En e Xanax || Tommy Dali

7.

Oggi per giudicare la gara canto c'è Giorgia, un pilastro della musica italiana. Mi ha dato un 8, contentissima sono tornata al mio banchetto. Ora è arrivato il turno di Tommy, scende giù e si posiziona al centro dello studio salutando la cantante.

Non abbiamo ancora parlato di quella notte, ci siamo scambiati vari sguardi, sorrisi, ma non abbiamo avuto occasione di stare da soli e parlare. Anche se non so se riuscirei ad affrontare il discorso, per me è difficile e credo che lui l'abbia capito.

"Cosa canti?" gli chiede Maria.

"7 years."

"Bella!" gli dice Giorgia.

Lui le sorride, parte la base e mi lascio trasportare dalla sua voce e dalle sue parole.

"Baby, sono ancora in piedi
anche se ho cattive abitudini e
brutti pensieri
e dalle lacrime nascono i diamanti
se tu ci credi
chissà se mi vedi
ora che non sei più qui
ed è finito il tuo film
e ti ha portato via il vento
noi siamo cresciuti presto
persi tra il fumo ed il gin
quanti errori nei miei jeans
fiori nati dal cemento
stelle di periferia..
adesso che non so
chi vedi in quello specchio [..] "

Terminata l'esibizione sorrido leggermente e batto le mani. È davvero bravo Tommy, mi piace il suo stile, il suo modo di scrivere e fare musica. Ho apprezzato tanto come mi ha aiutato l'altra notte, mi piace molto come persona. Lo vedo in casetta come c'è per tutti, tra tutti i suoi "bro" e "fra" e il suo aspetto da duro nasconde un'anima sensibile, lo sto scoprendo giorno dopo giorno. Esteticamente, beh, è un bel ragazzo, ai miei occhi non è passato inosservato fin dal primo momento.

Giorgia è rimasta entusiasta dalla sua esibizione, dopo tanti complimenti e belle parole ammette il suo voto: 9!

Tommy le sorride ancora, è davvero emozionato e sorpreso. Torna al suo posto e posso vedere i suoi occhi pieni di felicità.

La gara continua, la classifica finale vede proprio lui al primo posto. Si continua con le varie sfide, Raimondo è interessato alla sfidante di Gianmarco, Claudia. Chiede alla produzione di aggiungere un banco per lei, pensando però ad una possibile sfida con Asia. La sua proposta viene accettata.

Torniamo in casetta, c'è chi mangia, chi corre a farsi una doccia, chi si spoglia subito, chi si butta semplicemente sul letto. E io sono quest'ultima.

"Raga mi manda a casa, sicuro." dice Asia mentre si cambia.

"Non iniziare già a pensare male." la conforta Ludovica.

"Vero." l'appoggio. "Pensa al tuo percorso, a dare il massimo ogni giorno, poi come va va. E se dovesse andare male sentiti soddisfatta di te stessa e di averci provato fino in fondo."

Lei mi sorride, con quel viso contornato dai ricci.

"Se dovesse andare male, mi mancherete ragazze."

Io e Ludovica le andiamo vicino sorridendo, abbraccio di gruppo.

"Cerca di stare un po' tranquilla." le dice Ludo.

Lei annuisce, con un velo di tristezza sugli occhi.

"Vera."

Mi giro e c'è Tommy.

"Tommy." gli sorrido.

"Ti va?" mi chiede mostrandomi il tabacco.

"Andata."

Insieme andiamo verso il giardino posteriore, non prima di aver ricevuto un'occhiata da Ludovica.

Ci sediamo, lo osservo fare un drum sia per me che per lui. Guardo le sue mani, si muovono delicatamente, per poi guardare la sua lingua leccare la cartina. Gesto che mi fa deglutire.

"A te." mi dice porgendomi il drum e risvegliandomi dai miei pensieri.

Lo afferro, mi metto comoda appoggiandomi allo schienale del divanetto e lo accendo, lui fa lo stesso.

"Sei stato bravissimo oggi." gli dico.

"Grazie." mi sorride. "Anche tu."

"Mm, insomma, sei stato superiore a tutti Tommy."

"Esagerata." mi dice ridendo leggermente.

"Un corso di autostima per Tommy Dali, per favore." dico scherzando guardando verso la telecamera per poi guardare lui.

Ride, osservo il suo sorriso e i suoi occhi rimpicciolirsi per le risate.

"Devo ridarti la felpa." gli dico cambiando discorso.

"Tranquilla, tienila." mi dice sorridendo.

"Macché Tommy, è tua. Dopo rientriamo e te la do."

"Vera, davvero, te la regalo."

Capisco dal suo sguardo che non posso controbattere.

"Va bene, grazie." gli sorrido, forse arrossendo un po'. Sembra una sciocchezza, ma mi ha sempre intenerito quando un ragazzo regala una propria felpa ad una ragazza.

"Ho percepito in questi giorni che tu non volessi affrontare il discorso dell'altra notte, non ti ho chiesto niente per non metterti in difficoltà." mi dice cogliendo il momento per tirare fuori l'argomento.

"Si." sospiro. "Non che non voglia parlatene, è che è non è facile per me." gli dico guardando davanti a me.

"Ei." mi richiama lui, mi volto e incrociamo i nostri occhi. "È tutto ok, lo capisco. Io non ti ho parlato per un giorno interno quando mi hai trovato nel corridoio a piangere." mi dice ridendo e facendo ridere anche me.

"Sono sogni che non facevo da un po' in realtà e non l'ho presa bene questa volta." gli confesso. "Mi sono svegliata sconvolta e in preda al panico, ma tu mi hai dato una grande mano. Sono contenta di averti trovato qui fuori."

"Sono contento anche io. Non che ti sia sentita male, sia chiaro." ride leggermente coinvolgendo di nuovo anche me. "Sono contento di essere riuscito ad aiutarti, non riuscivo a vederti stare male."

Mi guarda negli occhi, gli sorrido, mi avvicino a lui e appoggio la testa sulla sua spalla.

"Sei buono Tommy, hai una bella anima." gli dico.

Percepisco il suo viso allargarsi in un sorriso.

"Anche tu."

Sorrido anche io alle sue parole e nel sentirlo appoggiarsi a me come l'altra notte.

"Si sta bene così." mi dice dopo qualche minuto.

"Lo penso anche io."

Mi stringo nella felpa che indosso, fortuna che mi sono ricordata di prenderla prima di uscire.

"Hai freddo?" mi chiede mentre cambia posizione avvolgendomi un braccio intorno alle spalle stringendomi a lui.

Vengo invasa dal suo calore e dal suo profumo.

"Sono un po' freddolosa io."

"Anche se è ottobre?"

"Ei, non mi prendere in giro!" gli dico spingendolo leggermente per poi tornare a poggiarmi su di lui.

"Dai che scherzo." mi dice sorridendo.

Mi godo il momento, è bello il silenzio con lui.

"Chissà che nascondi nella tua bella anima." gli dico.

Lui si allontana leggermente per guardarmi negli occhi.

"Chissà cosa nascondi tu invece."

"Magari lo scoprirai." azzardo.

"Magari anche tu." mi sorride.

Sorrido anche io sentendo una strana sensazione, forse di felicità.