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Blaise e Theo Zabini vivevano in una villetta fuori Black Angel City. Quando arrivarono sul vialetto della casa, il ventitrè dicembre, Draco era a bocca aperta. La villa aveva un ampio giardino privato immenso e mentre Theo faceva gli onori di casa, Draco notò anche la piscina olimpionica.

“Vi trattate bene vedo” disse Draco mentre Theo mostrava la casa agli ospiti: Harry, Draco, Pansy ed Hermione. Con loro erano presenti anche Hawthorne, Hunter, Scorpius e Alexander, il figlio della proprietaria di Queen’s Deli.

“Tanto lavoro e immensi sacrifici. Zero vacanze per anni. Poi è subito arrivato Harper e non volevamo farlo vivere male. Appena abbiamo visto questa casa ci siamo innamorati e dovevamo averla. Alla fine dopo una lunghissima contrattazione siamo riusciti a spuntarla. Non vorremmo vivere da nessun’altra parte!” disse Theo mentre Blaise mostrava ad Hermione e Pansy il suo studio.

Theo inclinò la testa davanti a Draco.

“Ho saputo che sei sparito per due anni…” disse Theo incrociando le braccia davanti al petto.

“Si… io… ero troppo distrutto dal dolore…” ammise Malfoy arrossendo.

"E hai preferito scappare. Non sei venuto nemmeno da me e Blaise a parlarne. Eravamo i tuoi migliori amici"

Draco lo guardò colpevole.

"Ci eravamo allontanati e non ci parlavamo più. Non aveva senso tornare…" disse Draco a disagio mentre Theo scrollava la testa.

"Ma chi lo dice che non avrebbe avuto senso? Bastava una chiamata. Frequento sempre Queen's Deli. Ci potevamo rivedere li. Hai un bambino, avremmo potuto andare al parco tutti insieme" disse Theo con un sorriso. "Ora che sei tornato dobbiamo vederci più spesso! Tutti noi, intesi?" Disse mentre la sua attenzione veniva catturata da qualcosa che stava accadendo alle spalle di Draco.

"Harper! Dove stai andando?"

Il bambino si bloccò voltandosi piano verso il padre che stava uscendo dalla cucina.

Harper si mosse su un piede e l'altro, prima di voltarsi e guardare Alexander che stava cercando di salire al piano superiore.

"Volevo vedere i suoi nuovi giochi" disse il bambino arrossendo e guardandosi i piedi.

Alexander Queen non era ricco quanto gli Zabini e a differenza di Harper lui molte cose che il bambino aveva se le poteva letteralmente sognare, non perché Zora fosse una cattiva madre e non volesse comprarglieli, semplicemente non poteva. Le spese di un locale erano altissime.

"Dove sono gli altri?" Chiese Theo guardandosi attorno.

Alexander alzò le spalle.

"Scorpius è sul divano. Non so dove sono Hunter e Hawthorne. Stavano parlando e poi sono andati via…"

Hermione e Pansy uscirono dallo studio di Blaise, dietro di loro i due bambini appena nominati.

"Potrete salire in camera di Harper dopo cena" disse Blaise mentre il telefono nel suo studio squillava.

L'uomo, che stava chiudendo la porta dell'ufficio, si bloccò, alzando gli occhi al cielo.

"Nemmeno a Natale mi lasciano in pace" disse.

Draco sollevò un sopracciglio, guardando Theo.

"Quella linea è per le emergenze di lavoro. Se non risponde al cellulare lo chiamano li sopra. Ma deve essere successo qualcosa di grave" disse preoccupato Theo mentre Pansy ed Hermione si avvicinavano.

Poco dopo, un Patronus mai visto prima comparve nel salone di casa Zabini. Un cavallo.

Mentre Blaise si portava la cornetta all'orecchio, la voce del primo ministro magico risuonò nella stanza.

~Drarry~ Our attraction Is getting stronger (❄️1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora