•Capitolo 6•

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Pov Chuuya:

-Ora mettiti a lavoro- Cambiò improvvisamente il suo tono di nuovo con uno più autoritario. Presi il computer e incominciai a lavorare, Dazai invece stava prendendo i pezzi del mio telefono per buttarli.

Mi era venuta un altra idea. Certo non avevo il telefono ma il computer si , potevo contattare Koyo anche dal computer. Mi affrettai andando nelle mail iniziando a scrivere ma mi bloccai. Avevo delle mani sulle spalle.

-Chuuya-

Non avevo il coraggio di voltarmi.

-Volevo comportarmi bene ancora per un pò-

Mi prese di colpo facendomi alzare dalla sedia e mi buttò per terra. Mi strinse con una mano i capelli facendomi alzare e mi sussurrò all'orecchio -Voltati-

Feci come mi disse , avevo la faccia rivolta verso il muro. Sentì le mani del moro strapparmi la camicia lasciandomi completamente a dorso nudo, iniziai ad avere paura e non capivo cosa stesse facendo.

-Dazai....scusa mi dispiace...-

-Taci e per te sono capo- Disse arrabbiato al mio orecchio -e ora metti le braccia al muro-

Appena lo feci sentì Dazai togliersi la cintura. Mi voltai immediatamente capendo cosa volesse fare ma con un braccio mi risbattè al muro ed è lì che sentì la prima frustata. Urlai per il male e subito lo spinsi lontano da me cercando di scappare ma purtroppo per me mi prese e mi buttò per terra salendo a cavalcioni su di me.

-Dai Chibi se farai il bravo forse ci andrò un pò più piano- disse sorridendo.

-Ti prego lasciami!-

-La colpa è solo tua se adesso sei in questa situazione- fece una pausa -io non andrò in prigione HAI CAPITO?!-

Stavo per aprire bocca per dire altro ma mi uscirono solo grida di dolore.

-AHIA! DAZAI TI PREGO BASTA!-

-Non sono Dazai per te-

Continuò con le frustate ma aumentando la forza, io non riuscivo a levarmelo di dosso e quando provavo a a fare qualcosa con le braccia era inutile lo stesso , era più forte lui.

-TI PREGO BASTA FA MALE!-

-Chi sono io per te?- Mi diede colpi più forti ed mi iniziarono a uscire delle lacrime per il dolore.

-PER FAVORE FERMATI!-

-Rispondi- disse autoritario -Chi sono io per te?-

-IL MIO CAPO! SEI IL MIO CAPO!- Appena pronunciai queste parole si fermò.

-Credo che dovrei cambiare cintura. Questa ora è tutta sporca-

Provai sollievo appena si alzò da me. Mi sollevò il mento con forza facendomi vedere le macchie di sangue sulla cintura. Mi era uscito sangue?...

-Vedi? Questa è da buttare, me ne metterò un altra- si diressero verso quella che probabilmente è la sua camera da letto -Tu aspettami là in corridoio va bene? Tanto non credo che avrai la forza di alzarti- fece con un sorrisetto.

Ma aveva ragione non avevo le forze perciò l'unica cosa che potevo fare era aspettarlo lì. Avevo ancora alcune lacrime che scendevano. Dopo poco mi raggiunse di nuovo.

-Meglio se ti disinfetto adesso- mi prese in braccio e mi portò nella sua camera stendendomi sul letto a pancia sotto. Si rimise di nuovo a cavalcioni su di me prendendo del cotone e del disinfettante.

Dopo qualche minuto finì di medicarmi. Ora eravamo quasi abbinati, lui aveva le bende sulle braccia e io invece sulla schiena.

-Adesso torna a lavoro sul serio.Io sto aspettando una persona e tranquillo non provare neanche a chiedergli aiuto, farebbe qualunque cosa per me tra cui anche far finta di niente che ti ho rapito- disse con sorrisetto.

Mi portò il computer a letto e rimase lì con me usando il telefono e guardandomi ogni tanto per vedere quello che stavo facendo.

Passarono circa 2 ore e si sentì suonare il campanello, deve essere la persona che stava aspettando.

-Oh è arrivato- fece la sua solita espressione maligna.

Andò dritto verso la porta e l'aprì.

-Salve Dazai-san-

-Finalmente sei arrivato , vieni accomodiamoci nel tavolo in cucina-

Ero curioso di origliare la conversazione allora lasciai la stanza dove ero prima e avvicinandomi a loro senza farmi vedere.

-Perchè mi ha chiamato Dazai-san?-

-Chuuya.-

-Eh?..- Chiese confuso la persona con cui stava parlando.

-So che sei lì dietro , esci e basta- Persi un battito appena lo disse ma volevo evitare altri problemi perciò uscì all'oscoperto e finalmente vidi in faccia la persona con cui stava parlando.

Aveva i capelli neri corti con delle ciocche bianche e gli abiti neri. Dazai non prestò attenzione alla mia presenza e continuò a parlare.

-Allora Aku , ti ho chiamato per dirti che nei prossimi giorni sarai tu a prendere il mio posto come capo nella mia azienda ok?-

-Va bene...ma perché se posso chiedere?-

-Ho solo...delle cose da fare nei prossimi giorni e non posso essere presente-

-Va bene-

Detto ciò il corvino se ne andò e un altra giornata giunse al termine.

-Sta notte dormi in camera con me-

Ci sdraiammo nel suo letto , ero rivolto verso il muro.

Sentì Dazai prendere qualcosa dal cassetto per poi stringermi la vita con un braccio avvicinandomi a lui, arrossì leggermente. Mi puntò un coltello alla gola e mi sussurrò all'orecchio.

-Non provare a scappare sta notte. intesi?-

Annuì ripetutamente e allontanò il coltello dalla mia gola ma lasciandolo lì vicino.





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