Parte 1

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Molti ragazzi della Yuei erano riusciti a scampare alla devastazione aberrante del virus, anche se alcuni di loro ne furono comunque colpiti perdendo così il proprio quirk.

Una brutta situazione, quando anche il più piccolo aiuto può segnare il confine tra la vita e la morte, cosa che nonostante la loro giovane età i ragazzi hanno dovuto provare sulla loro pelle, perdendo dei conoscenti, degli amici e addirittura dei parenti.

Lo sconforto aveva annientato alcuni di loro e dato una nuova luce ad altri che ora brillavano nel delirio che quel nuovo mondo fatto di morte e putrefazione aveva portato con sé.

Ed e così che si ritrovano in questo momento i nostri eroi, fra gli stridi di alcuni zombi che, fiutando il loro odore, si sono spinti verso il loro rifugio, scontrando i loro deboli corpi contro le pesanti porte di ferro sbarrate da tutto ciò che avevano trovato per impedirne l'accesso.

«Cosa facciamo adesso capoclasse? Ci hanno trovato prima del previsto.» disse con una calma piatta Kaminari Denki che con il suo corpo cercava di impedire l'accesso ai non morti.

«Non credo che ci siano alternative. Devi usare il tuo quirk Kaminari-kun, so che correremo un grosso rischio, ma almeno avremmo qualche minuto in più per fuggire.» rispose Iida Tenya all'amico per poi voltarsi verso i superstiti accalcati a dare man forte al biondo.

«Abbiamo ancora la coperta di Yaomomo contro le scosse di Kaminari?» chiese Jirou Kyoka frugando fra le cose che avevano portato con loro, era stato grazie al suo unico Earphonejack se erano stati in grado di prevedere per tempo l'orda di zombi che ora lo aveva bloccati lì dentro.

«Credo che sia insieme alle altre coperte ammucchiate nell'altra stanza.» rispose Uraraka Ochaco allontanandosi e correndo da lei a darle una mano.

I colpi alla porta si stavano facendo via via sempre più forti, segno che i non morti fossero aumentati di numero, attirati dal rumore di quelli già presenti e dalle loro voci concitare.

«Ohy, quattrocchi non so per quando ancora resisteremo, è meglio che tu intanto vada a liberare la via di fuga.» disse con calma Bakugou Katsuki rivolto al capoclasse, che annuì per correre verso il retro dell'edificio per controllare se la via fosse libera.

Da quando l'apocalisse era cominciata molti comportamenti dei ragazzi erano mutati, soprattutto quello di Katsuki che si era ammansito dopo che aveva perso il quirk per via dell'infezione.

Era stato un durissimo colpo per lui perdere quella parte di sé che lo aveva sempre fatto credere migliore degli altri, all'inizio aveva sfogato il problema con la rabbia riversandola sui compagni e sugli zombi che le sue grida richiamavano a frotte, ma quando per colpa sua si erano ritrovati a perdere dei compagni, il senso di colpa lo aveva schiacciato al punto che raramente parlava o addirittura si intrometteva nelle decisioni del gruppo lasciando che fossero loro a decidere per lui.

Atteggiamento che aveva scosso nel profondo tutti quanti, soprattutto il suo amico d'infanzia Midorya Izuku che si era accollato la responsabilità di stare sempre accanto al biondo e di vegliare su di lui nei momenti più difficili.

«Midorya credo che sia il caso che tu vada a fare i bagagli.» disse Shoto richiamando l'attenzione del verdino che intanto si era perso a fissare il volto di Katsuki che affranto se ne stava immobile a tenere la porta chiusa, «Il back wip funziona ancora, giusto? Con quello riuscirai a fare prima.»

Anche Izuku era stato colpito dal virus, anche se in forma molto leggera, perdendo solo alcuni dei poteri del One for All, tra cui quello di trasmettere il potere ad un nuovo portatore. Gli rimanevano solo da super forza, anche se dimezzata, il back wip e il float. Il danger sense si era talmente tanto spesso attivato da quando tutto era cominciato, che poco alla volta aveva smesso si farci caso fino a quando non era sparito del tutto insieme agli altri.

Richiamato dalle parole di Shoto, il verdino si staccò dalla porta, non prima di aver lasciato una carezza sul braccio del biondo che lo fissò triste per un secondo per poi tornare a fissare le porte.

Ochaco aveva già cominciato a racimolare le loro cose infilandole nel modo più ordinato possibile nei grossi zaini che erano stati costretti a rubare il giorno in cui la Yuei era stata abbattuta dagli zombi, i professori avevano dato loro del tempo per fuggire e alcuni di loro avevano perso la vita aiutandoli.

«Abbiamo preso tutto Ochaco-chan?» chiese Izuku arrotolando le ultime coperte e legandole sotto gli zaini con le corde di fortuna che avevano dietro.

«Tranne la coperta di Yaomomo, che ha Kyoka.» rispose la castana facendo fluttuare verso di lui le valigette contenenti i loro costumi da eroi, quelli che ancora potevano servire.

«Ottimo, allora andiamo.» e nel dirlo il verdino si carico sei zaini sulle spalle, alleggeriti dal quirk della ragazza, per dirigersi verso Tenya che aveva liberato la via di fuga.

«Ragazzi dietro di me.» urlò Kyoka che aveva fatto volare sopra le loro teste la coperta in modo che tutti vi si potessero rifugiare sotto.

La stoffa anti elettricità non aveva fatto a tempo a toccare il terreno che già tutti vi si erano infilati sotto e Denki aveva scatenato il suo quirk stordendo l'orda di non morti che avevano sfondato le porte.


The last kissDove le storie prendono vita. Scoprilo ora