«Ciao!» esclamai io entrando in casa e appoggiando la borsa sul divano.
Subito dopo mi avviai verso Presley ed Hayley e presi in braccio la bambina.«Ciao Diamond» mi rispose la ragazza alzandosi dalla sedia per andarsene.
In quel momento sentii il bisogno di ringraziarla, aveva fatto davvero tanto per me e io mi sentivo come se non l'avessi ringraziata abbastanza.«Ehy Pres, grazie per tutto, dico sul serio.»
Lei mi guardò e mi sorrise. «Io amo questo lavoro, e amo anche tua figlia.»
Prese la sua giacca e si avviò verso la porta, aprii la bocca per salutarla ma lei parlò.«Ascolta, ti andrebbe se questo pomeriggio andassimo a prendere qualcosa da mangiare o a fare una passeggiata? Non ti ho mai vista in giro..»
In effetti aveva ragione, non uscivo molto se non per fare la spesa o per far prendere aria ad Hayley. Una passeggiata con Presley non mi avrebbe fatto male, ne ero sicura. E poi, se non altro, sarebbe stata la giusta occasione per farmi un'amica. Dicevo tanto che non ne avevo bisogno, ma dentro di me mi sentivo un po' sola.Le sorrisi. «Certo, va bene»
Lei fece un sorriso a trenta due denti. «Mi faccio trovare qui alle tre, ciao!» rispose uscendo di casa.Mi girai verso Hayley.
«A quanto pare oggi usciremo.»Dopo aver vestito mia figlia e dopo essermi vestita anche io, aspettai l'arrivo di Presley, che non tardò neanche di un secondo.
Bussò alla mia porta e io mi precipitai ad aprire.
«Ciao Diamond, andiamo?» mi chiese.
«Certo» dissi uscendo di casa e chiudendo la porta a chiave.Passai un pomeriggio fantastico assieme a Presley ed Hayley. Si vedeva che la ragazza era una bravissima persona e mi piaceva la felicità che trasmetteva, anche mia figlia sembrava amarla parecchio. Inoltre era sempre molto disponibile e se avevo bisogno di una mano non esitava a darmela.
Girammo un po' le strade principali di Los Angeles e dovetti ammettere che, nonostante all'inizio non fossi convinta al cento per cento ad andare, era una città favolosa, e anche ad Hayley piaceva molto, visto il modo in cui la guardava affascinata.Stavamo ridendo come delle pazze quando mi accorsi di una cosa.
«Cavolo..» sussurrai. In quel momento avrei usato anche altri termini ma era presente la bambina.
«Cosa?» mi chiese preoccupata Presley fermando le risate.
«Hayley ha sporcato il pannolino di nuovo e io non ne ho più, devo per forza andare a casa..»
Lei sembrò pensare a qualcosa.
«Tranquilla, andiamo a casa mia, tanto è qua. In quanto babysitter possiedo anche io dei pannolini»
«Va bene, grazie mille Pres.»Aveva ragione, casa sua non distava molto dal posto in cui ci trovavamo.
Era una casa davvero grande e quando entrai rimasi davvero incantata. Doveva far parte di una famiglia nobile o qualcosa del genere, altrimenti non me lo spiegavo.
«Vieni, andiamo in bagno» mi disse iniziando a salire le scale. Io la seguii con in braccio Hayley, facendo attenzione a non inciampare.
Entrammo in bagno e lei si mise a rovistare in un cassetto.«Sei a casa?» sentii urlare da una voce maschile. Feci una faccia confusa ma non me ne preoccupai più di tanto.
«Sì!» urlò a sua volta lei, poi si alzò e mi porse un pannolino.
«Per te» disse sorridendo.
Lavai e cambiai mia figlia, mentre Presley era vicino a me che mi raccontava un po' di lei. Mi disse anche che quello che avevo sentito era suo fratello, e che era un cantante.
Quando finii uscimmo dal bagno e scendemmo al piano di sotto. Presley si mise a cucinare qualcosa, e io insistetti per darle una mano.«Presley!» urlò di nuovo suo fratello.
«Cosa vuoi!» rispose lei esasperata. Per fortuna ero figlia unica.
«Non trovo il mio carica batterie!»
Lei alzò gli occhi al cielo e si girò verso di me.
«Diamond, potresti andare in camera mia a controllare se c'è un carica batterie nero? È la terza porta a destra» mi chiese dolcemente.
«Oh, sì certo» risposi io avviandomi su per le scale e ripetendo a mente le parole di Presley. Terza porta a destra, terza porta a destra..Quando entrai però mi trovai davanti un ragazzo, era il fratello di Presley, ero sicura.
Lui sentì i miei passi e si girò verso di me.
A quel punto rimasi sorpresa, ma non volevo farglielo vedere, perciò alzai gli occhi al cielo, e in quel momento trovai l'oggetto che stava cercando disperatamente.
«È lì il carica batterie» dissi indicando il lato destro del letto. «E comunque, sei un bastardo» gli dissi senza aspettare che lui rispondesse. Feci per uscire dalla camera ma lui mi fermò.
«Non volevo che tu lo sapessi! Non ti saresti fidata neanche di Presley»
«Sei un coglione! Certo che potevi dirmelo che sapevi dove abitavo perché tua sorella è la babysitter di mia figlia! E comunque, basta perseguitarmi. Mi sono stufata» gli dissi io cercando di non urlare.
«Ma cosa ti ho fatto?» mi chiese lui.
Non risposi e andai al piano di sotto.
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Music sounds better with u - Logan Henderson
Fiksi PenggemarDiamond Allen è una semplice ragazza di vent'anni costretta a trasferirsi a Los Angeles per colpa del suo ex fidanzato, lì incontrerà un ragazzo che si innamorerà di lei immediatamente, ma lei non crede più nell'amore e non vuole più avere nulla a c...