Quando è grave, è grave

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In videochiamata con la mia migliore amica.

Calliope: Amo, comunque sto leggendo "Marina" (aka il libro che le sto consigliando da sette anni, nonché uno dei pochi romanzi che mi ha fatto fisicamente piangere fino allo sfinimento).

Narnia: DIO GRAZIE! Ti sta piacendo?

Calliope: Zi, mi mancano tipo 40 pagine e ho già capito l'andazzo...

Narnia: Quindi hai capito perché questo libro mi ha devastata.

Calliope: Già... Per questo non penso di finirlo.

Narnia: Momento di bug. In che senso?

Calliope: Nel senso che ora come ora non posso permettermi di farmi distruggere emotivamente da un libro! Poi hai pianto tu, che non hai pianto per "Una vita come tante", quindi pensa io! (per la cronaca, Calliope ha pianto due giorni per quel libro e, a distanza di più di un anno, continua a parlarne come se fosse un trauma).

Narnia: Vabbè amo, quando lo finisci mandami l'audio-sclero.

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