1.Where have you been?

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"La vita è fatta di ricordi", mi ripetevo ogni volta che volevo starmene a poltrire sul letto.
Era la festa di inizio anno, un altro anno d'inferno ma ce la potevo fare era quasi finita, la mia migliore amica mi avrebbe assillato se fossi mancata, mi ha esplicitamente detto <<Se non ti presenti vengo da te e ti costringo a calci in culo>>.

E non avevo proprio voglia di sentirla nelle orecchie, per quanto le volessi bene era troppo assillante certe volte, poi da quando sto con William ha iniziato ad arrabbiarsi sempre di più, è stanca di vedere come mi tratta.
Non posso dire che lo amo ma se lo volessi lasciare non so cosa accadrebbe, ho paura. Si, ho paura del mio stesso ragazzo.
William, è il solito ragazzo che tutte desiderano, biondo, occhi azzurri, palestrato, capitano della squadra di football, ma solo io conosco l'oscurità che si cela dentro di lui.

Decido di scacciare via i brutti pensieri o almeno ci provo, indosso il vestito che mi ha dato Ava, la mia migliore amica, visto che nel mio armadio non ho nulla di più carino.
È un semplice vestito nero, forse un po' troppo corto per i miei gusti, ha uno scollo a V, che fa risaltare il mio piccolo seno, ha le maniche svasate che amo alla follia.
Faccio una semplice coda bassa e metto delle classici converse ai piedi.

Stavo per uscire di casa quando mi arriva questo messaggio da Ava.
<<Hope, cambio di programma, tu porta un costume fidati di me>>
Non le rispondo neanche che iniziano tutte le mie paranoie, sono una ragazza molto insicura, non mi sono mai sentita bene con me stessa, puntualmente ogni volta che finalmente iniziava a piacermi qualcosa di me, trovavo qualcos'altro da odiare.
Ma dovevo per forza portarlo, anche se so bene che non l'avrei mai messo, presi un qualunque costume nero, così da poterlo mettere direttamente sotto il vestito.

Mi diressi il più veloce possibile alla festa ma come mio solito feci tardi, il mio sguardo ricade subito su William, già mezzo ubriaco, stava venendo verso di me, lo baciai e lo salutai.
Vidi Tyler che si diresse verso di me per abbracciarmi, lo salutai <<Ehi, Ty non immaginavo saresti venuto>> dissi euforica, non lo vedevo spesso era nella stessa squadra di William ma era molto impegnato tra scuola, ripetizioni e partite.
<<Felice di vedermi, eh?>> disse soddisfatto, <<Balliamo?>> mi disse porgendomi la mano, io la strinsi e iniziammo a ballare se cosi si può chiamare, inizio a fare il cretino come sempre.

Finimmo di ballare e io mi diressi a prendere da bere, quando William si avvicino e disse <<Hope vieni con me, devo mostrarti una cosa>>, era palesemente ubriaco quindi annuii e basta per non farlo incazzare come sempre.
Mi portò in un muro dietro la piscina, non c'era nessuno, mi mise una mano sul petto è iniziò a baciarmi violentemente, sentii subito la puzza di alcool che emanava, cominciò a toccarmi il seno <<Chi era quello con cui ballavi?>> disse con affanno, non gli risposi, mi ero completamente dimenticata di dirgli che era il mio migliore amico.
iniziò a mordermi il collo facendomi male <<Che cazzo fai?!>> dissi irritata, <<Cosa fai mi sostituisci?>> mi diede uno schiaffo così forte e violento che caddi. <<Tu sei solo mia. Hai capito?>>, <<Si..>> risposi con voce flebile.

Si, l'alcol gli ha dato alla testa e in fondo dovevo aspettarmi questa reazione.
Sapevo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato, era da un po che era sempre più violento e scontroso, ma non pensavo accadesse proprio ora, ad una festa.
Gli diedi un calcio nelle palle ma mi bloccò, con l'altra mano cercai di schivarlo, ma me le prese e me le blocco sopra la testa; sentivo l'altra avvicinarsi sempre di più al mio interno coscia, si insinuò nelle mie mutandine; il mio sguardo era terrorizzato ma deluso, in fondo gli volevo bene.
Iniziò a toccarmi sempre più desideroso, mentre io ogni volta che si spingeva sempre più oltre pensavo a come fossimo arrivati a quel punto, Will era un ragazzo come gli altri, di buona famiglia.
Era sempre stato un bravo ragazzo.

È comunque stata una parte importante della mia vita.

Non riuscivo a muovermi, ero come paralizzata, mi sfilò il reggiseno e inizio a baciarmi il collo mordendomi; cominciava davvero a farmi male.
Provai a liberarmi ma non ci riuscii, iniziai a singhiozzare.
Incominciò baciarmi il seno fino a scendere sempre più giù.

Arrivò fino al mio addome quando un ragazzo arrivò da dietro, lo prese per i capelli e lo tiro all'indietro buttandolo a terra, io ero ancora seminuda, mi guardò con aria preoccupata, mi diede la sua giacca e disse <<Vieni con me>>.
Cercai di capire chi fosse ma non vedevo nulla, era tutto sfocato, avevo pianto troppo.

Ero sul punto di svenire, non riuscivo a credere a cosa fosse appena successo. Sperai fosse solo un brutto sogno.

Era tutto sfocato, avevo gli occhi ricoperti dalle lacrime che percorrevano tutte le mie guance.

E improvvisamente tutto divenne nero.

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