•Capitolo 3•

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Pov Chuuya:

Era passato qualche mese da quando lavoravo lì ed era molto noioso, poi pure Dazai continuava a rimproverarmi di qua e di là.

Adesso era sera , come al solito stavo tornando a casa ma mi bloccai . C'erano delle urla che chiedevano aiuto.

So che è molto pericoloso ma decisi di avvicinarmi al luogo dove provenivano le urla e mi nascosi dietro un barile per non farmi vedere.

-Aiuto!- C'era un uomo circa sui 50 anni con dei capelli neri un po' lunghi e vestito di nero o almeno credo perché non c'è molta luce a quest'ora. Era conciato un po' male , gli usciva sangue dal naso e aveva qualche livido in faccia.

-È inutile che chiedi aiuto Mori è tardi e non passa mai nessuno qui-

Aspetta.......Ma quella è la voce di Dazai!

Mi sporsi un pochino per vedere meglio ed era proprio lui , con un coltello il mano.

-Ti prego tu sei mio figlio non dovresti uccidermi!-

-Non sono tuo figlio bastardo! E poi ti meriti di fare questa fine pedofilo di merda è da sempre che aspetto di farlo- disse con un sorriso da psicopatico pronto ad accoltellarlo.

-No ti prego mi dispiace!-

-Non sei dispiaciuto- Fece uno scatto verso di lui e intanto l'uomo cercò di sfuggirgli ma con scarsi risultati perché venne accoltellato.

Io ero traumatizzato...... Dovevo andarmene al più presto da lì.

Dazai si alzò in piedi e iniziò a camminare verso la mia direzione. Ed è lì che mi venne un infarto. Senza neanche pensarci iniziai a correre il più veloce che potevo sperando che non mi avesse visto.

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-Hey stai bene sembra che hai appena visto un fantasma?-

-Mmmh...Si-

-Sei lo dici tu..... Comunque è pronta la cena-

-Arrivo-

Per tutto il tempo mangiai in silenzio.

Cioè ho appena visto il MIO capo ammazzare quello che dovrebbe essere suo padre(?). Ma poi la cosa che mi mette ansia è che non so se lui mi abbia visto. CIOÈ SE SCOPRE CHE L'HO VISTO CHISSÀ CHE FINE FACCIO, e non mi conviene neanche denunciarlo perché altrimenti sono senza lavoro. Dovrò solo ignorare la cosa. Ok Chuuya ignorare la cosa....

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Arrivai in orario a lavoro , non si sa mai che poi a questo gli parte lo schizzo e decide ci ammazzare pure me.

-Chuuya-

Cazzo è lui!

-Salve ha bisogno di qualcosa?- Dissi con il tono più gentile degli ultimi mesi ma intanto dentro di me ero terrorizzato.

-La tua postazione l'ho dovuta dare a un nuovo assunto, non vorrei avere problemi che poi magari succedono casini perché ho dato la postazione a un ragazzino invece che a un adulto-

-Capisco ma quindi io dove- Non feci in tempo di finire la frase.

-Lavorerai nel mio ufficio, il tavolo è abbastanza grande per far posto per entrambi-

-Ah.... Va bene-

Ma che cazzo! Ma chi ti vuole stare vicino pazzo psicopatico.

Adesso stavamo camminando lungo il corridoio che ci avrebbe portato nel suo ufficio.

-Senti Chuuya- Disse facendo passare il suo braccio lungo le mie spalle.

-Si?-

-Ieri sera dov'eri?-

Cazzo. Forse mi ha visto.

-A casa mia perché?- Dissi cercando di mantenere un tono più tranquillo possibile.

-Mmmh niente-

Arrivammo finalmente nel suo ufficio.

Non mi entusiasma l'idea di lavorare mentre mi guarda. Non potrei neanche prendermi le pause di cazzeggio abusive che faccio sempre.

-Inizia pure a lavorare-

E così mi misi al computer.

Nel mentre lui continuava a guardarmi con le mani incrociate.

A un certo punto si alzò a si diresse verso di me.

-Scommetto che con il tuo carattere sei stato licenziato un sacco di volte, invece io anche quando fai qualcosa di sbagliato ti grazio sempre. È grazie a me se puoi ancora lavorare. Tu non mi tradiresti mai vero?- disse sussurandomi piano all'orecchio.

Bel tentativo per cercare di farmi stare zitto.

-Certo..-

-Buono a sapersi- Disse facendo un sorrisino al quanto inquietante.

Mi alzai.

-Dove vai?-

-Devo andare in bagno-

-Ok ma non metterci troppo-

-Si-

-Altrimenti potrei prendere provvedimenti-

Eeeeh si poi. Poi mica è colpa mia se mi viene la cacca a spruzzo.

-Cercherò di metterci poco-

-Bene puoi andare-

Tornai dopo pochi minuti e mi rimisi a lavorare.

Passarono le ore e finalmente anche questa giornata si è conclusa e strano ma vero Dazai non mi ha accoltellato.

Stavo per uscire dall'edificio ma indovinate un po' stava piovendo e la cosa ancora più divertente è che non avevo l'ombrello.

Vabbè mi prenderò un po' di pioggia.

-Chuuya- Disse prendendomi dal polso.

Mi è venuto un infarto perché non pensavo fosse dietro di me.

-Mmmh?-

-Tieni- Disse porgendomi un ombrello.

-Grazie...-

Cos'è un altra delle tue strategie per farmi stare zitto.

-Ne ho un altro e poi non voglio che ti prendi un raffreddore- Disse con uno sguardo da psicopatico accarezzandomi la testa con la mano sinistra.

-ok..grazie di nuovo..-

-Bene allora a domani- Disse cambiando completamente sguardo in uno più dolce.

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-Ciao com'è andata?-

-Bene-

-Chi ti ha prestato l'ombrello?-

-Il mio capo-

-Ah meno male-

-Già-

-Comunque pochi minuti fa ho visto alla tv che è stato ucciso un signore all'incirca sui 50 anni-

-Ah mi dispiace....-

Hanno già trovato il corpo? Pensavo che Dazai si impegnasse di più a nasconderlo o forse non l'ha fatto proprio.

-Pare sia una persona molto importante infatti hanno detto che chiunque abbia notizie di chi l'ha ucciso verrà ricompensato con un milione-

-UN MILIONE-

-già. Non farti strane idee tanto non spetterà di certo a noi quel denaro, vieni è pronta la cena-

EH INVECE SI CHE SPETTEREBBE A NOI QUEL DENARO. Ok Chuuya calmati, se denunciassi Dazai non avrei più quel lavoro ma infondo avrei comunque un milione che è tantissimo. Mi gasa l'idea di essere ricco ma ci devo pensare ancora un po', almeno un briciolo di pietà per quell'idiota mi è rimasto.

✿Il mio capo✿{SOUKOKU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora