Toxic ~Tom Kaulitz

capitolo 3

"Y/n spegni quella cazzo di svegliaaaa!" urlò Vic dall'altra parte della stanza, feci come disse, non era l'unica ad odiare quella maledetta sveglia
"Dai Vic alzati, dobbiamo scendere a fare colazione" dissi alla mia amica che se ne stava beatamente sotto le coperte
"Ancora cinque minutiiiiii, ti pregooooo" mi implorò come una bambina e io risi
"Eh va bene dai, se non ti svegli fra cinque minuti però sarò obbligata a trascinarti con forza fino in mensa" dissi ridendo, Vic rise a sua volta e decise di svegliarsi.

Ci preparammo e scendemmo giù, durante il tragitto decisi di raccontarle cosa successe in aula lo scorso giorno e lei rimase senza parole
"OH MIO DIO Y/N"
"MI STAI DICENDO CHE TOM TI HA DATO DELLA TROIA? PER DUE VOLTE IN UN GIORNO? E CHE HA CERCATO CONTATTO FISICO CON TE?!" disse urlando
"Shhh stai zitta cogliona" la rimproverai
"Sì scusa hai ragione, ma rispondi immediatamente a quello che ti ho chiesto" mi disse in un sussurro
"Beh sì, in sintesi le cose sono andate così. Senti Vic io non so più come uscirne da questa situazione, Tom mi farà perdere il controllo se continua così, il fatto è che non lo capisco proprio, fino ad un anno fa mi schifava mentre quest'anno tutto ad un tratto cerca del contatto fisico con me, non pensi sia strano?!"
"Che sia strano lo penso di sicuro" mi diede ragione la mia amica
"Ma poi proprio lui mi da della troia quando qui l'unico che si comporta da puttaniere scopandosi mille ragazze al giorno è lui!" sputai con rabbia
Vic si paralizzò, all'improvviso una voce roca alle mie spalle esclamò
"Quindi sono un puttaniere? Eh Y/n?" mi disse con tono minaccioso

Non potevo crederci.

Lui era proprio qui, dietro di me.

Respirai profondamente e feci per girarmi verso di lui, ma prima ancora che potessi farlo mi afferrò con violenza la vita circondandola con le sue grosse mani.
Mi irrigidii, trattenni il respiro, e decisi di rimanere calma: non volevo dare spettacolo a tutti
"Qui l'unica che si comporta da troia mettendosi gonne esageratamente corte sei tu"
"Sai preferirei che facessi la troia solo con me" disse al mio orecchio con una voce così sensuale che persi due battiti.

Rimasi spiazzata, i miei occhi saettarono per la mensa, tutti ci stavano guardando, compresa Vic che mi fissava a bocca aperta.

Volevo soltanto sprofondare per colpa dell'imbarazzo che stavo provando.

Mi feci coraggio e decisi di mettere fino a quella situazione fottutamente  imbarazzante
"Kaulitz! Ma vuoi lasciarmi in pace una volta per tutte?!" esclamai con rabbia e con tutta la forza che avevo lo spinsi, ma lui era troppo forte e non si mosse, trovò divertente la mia debolezza e rise di me.

Mi sentivo così fottutamente umiliata, una lacrima mi rigò il viso, ero stanca di tutti quegli anni passati a sopportarlo, non ce la facevo più, non avevo più le forze di dirgli basta. Lui, come se fosse riuscito a leggermi nella mente fece un passo indietro, il suo sguardo era fisso nei miei occhi, non mi stava più guardando con rabbia, ma con uno sguardo assente, non capivo a cosa stesse pensando, lo sentivo distante.

All'improvviso sentii dei tacchi calpestare il pavimento, provocando un suono assordante, qualcuno si stava dirigendo verso di noi a passo svelto, tutti gli sguardi si spostarono da noi verso la porta e calò il silenzio.

"Ora basta!" esclamò la preside
"Sono stanca di voi due, per quanto tempo ancora avete intenzione di continuare a litigare?! Vi prego di seguirmi immediatamente in presidenza!" aggiunse con la sua voce squillante
Ero imbambolata, ancora turbata dall'episodio di qualche minuto fa, guardai Vic che mi guardò con uno sguardo pieno di tristezza, era rimasta senza parole.
"Vuoi andare avanti o devo spingerti io?" disse Tom scocciato, io non risposi, rimasi lì ferma
"Muoviti cazzo" disse sta volta con più rabbia, scandendo bene queste due parole
Io non avevo altra scelta se non seguirlo e così feci, lo sorpassai e seguii la preside, abbassai lo sguardo, non volevo incontrare gli occhi di nessuno, ero troppo imbarazzata.