9. What do you mean by that?

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Cercai di non pensare, piuttosto credere a ciò che ho appena visto. Negli occhi di Marvin, mi sembrava di aver visto pura gelosia.

Roy riavvicinò le sue labbra alle mie per baciarmi, quasi subito schiuse la bocca per aggiungere la lingua, e lentamente il bacio diventò sempre più intenso.
"Ragazzi prendetevi una stanza!" urlò Marvin proprio per far girare tutti verso di noi. Mi staccai subito dalle labbra di Roy e diventai tutta rossa; mentre Marvin mi guardava con uno sguardo truce, ma sempre con quel dannato sorrisino stampato in faccia. Lo guardai a mia volta mostrandogli un bel terzo dito e sorridendogli per imitarlo.

Ma cosa cazzo vuole?

Non capisco se fa cosi solo per infastidirmi o perché è veramente "geloso", che poi non capisco di cosa, pur conoscendoci da poco già proviamo solo sentimenti di odio.
Pensai subito a Will, non so neanche il perché ma lo sguardo di Marvin mi ricordò come mi guardò lui quella sera, gli occhi della gelosia, in fondo potevo prevedere tutto quello che sarebbe successo da quei piccoli segnali che ho sempre voluto evitare, tutto quel controllo che voleva su di me, tutte le volte in cui mi ha umiliata e fatto sentire sbagliata.
La mia mente iniziò a riaffiorare tutti i bei ricordi che ebbi con lui, mi chiedo ancora come ci fossimo arrivati a quel punto, quella sera, quella sera.. in cui si è spento tutto, tutto l'amore che lui provava per me, o che forse non ha mai provato.
Iniziai a sentire come un nodo alla gola: erano le lacrime che volevano uscire, io cercavo di rimandarle indietro.

Dissi alla svelta "vado in bagno",  Marvin mi guardò attentamente cercando di capire perché stessi in quel modo. Mi diressi verso il tavolo delle bibite e versai in un bicchiere della vodka liscia, "al diavolo prendo tutta la bottiglia" tanto è già quasi finita, avevo bisogno solamente di arrivare a quella mezz'ora di vuoto totale e potevo arrivarci solamente in questo modo.
Dopo aver preso la bottiglia, sentii qualcosa toccarmi la spalla destra, sussultai e mi girai di scatto: era Marvin.
<<Cazzo mi hai fatto prendere un infarto>> dissi ancora mezza scossa. <<Tutto bene?>> mi chiese visibilmente preoccupato, <<Sisi, tutto ok>> risposi bevendo un lungo sorso dalla bottiglia. <<Cosa ci fai con quella bottiglia?>> mi chiede Marvin, <<Berla forse?>> risposi ovvia andandomene. Sentii Marvin seguirmi, cercai di evitarlo, unendomi alla massa per depistarlo, andai verso il bagno, e chiusi la porta.

Mi sedetti, appoggiandomi alla porta e iniziando a bere, presi il cellulare e aprii la galleria, cliccai sulla cartella che avevo con Will e iniziai a guardare tutte le nostre vecchie foto, quelle in cui stavamo davvero bene ed eravamo una vera coppia, o almeno lo sembravamo.
Piccole lacrime solcavano le mie guance, iniziai a bere senza sosta per cercare di dimenticare.
Gli effetti della vodka iniziarono ad accrescere, la stanza continuava a girare, sorrisi per essere finalmente arrivata a ciò che tanto desideravo. Subito dopo sentii qualcuno bussare molto violentemente, <<Hope, sei qui dentro?>>, era Marvin, mi alzai tenendomi alla maniglia per non cadere, ed aprii la porta, <<Vuoi?>> dissi ridendo, mostrandogli la bottiglia ormai vuota. Prima che potessi aggiungere altro, me la staccò violentemente dalle mani e mi trascinò nel bagno, chiuse la porta e mi sedetti a terra. Lui si sedette sulla tavoletta del water e mi guardò <<Ma che stai combinando..>> disse sottovoce tra se e se, guardandomi deluso. <<Cosa fai qui?>> dissi con una punta di malizia avvicinandomi a lui, <<Sei ubriaca vero?>> disse prendendomi il volto tra le mani, <<No...poco>> dissi cercando di fargli staccare la presa dal mio volto, ma lui invece di "staccarla" analizzò meglio il mio viso soffermandosi sui miei occhi <<Complimenti sei ubriaca>>,  <<Noo>>, dissi visibilmente disorientata.
<<Ti porto da Evan>> disse infastidito.
Mi avvolse una mano attorno al polso e mi trascinò fuori dal bagno. Passammo davanti al tavolo delle bibite e feci per prendere un bicchiere riempito con del liquido arancione, non mi importava cosa fosse bastava che fosse alcolico.
<< Mollalo, ora. >> mi disse bloccandomi entrambi i polsi questa volta. Non risposi, e feci per posare il bicchiere, ma invece di farlo gli versai tutta la bibita addosso: alzai lo sguardo e mi resi conto di aver bagnato la persona sbagliata.
Era di spalle, dal suo taglio di capelli corti potevo intuire fosse un ragazzo, era abbastanza basso; quando si girò mi soffermai sul suo viso, aveva lineamenti abbastanza dolci, mi sembrava di conoscerlo ma ero troppo brilla per esserne sicura.
Mi prese violentemente per il braccio e iniziammo a correre, andando verso la porta di ingresso e ci inoltrammo nella folla cercando di non dividerci. Mi guardai un po' intorno per capire dove andare, e a quel punto incrociai il mio sguardo con lo stesso ragazzo a cui avevo appena versato la bibita addosso: ci stava seguendo.
Sentii Marvin stringermi sempre di più il braccio, mi rimarrà sicuro un brutto segno. Dopo poco tempo trovammo l'uscita, corremmo per un pezzo di strada finché non arrivammo in un parco lì vicino e ne approfittammo per nasconderci dietro a un albero.
Mi accovacciai un po' appoggiandomi alla corteccia, Marvin abbassò la testa e mi analizzò, era visibilmente incazzato, <<Ma che cazzo di problemi hai?>>, mi disse mentre lo guardavo, delusa da me stessa.
<<Che fai non rispondi neanche?>> mi disse avvicinandosi sempre di più a me <<Cosa dovrei dirti?>> gli dissi alzando sempre di più il mio tono di voce. <<Non ti sei appena resa conto di che hai combinato?>> disse quasi urlando, <<Sono solo un po' brilla nulla di che e comunque non sono fatti tuoi>> dissi alzando la voce più di lui.
<<C'entro visto che quell'alcol volevi buttarlo addosso a me>> rispose duramente, mentre il mio campo visivo si annebbiava sempre di più.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 30 ⏰

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