personaggio.

Però lo amo perché il dolore che racconta è reale: non ho mai letto finora un libro che raccontasse davvero quello che si prova a crescere in un ambiente tossico e abusivo, quello che comporta convivere nell'età adulta con i fantasmi del passato, quanto sia difficile imparare da adulti a fare cose che tutti gli altri fanno sin dalla nascita. Un libro che raccontasse di come l'amore possa esistere tranquillamente senza sesso, di come non puoi salvare qualcuno che non vuole essere salvato, di come a volte continuare a vivere è una morte più lunga e dolorosa della morte stessa.

Quindi sì, raga, calvario emotivo - ho pianto persino io.

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Ho appena realizzato che questo capitolo è estremamente lungo, quindi direi di chiuderlo qui.

Fatemi sapere nei commenti che cosa ne pensate di BookTok, se avete letto qualcuno di questi libri e che cosa avete in programma tra le vostre letture estive.

Io vi saluto e torno nel mio Ade di algoritmi e funzioni matematiche.

Ave atque vale

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