Chapter ten

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Diamond's pov
Avevo passato l'intera mattinata e il pomeriggio assieme ad Hayley portandola in giro ovunque. La facevo divertire il più che potevo e sinceramente, mi sembrava anche che stessi facendo un bel lavoro.
Non vedevo l'ora che imparasse a parlare perché volevo davvero sentire cos'aveva da dire su di me, o sul mondo in generale.
Magari sapeva anche insegnarmi lezioni che io davo per scontate o a cui non avevo mai pensato.

Quando stavamo tornando a casa però mi arrivò un messaggio da parte di Presley, dove mi diceva di raggiungerla al bar dove lavoravo. Non mi domandai nulla e andai da lei.

Quando arrivai tutte le luci erano spente, feci un respiro profondo e aprii la porta del locale. Nel momento in cui entrai si accesero le luci e uscirono tutti da dietro i tavoli gridando: «Auguri Hayley!»

Sorrisi più che mai e andai ad abbracciare Presley con ancora mia figlia in braccio.
Quando mi staccai dall'abbraccio dissi, «Grazie ragazzi, davvero.»

Loro sorrisero e andarono ad abbracciare e baciare Hayley.

La festa continuò abbastanza bene, ci divertimmo tutti parecchio nonostante non fossimo in troppi, e verso le dieci e mezza di notte Hayley si addormentò. Io, dopo aver visto che c'erano Kendall e Presley a controllarla, decisi di uscire fuori a prendere aria.

La festa era stata bella, ma non avevo mai ricevuto una cosa del genere da nessuno.

Mi sedetti sul marciapiede e cominciai a pensare a tutto. Forse dovevo fidarmi di loro, potevo farlo, era chiaro. Ma c'era qualcosa che me lo impediva sempre e che respingeva in continuazione questo pensiero.

Sentii la porta dietro di me aprirsi ma non guardai di chi si trattasse.

«Ehi» disse una voce maschile dietro di me. La riconobbi all'istante ma mi girai comunque per vedere se sbagliavo. O forse volevo sbagliarmi quella volta.

«Ciao Logan» dissi in modo abbastanza freddo e rigirandomi.
Lui sospirò. Sembrava deluso o triste, ma non gli avrei detto nulla.
«Posso sedermi accanto a te?» mi chiese. Io guardai il posto accanto a me vuoto.
Insomma, non era mica mio il marciapiede! Non potevo impedirgli questo.

Tuttavia non feci in tempo a rispondere che Kendall uscì dal locale correndo con aria disperata.

«Diamond! Hayley piange, ci abbiamo provato ma pensiamo che voglia te.»
Mi alzai di fretta dal marciapiede. «Sì, arrivo.»

Sentii Logan seguirmi ma in quel momento non me ne importò tanto.
Quando arrivai da Hayley la presi in braccio e lei si calmò subito.
Mi sedetti sul divanetto e uscirono tutti dal ristorante per prendere aria. Tutti tranne Logan, che si sedette affianco a me.

«Diamond» riprovò lui. Non capivo perché lo ignoravo sempre così tanto. Da cosa cercavo di scappare?

Alzai la testa verso di lui. Fu la prima volta che lo guardai direttamente negli occhi, e mi sentii vacillare. Il mio cuore perse un battito ma non riuscivo comunque a distogliere lo sguardo. Era come una calamita.

«Dimmi» risposi io cercando di tornare in me. Riuscii a distogliere lo sguardo e scossi la testa. Probabilmente era la stanchezza che faceva questo effetto. O forse anche il caldo, infondo era il due luglio.

O forse ero io che stavo cercando solo scuse.

«Io ho.. fatto un regalo ad Hayley..» rispose insicuro lui.
A quel punto mi girai di nuovo verso di lui e lo guardai colpita.

Lui aveva.. fatto un regalo ad Hayley?
Neanche suo padre le aveva mai fatto un regalo..

«Logan..» cercai di parlare io, ma lui mi interruppe.
«Lo so che sei arrabbiata con me e mi odi probabilmente, però io ci tenevo a farlo e ti prego Diamond, permettimi di darglielo.»
Io lo odiavo sul serio? No, non lo odiavo. Non volevo che lui pensasse questo.

I miei occhi diventarono lucidi ma cercai di rimandare le lacrime indietro. Insomma, non avrei pianto davanti a Logan Henderson.
Feci un respiro profondo e provai ad utilizzare tutta la dolcezza che possedevo, ma che purtroppo mi era stata quasi tolta.

«Io.. ti ringrazio Logan, davvero. Non sai quanto conta per me.»
Lui sorrise di gioia. «Quindi posso darglielo?»
Risi teneramente. «Ma certo.»

Il suo sorriso si allargò ancora di più e i suoi occhi brillarono. Si avvicinò a me e si inginocchiò per poter essere alla stessa altezza di Hayley, che si trovava sulle mie gambe.

Dalla tasca prese una scatolina blu bellissima e molto raffinata, e a quella vista Hayley rise davvero felice.

Una lacrima bagnò la mia guancia ma per fortuna Logan non stava guardando me. La asciugai con il dito e sorrisi pure io.

Logan aprii la scatola e vidi una collana oro con scritto in corsivo Hayley, il mondo è tuo.

La bambina non sapeva leggere ovviamente, e quindi guardò confusa il ragazzo, che le sorrise teneramente.

«Hayley, il mondo è tuo.» disse lui.

Lei sorrise e batté le mani. Lui rise e le mise la collana al collo.

Perché aveva fatto tutto questo?

Music sounds better with u - Logan HendersonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora