GIUGNO, oggi...
«I più romantici dicono che per ciascuno di noi c'è solo un amore in tutta la vita.
I più realisti sanno che però molto spesso certe cose non dipendono da noi.
Cos'è davvero l'amore? Come lo si riconosce?
In tutti questi anni ho letto di tutto, ma mai nessuna teoria mi ha convinto davvero. Forse perché l'ho sempre visto come la cosa più inspiegabile dell'universo. Forse perché non credo si possa spiegare con semplici parole, perché l'amore non è nulla di teorico, ma un qualcosa che si può capire solo quando lo provi davvero...
Non ho mai creduto di poter provare ancora una volta determinate emozioni. Non sono uguali, è vero, ma sento nel mio cuore che sanno comunque d'amore. Mi sbaglio? Io le sento. Proprio qui, dopo tanto tempo, proprio davanti a te.
Il mio cuore lo ha capito, la mia testa fa un po' di capricci. È sempre stata dura, perdonala. Ancora un po' di tempo, va bene?
Perdona anche me, se puoi, ho addosso una ferita, devo prima curarla un po' di più per amarti come sono sicuro meriti di essere amata...»Vittoria:
Sono passate già due settimane da quella famosa chiacchierata che ho avuto con Lorenzo a casa sua. Ma soprattutto sono passate due settimane da quando ho scoperto il mio orecchino, o meglio l'orecchino che ora è di Ilaria, sopra il suo comodino confermandomi da sola quei dubbi che avevo su di loro e qualsiasi cosa sia realmente accaduto per giustificare il loro comportamento! I dettagli purtroppo non li so ancora, ma non credo ci voglia un genio per immaginare quello che è successo davvero... C'è solo una cosa che mi tormenta più di tutto, qualcosa che da sola per quanto io mi impegni a pensare proprio non mi riesco a spiegare. Perché tutto questo mistero? Perché non mi dicono nulla? Ci penso un po' su mentre prendo il cellulare e per l'ennesima volta provo a mandare un messaggio a Ilaria chiedendole di vederci. In questi giorni non si è fatta vedere per niente, l'ho solo intravista una volta al bar della piazzetta dove abbiamo preso un caffè al volo e mi sono sentita dire che in realtà non aveva niente ma era solo molto impegnata con i suoi soliti turni infernali. Il che in teoria è vero, visto che siamo già a metà giugno e l'Isola si è praticamente popolata di gente e turisti proveniente da tutto il mondo. In pratica però la conosco e so perfettamente quando mente, o quando usa una scusa più del necessario.
«Buongiorno a te!»
Alzo lo sguardo dal cellulare e come sempre vedo Lorenzo.
«Ciao...» non sono molto euforica di vederlo. Anche con lui in questi giorni è stato maledettamente difficile fare finta di niente. Ci siamo sempre detti tutto in questi anni, e ora sapere una cosa che lui non crede che io sappia e che non vuole dirmi, be', mi manda al manicomio!
«Che felicità!»
«Sono preoccupata, Lorenzo!» Glielo dico questa volta, non mi importa. In fondo solo ora mi passa per la testa il fatto che molto probabilmente Ilaria mi sta evitando, e di certo questo non mi rende le cose più facili...
«Che succede?»
«Da quanto tempo non vedi Ilaria?»
«Be'...» prende tempo e, anche se lui non lo sa, io so il perché.
«Non te lo ricordi?»
«Ci sto pensando...»
«Perché non ti viene proprio in mente, vero?»
Mi guarda in silenzio, percepisce il mio tono pungente, così cede anche lui.
«Certo che me lo ricordo... dalla sera al pub!»
Lo guardo a brutto muso con le braccia conserte in attesa di saperne di più.
«Anzi no, dalla mattina dopo qui in agenzia. Ma perché me lo chiedi? Che succede?»
«Mi sta evitando!»
«Non ti sta evitando...»
«E tu come lo sai?»
«Perché non è arrabbiata con te, ma con me!» mi confessa quindi, sorprendendomi un po'.
«E perché mai?»
«Non lo so... cioè sì lo so, ma è complicato... tu però mettiti in testa che non ce l'ha con te, okay?»
«Quindi credi che, del fatto che i miei due migliori amici si stiano facendo la guerra tra di loro non mi deve proprio interessare, giusto?»
«Io non sto facendo la guerra proprio a nessuno...»
«Allora la stai evitando!» I toni si sono un po' alzati, ma credo che questo fosse inevitabile.
«La guerra?»
«Non la guerra. Ilaria. Stai evitando Ilaria, ammettilo!»
«Ah ecco, ora sono io quello che evita?»
«No. Anzi sì. E sai cos'altro stai facendo? Gli stai permettendo di farglielo fare anche a lei!»
Sospira nervoso, passandosi le mani tra i capelli, e poi si rivolge a me esasperato.
«E io allora cosa dovrei fare, Vic?! Dimmelo tu perché io non lo so!»
«Vai da lei e parlarci!»
Mi guarda confuso, pensieroso, rassegnato e se lo conosco bene anche un po' impaurito. E solo io posso capirne il vero motivo...
«Io non lo so perché avete litigato, o forse l'ho capito ma finché non sarete voi a confermarmelo farò finta di non saperlo, okay? Ma qualsiasi cosa sia successa, come, quando, perché, dovete risolverla! Siamo amici da una vita, non può finire tutto per un fraintendimento o perché non avete abbastanza coraggio da parlarvi guardandovi negli occhi, Lorenzo! Per favore. Se è una cosa brutta risolvetela!»
«E se invece è una cosa bella?»
«Allora smettila di avere paura!»
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Il mio posto nel mondo
General FictionIn molti me lo avete chiesto, e bene si ho pubblicato un libro vero! :) Non saprei da che parte cominciare, vorrei raccontarvi ogni dettaglio, ma non posso farlo qui. Così vi anticipo qualcosa qui sopra, giusto per aiutarvi a capire di più, e se vi...