Non fiction

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Il mondo si divide in due tipologie di lettori: quelli che leggono solo narrativa e quelli che spendono l'ira del Boss in saggi e raccolte di poesie.

Io rientro nel secondo gruppo ovviamente, altrimenti non sarei qui a scrivere questo capitolo.

Può sembrare stupido, ma leggere un romanzo è molto diverso da leggere un saggio.

Prima di tutto perché la saggistica è molto più impegnativa della narrativa. Non c'è una trama vera e propria da seguire, i testi solitamente trattano argomenti molto più pesanti e bisogna starci con la testa per non perdere nessun passaggio.

Ho appena finito "Una camera tutta per sè" di Virginia Woolf (vi prego, qualcuno mi dica che non sono stata l'unica a commuovermi per la perorazione).

Per chi non lo conoscesse, è un saggio sulla donna nella storia della letteratura, soprattutto come voce narrante e scrittrice. È lungo un centinaio di pagine e l'ho letto in tre orette scarse, ma già so che passerò i prossimi sei mesi minimo a spammarlo ovunque.

Il punto di un'opera del genere è che, per quanto sia ben scritta e mandi un messaggio più che positivo, non è il tipo di lettura che chiunque farebbe.

Certo, ho letto saggi molto più lunghi e pesanti di questo, ma in linea generale il reparto saggistica è sostanzialmente sempre deserto.

Con questo non dico che tutti quanti debbano leggere saggi (ognuno è libero di leggere quello che più gli pare e piace), però un po' mi "intristisce" che molte persone non se la sentano di andare al di fuori della narrativa.

Poi per carità, ci sono saggi "femministi" che mi hanno fatto ribollire il sangue e altri che ho lasciato inconclusi, ma questo è un altro discorso.

Stessa storia per i libri di poesie.

All'inizio ero molto scettica, devo essere sincera, perché non c'è un solo modo per leggere una raccolta di poesie. Poi la prima che ho comprato è stata "Foglie d'erba" di Walt Whitman, quindi mi sono ritrovata ad avere a che fare con poemetti più che con poesie.

Conosco persone che ci si mettono e le leggono una dopo l'altra, esattamente così come sono inserite. Altri invece aprono semplicemente il volume ad una pagina a caso e leggono i primi versi che incontrano.

Io, personalmente, vado un po' a sentimento e sfoglio tutte le pagine fino a quando non becco una poesia che mi ispiri.

Anche in questo caso, però, opere del genere non attirano un pubblico vasto come la narrativa, visto che la maggior parte delle persone preferisce la prosa ai versi.

E un po' questo "mi dispiace", perché molte volte la poesia mi ha dato un conforto decisamente maggiore di quello che avrebbe potuto invece darmi un romanzo.

Ma de gustibus non disputandum est, quindi non è che possa lamentarmi più di tanto (e di certo non posso costringere chiunque a condividere le mie preferenze in fatto di letture).

Voi che team siete? Solo narrativa o anche non fiction? Fatemi sapere cosa ne pensate qui nei commenti.

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