"Ci canti un tuo inedito, giusto?" mi chiede Maria.
"Si, La fine del mondo." rispondo posizionando bene l'asta del microfono.
"Ok, ci siamo, base."
Da bambina sognavo una vita tutta colorata, ero curiosa, solare, non stavo mai ferma. Ho avuto la fortuna di scoprire ogni giorno nuovi colori, circondata dall'amore della mia famiglia, dei miei amici più cari. Ho scoperto la musica che è diventata la mia passione.
La vita però, spesso, ti mette davanti delle difficoltà, macigni tanto pesanti da spostare, ti dà e poi ti toglie lacerandoti. Allora quei colori che illuminavano il tuo cammino li lasci andare e il grigio prende il sopravvento.
Ho colorato, colorato, colorato..grigio su grigio, che poi è diventato nero.
Da qualche anno ho iniziato a sfumare quel nero per ritrovare i miei colori, ora sono qui per cercare di rendere la mia vita sempre più colorata e per mostrare la mia musica.
La base parte, chiudo gli occhi, respiro profondamente, è il mio momento.
"Aspetta, non sono pronta ancora
Guardo ancora l'etichetta
Non so andare in bicicletta o fare i cento all'ora
Mai corso una maratona, superato ostacoli
Non ho mai visto il Napoli di Maradona
E ho le licenze scadute da un pezzo
Quella poetica da rinnovare o levare di mezzo
Abbatto la clessidra orizzontale per fermare il tempo
A patto che smettiate di soffiare per cambiare il vento
E il freddo che avanza
L'anima sintetica, l'estetica dell'ansia
E se oggi potessi cambiare il mondo lo farei domani
Non mi rompete il cazzo con 'sta fretta di decidersi
Lasciatemi, non fatemi alzare dal letto
Scendetemi di dosso con 'sta fretta di decidersi voi
Voi non fatemi alzare dal letto
Non mi rompete il cazzo con 'sta fretta di decidersi
Lasciatemi, non fatemi alzare dal letto
Scendetemi di dosso con 'sta fretta di decidersi voi
Voi non fatemi alzare dal letto
Non mi alzerò mai
Da questo letto sfatto e zozzo
Che mi tira giù sul fondo ed è profondo come un pozzo
E mi ripeto "Alzati, almeno muoviti"
Ma 'ste lenzuola sono come sabbie mobili
E non ho manco sonno
Ma se mi alzo torno ad affrontare il mondo
E sono tempi bui, il gioco lo conosco a fondo
Sono debole, lui cambia regole a suo piacimento
E vince sempre lui, e vince sempre lui
Ed accidenti, dovrei darci dentro ancora
In contromano a fari spenti
Sfioro i 120 all'ora ma il mondo mi ignora ancora
Non lo vede più, non tira un filo di vento
Non sento manco l'aria in faccia mentre cado giù
Ma io non voglio far finta di niente
Se in giro vedo solo e unicamente facce spente, io
Io sogno un mondo che finisca degnamente
Che esploda, non che si spenga lentamente
Io sogno i led e i riflettori alla Cappella Sistina
Sogno un impianto con bassi pazzeschi
Sogno una folla che salta all'unisono
Fino a spaccare i marmi, fino a crepare gli affreschi
Sogno il giudizio universale sgretolarsi e cadere in coriandoli
Sopra una folla danzante di vandali
Li vedo a rallenty, miliardi di vite
Mentre guido il meteorite e sto puntando lì
Io sogno i led e i riflettori alla Cappella Sistina
Sogno un impianto con bassi pazzeschi
Sogno una folla che salta all'unisono
Fino a spaccare i marmi, fino a crepare gli affreschi
Sogno il giudizio universale sgretolarsi e cadere in coriandoli
Sopra una folla danzante di vandali
Li vedo a rallenty, miliardi di vite
Mentre guido il meteorite e sto puntando lì
Sogno il giudizio universale sgretolarsi e cadere in coriandoli
Sopra una folla danzante di vandali
Li vedo a rallenty, miliardi di vite
Mentre guido il meteorite e sto puntando lì"Termino l'esibizione guardando a terra, ma alzo la testa nel momento in cui sento le mie orecchie invase dagli applausi. È andata bene?
"Ok Vera, nessuno ti ha tolto la base." mi dice Maria. "Vediamo cosa ne pensano i professori, Lorella?"
"Qui la qualità c'è, da questo inedito si percepisce la sua penna. Per un banco però non saprei."
"Ragazzi." interviene Arisa. "Questa ragazza è una bomba!"
Sorrido alle sue parole.
"Io ti do un banco, assolutamente. Vedo un'esigenza nel raccontarsi, scrivere per esigenza. Mi piacerebbe molto lavorare con lei." aggiunge.
Mi copro la bocca con le mani, sorrido, sorrido così tanto che mi fa male la mandibola.
"Vera, sei ufficialmente una nuova allieva della scuola di Amici!" mi dice Maria sorridendo e porgendomi la felpa.
"Grazie, grazie davvero." rispondo emozionata.
"Rudy?" lo chiama la conduttrice.
"Maria io sono rimasto piacevolmente sorpreso da questa ragazza, non mi aspettavo assolutamente che rappasse. Voglio darle un banco anche io."
"Vera allora in questi giorni avrai modo di parlare sia con Arisa che con Rudy per poi scegliere il tuo professore." mi dice Maria.
"Va benissimo, grazie." rispondo.
"Prendi posto nei banchetti."
Vado a sedermi mentre vedo i miei futuri compagni sorridermi. Ho avuto modo di conoscerli tutti durante i casting e in hotel, con qualcuno di loro ho legato un po' di più.
Mi soffermo a guardare Tommy Dali, mi sta sorridendo anche lui e mi mostra il pugno, ricambio il suo gesto facendo scontrare le nostre mani.
Ce l'ho fatta.
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.Author's note
Ciao :) forse è tardi per iniziare a scrivere una storia su Tommy, ma voglio provarci. Spero di riuscire a concretizzare tutte le idee che ho per la testa, spero che possa piacere a voi che la leggerete. Accetto sempre consigli!
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En e Xanax || Tommy Dali
Fanfiction"Se non ti spaventerai con le mie paure Un giorno che mi dirai le tue Troveremo il modo di rimuoverle In due si può lottare come dei giganti contro ogni dolore E su di me puoi contare per una rivoluzione Tu hai l'anima che io vorrei avere" Tommy e V...