Capitolo 6º|l'amore di una madre.

119 18 9
                                    

Vedo due figure slanciate correre nella mia direzione, in un secondo sono già davanti a me. Sento la presa della donna che mi ha messo al mondo sulla schiena, e le sue lacrime scivolarmi addosso dolcemente dalla spalla fino a terra. Il suono del suo pianto soffocato mi fa stare male, singhiozza e cerca di non farlo sentire, è una donna forte, è da lei che ho preso.
Porto le mie mani sul suo collo, ma non piango, la stringo forte per infonderle sicurezza, lei sa come sono io, lei sa che posso vincere. Il nostro abbraccio sembra durare eternamente, non voglio staccarmi da lei, è il mio scudo da tutto il male, da tutto l'odio. Con lei mi sento al sicuro, le sue braccia che mi tengono al caldo mi danno la sensazione di essere un orsacchiotto pronto per essere abbracciato e coccolato. Ma poi si stacca, con gli occhi castani luccicanti per le lacrime, e mi sorride. È un sorriso triste, il sorriso di una madre che forse non rivedrà più la bambina che ha portato in grembo nove mesi e che ha accudito fino ad allora, per quindici e lunghi anni. Il sorriso di una madre che ha sempre rimproverato la propria figlia per aver fatto tanti casini, ma che ora vorrebbe vedergliene combinare altri mille.
Mi porta la mano sul viso e percorre tutto il lato destro sfiorandolo con lentezza e delicatezza. Abbasso leggermente lo sguardo e piego in avanti il collo, ho detto che non devo piangere e non piangerò, me lo sono promessa. Mia madre è più alta di me, così abbassando la visuale posso guardare i capelli castani mossi appoggiati sui seni coperti dalla maglietta bianca e candida.
-ehi- sussurra ridendo, con le lacrime a rigarle il viso, -Guardami-. Alzo il mento con la consapevolezza di star guardando forse per l'ultima volta mia madre. Però è una visione spettacolare, lo ammetto. Gli zigomi pronunciati le danno un'aria severa e da donna matura, e forse sono l'unica parte del suo corpo che fa notare la sua vera età, perché dal resto si direbbe che è ancora giovane e splendente.
Ha gli occhi, chiari nel loro scuro e in cui alla sola vista ci si annega, coperti dalle lunghe ciglia. Le sopracciglia allungate ma senza che siano troppo in risalto, curate.
Ha dei lineamenti dolci ma allo stesso tempo severi, come si direbbe di una madre.
Vorrei assomigliare a lei da grande, pare una regina.
-Io e tuo padre siamo orgogliosi di te- dice ad alta voce, come per gridarlo a tutti quanti, come a dire:"mia figlia ha messo a rischio la sua vita per quella di un altro innocente!". È fiera di me, lo vedo, lo sento. -Quel che hai fatto è davvero bellissimo e hai reso onore a te stessa.- mio padre mi si avvicina, duro in viso, come sempre, ma dentro dolce come pochi. I capelli castani ad oscurargli gli occhi, con anche lui gli zigomi pronunciati ed una statura piuttosto bizzarra data la poca altezza dei suoi genitori.
Le sue braccia forti stringono mia madre in balia delle lacrime, che si sta sforzando di sorridere ancora, e accompagnano la sua voce calda e profonda. -Nessuno avrebbe mai fatto ciò che hai fatto tu.- i miei genitori si guardano e io sono davvero felice di sapere che comunque loro sono innamorati ancora dopo tutto questo tempo, c'è un'intesa tra i loro sguardi, che sembra possano prendere fuoco in qualsiasi istante. -Tutto ciò che abbiamo da dirti è scritto qui dentro- dice mia madre, porgendomi una busta azzurra, che è il mio colore preferito. -Leggila quando sarai sul treno, ma non farla vedere a nessuno, neanche a tua sorella -si raccomanda, lanciandomi uno sguardo severo. -La vita è preziosa perché ha una fine, sappilo. Per alcuni arriva prima, per altri arriva dopo, ma dipende come si muore. Se si muore coraggiosamente o no.
Quel che hai fatto tu è già una cosa più che coraggiosa, se mai dovessi morire, cosa che io e tua madre spediamo non accada, sappi che hai già fatto qualcosa di coraggioso.
Saluta la morte come una vecchia amica se ti viene incontro, non è solo buio e vuoto, no, la morte è ciò che da una fine a ciò che se dura troppo a lungo porta danni.
Si vive per morire, non aver paura della morte, è solo la fine di un capitolo, abbi paura di ciò che c'è prima di essa: la codardia, il tradimento e la sofferenza. E se starai male pensaci, noi per te ci saremo sempre- aggiunge papà, strizzandomi l'occhio. Rimango stupida da come hanno gestito bene la situazione, forse lo fanno per non spaventarmi, o forse per infondermi sicurezza, non lo so. Ma sono forti e me lo stanno facendo capire. I miei genitori si prendono la mano, intecciando le dita, e mi sorridono. Paiono come una visione di luce, come due angeli che sono scesi in terra per darti un avvertimento. -so che puoi farcela- dice mamma, incrinando le labbra e tirando su con il naso. -e so che.. Oh al diavolo le parole!- mi si lancia addosso di nuovo, mi tocca prenderla come se la bambina fosse lei e non io.
-è tutto scritto li, è tutto li, buona fortuna amore-, mi lascia un bacio a stampo sulla fronte, prendendomi il viso tra le mani. Poi mio padre mi porge un sacchettino dorato,lo apro velocemente e resto sorpresa nel vedere che all'interno c'è una conchiglia. Una conchiglia di quelle belle, che si trovano in fondo al mare. Non so dove se la sia procurata, ma l'apprezzo. -Be like a fish free to swim in the deep- mi sussurra all'orecchio con tenerezza. -vinci per te stessa, ma non cambiare. Non lasciare che gli altri ti cambiano, la paura porta all'odio e l'odio alla morte interiore, non lasciarti spaventare. Ti amiamo.- E con quest'ultima frase mi stringono in un ultimo e coinvolgente abbraccio, ultimo si, perché la porta di legno è stata aperta nuovamente ed un pacificatore si sta avvicinando ai miei genitori per portarli via.
-Vi amo anche io- sussurro, con la testa appoggiata al petto di papà.
Rimarrò sempre la loro figlia, qualunque cosa accada.
Perché l'amore di una madre porta solo felicità, e io amo la felicità.

Spazio autrice.

Hello people,
Scusatemi tanto se ci ho messo una valanga di tempo ad aggiornare ma ho avuto diversi dubbi sulla stesura del capitolo! Ovviamente da ora in poi sarò sempre più veloce ad aggiornare!
So che questa parte dovrebbe essere un solo capitolo ma a parer mio è più giusto raccontarla bene e con tutti i dettagli, perché poi in futuro la mia protagonista si possa ricordare questi fatti e voi sappiate esattamente com'è andata.
Spero davvero che la mia storia vi piaccia, perché per me è davvero importante.
Vi informo anche che ne sto per scrivere un'altra di mia fantasia e conto sul fatto che voi la leggiate. Lasciatemi magari qualche stellina se vi piace il capitolo 🔜🌟 e magari commentate anche!
Beh, a presto piccole melanzane💚

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 08, 2015 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

I 36º HUNGER GAMESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora