HAWTHORNE 🌶️

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Note: si consiglia la lettura ad un pubblico adulto.


La Tana era enorme, ogni volta Hawthorne ne era stupito. La frequentava ormai da anni e anni, da quando sua sorella Pansy era tornata a casa, come diceva sempre sua madre. Hawthorne per nove anni di vita non sapeva nemmeno di avere una sorella. Era comparsa all'improvviso, sua madre si era commossa e poi Hawthorne l'aveva praticamente obbligata ad andare da Queen's Deli, la caffetteria davanti al parco dove era solito andare a giocare con Harper e Alexander. Alexander era il figlio della proprietaria di Queen's Deli e frequentavano la stessa scuola. Quel giorno era entrato Hunter Granger e mentre lo stomaco di Hawthorne sprofondava, come era solito fare quando incrociava gli occhi ambra del ragazzino, anche sua sorella Pansy era impallidita quando Hermione, la zia di Hunter, era entrata in caffetteria, arrabbiata con suo nipote.

Erano passati tanti anni da quel giorno, Hermione e Pansy si erano addirittura sposate nel frattempo e Hunter si era attaccato ad Hawthorne. I due non si separavano letteralmente mai. Fino a quel momento.

"Tu non puoi accettare! E' pericoloso! Lo zio Harry come può permettertelo?" stava urlando Hawthorne, il viso arrossato e una rabbia che non aveva mai provato prima che si impossessava di lui.

Hawthorne era tranquillo e pacato, lo era sempre stato, preferiva di gran lunga perdersi tra le pagine di un libro piuttosto che stare ore e ore davanti allo schermo che fosse stato di un televisore o computer per buttare il suo tempo in giochi violenti o privi di alcun senso logico.

Hunter era più grande di lui, quando gli ormoni della crescita lo avevano colpito era diventato leggermente più stronzo, ma mai con Hawthorne, mai con lui. Ma era capitato che diventasse una belva inferocita quando qualcuno osava insultare il suo amico.

Era stato lì, sotto gli occhi di Hawthorne che il giovane aveva compreso che quella ormai per lui non era più amicizia, ma bensì altro, tanto altro.

E per Hunter era lo stesso, ovvero, c'erano state tante ragazze che gli facevano il filo e qualche ragazzo aveva mostrato la sua ammirazione, ma Hunter sembrava non notarlo mai. Continuava a vivere accanto a Hawthorne e lui come poteva lamentarsene?

Hunter non gli aveva mai parlato di primo bacio o prima volta, anche se la cosa metteva Hawthorne in un disagio mai provato prima, ma dubitava che un ragazzo bello e desiderato come Hunter restasse vergine così tanto. Lui non era Hawthorne che aveva gli occhi troppo separati dal naso, la faccia schiacciata come quella di un carlino, per non parlare dei capelli che non avevano una forma, un senso, niente. Stavano li, attaccati sulla sua testa. Aveva cercato di tagliarseli a zero un'estate, ma Hunter lo aveva minacciato che avrebbe rotto la loro amicizia se avesse osato fare qualcosa ai suoi capelli, così Hawthorne aveva lasciato che i suoi capelli crescessero. Una volta erano arrivati fino a metà schiena. Poi quando un ragazzino per strada l'aveva chiamato 'bambola', aveva deciso di tagliarli almeno fino alle spalle. Li portava sempre legati, ma poi arrivava Hunter che gli sfilava l'elastico, se lo teneva al polso e passava una mano tra le ciocche scure dei suoi capelli. Come poteva Hawthorne non provare sensazioni allo stomaco quando lui faceva così?

Gli anni erano passati anche per loro, si erano diplomati entrambi ad Hogwarts, erano entrambi in Corvonero, ma Hunter aveva terminato due anni prima di lui e nel frattempo aveva fatto domanda per diventare Auror. Lo avevano preso e tutti avevano festeggiato, Hawthorne era rimasto chiuso ad Hogwarts per i due anni successivi e ora che entrambi erano liberi di rivedersi e frequentarsi tutti i giorni, Hunter aveva annunciato: "Mi hanno preso per la missione nei paesi dell'Est!"

Hunter desiderava ardentemente fare parte di quella Task Force che lo avrebbe allontanato dalla sua famiglia per due anni, portandolo in tutte le zone dell'est Europa.

~Drarry~ Our attraction Is getting stronger (❄️1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora