Cap1

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Era una mattina come tante, il sole illuminava appena la camera della giovane ragazza,Yume,questo era il suo nome.
La sua stanza era un casino: il letto in disordine con le coperte per terra, diversi vestiti sparsi un po' ovunque, libri e fumetti messi a caso ovunque tranne che al loro posto nella libreria...

Insomma,una camera normalissima!

Ad un tratto,qualcosa solleticò il naso della ragazza dai capelli in parte corvini ed in parte puramente bianchi.

"Bunny,lasciami dormire..."
Il topino bianco continuava a far il solletico al naso della ragazza con le sue zampette,tanto che Yume starnutì, facendo cadere a terra l'animaletto bianco come la neve.

"Ben ti sta...ti avevo detto di lasciarmi dormire...beh tanto ormai sono sveglia. Ma che ore sono..."
Yume si alzò dal letto, sistemò un po' la camera-e per sistemare intendo che semplicemente prendeva a calci la roba da terra liberando il suo cammino- e poi guardò l'orologio.

"Sono le 7.00!! Perché mi hai svegliato tanto presto!?"
Chiese la ragazza guardando il topino e parlando con aria scorbutica, eh si, il risveglio non era il suo momento della giornata preferito.

Bunny provò a dirle qualcosa, muovendo la coda ed emettendo piccoli squittii,ma Yume non ci capiva nulla comunque.

"Ehi, Yume! Sei sveglia? Se si vieni a fare colazione e preparati,o farai tardi a scuola!"
Ecco cosa si era dimenticata!
Quello era il suo primo giorno di scuola da quando si era trasferita con la tutrice, la cosa non la entusiasmava molto,la scuola era come un lavoro, lavoro equivaleva a faticare,faticare significava avere meno tempo per se è ciò significava anche:
Meno calcio(una delle sue passioni)
Meno ginnastica artistica(altra passione)
Meno arte
Meno sogni
Meno vita.

Eh si,avete capito bene,in realtà il problema non era questo,ma semplicemente aveva paura del nuovo anno,nuovi compagni,nuova scuola, nuova vita...tutto nuovo.

"Ehm...Si ora scendo."
Yume aprì la finestra e disse qualcosa prima di scendere a fare colazione:

Appena aprì la finestra un vento gelido entrò nella sua camera,Yume non si smosse e diede un'occhiata fuori, il paesaggio era completamente ricoperto dalla neve, faceva freddo e quella sostanza simile a zucchero filato riusciva a tranquillizzare tutti, insomma, un paesaggio mozzafiato chi non lo avrebbe apprezzato?

"Io...odio l'inverno..."
Furono le parole di Yume prima di richiudere la finestra.

In realtà non amava nessuna stagione,erano tutte uguali, tranne l'inverno,perché per lei era la stagione più triste di tutte,il motivo?

Una grave perdita,cose passeggere...
Si ripeteva ogni volta che pensava a quella stagione tanto fredda.

"Yume?"

"Ah eccomi! Sto scendendo!"
La voce della tutrice riportò Yume alla realtà.

***

Finita la colazione e di prepararsi, Yume si affrettò ad andare al nuovo liceo, i suoi abiti erano semplici: maglione,jeans e scarpe da ginnastica, forse un po' troppo semplici per l'inverno.
Ma poco le importava.

"Insomma... Un autobus puntuale no eh?"
Lei era seduta alla fermata ed aspettava,alternandosi guardando spesso l'orologio da polso che aveva.

Ecco che finalmente l'autobus arrivò, ma ormai col tempo passato,oltre a Yume, si erano riunite un mucchio di persone.
Per farsi strada la ragazza doveva spingersi a spintoni, ma per sbaglio fece cadere ad una ragazza gli auricolari.

"Ah scusa. Tieni."
Disse prendendo da terra le cuffie e porgendole alla ragazza.

La scrutò meglio:
Aveva capelli rosso fuoco,di un riccio ribelle che poche ragazze avevano ancora, i suoi capelli inoltre creavano un forte contrasto con i suoi occhi blu mare, un perfetto scontro tra fuoco ed acqua.

"Ah,grazie."
Disse senza troppi giri di parola, non voleva di certo perdersi il bus.

Difatti salì subito, seguita anche dalla ragazza dai capelli corvini ed albini.

"Ehi,frequenti il liceo vero?"
Chiese di colpo Yume,rimanendo in piedi vicino al posto in cui era seduta la rossa.

"Si,anche tu,immagino. Non ti ho mai vista."

"Eh si,sono nuova. Beh visto che ho incontrato una liceale,voglio chiederti un paio di cose riguardo il liceo."
Yume si sedette accanto alla ragazza ed iniziò a farle diverse domande sulla scuola.

Dopo un po' arrivarono, stavano per scendere da bus quando..

"Ah! Fiammetta! Non mi hai detto il tuo nome."
Che bel soprannome si era inventata Yume, la sua fantasia si che non aveva limiti...

"Fiammetta? Senti chi parla testa di sale e pepe. Comunque mi chiamo Merida. E tu?"
Rispose sarcastica la rossa.

"Sale e pepe? Di solito mi avevano sempre chiamata testa di yin e yang,ma anche questo nomignolo non é male. Comunque io sono Yume! Ah comunque un ultima domanda...Vieni spesso a scuola da sola?"

"No,di solito ci vengo con dei miei amici, ma oggi mi sono svegliata tardi e come biasimarli, se ne sono andati. Comunque,ci vediamo."
Merida strinse un pugno, era ovvio che in realtà voleva dire "col cavolo che li biasimo! Quando li vedo ne parliamo!"

"Ok,allora ciao Fiammetta."

"Ciao testa di sale e pepe."
E si salutarono stringendomi la mano.

Ma quel tocco...fu strano, Merida avvertì qualcosa di strano, un brivido, come se la mano di Yume avesse fatto in modo di "respingere" quella della rossa.
Ma non ci fece caso più di tanto.

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ANGOLINO DELL'AUTRICE

Allora che ne pensate?
Niente male come inizio?
-è pessimo.
Grazie autostima -.-

Comunqueeee,
Cosa ne pensate di Yume?
La testa di pepe e sale?

Saluti,
Yume_The_Dreamer

Luce & Oscurità[The Big Four]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora