Parte 4

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La corsa su per le scala era più estenuante di quanto si aspettassero alcuni, Ashido Mina affiancata da Eijirou, barcollava tra un gradino e l'altro tenendosi anche al corrimano.

Asui Tsuyu era la più veloce dato che grazie al suo quirk di tipo rana riusciva facilmente a camminare lungo il muro senza difficoltà. Un altro paio di maniche era Sato Rikido, anche lui aveva perso il quirk per colpa del virus e ora che non aveva la forza aggiuntiva data da esso, aveva perso parecchia massa dimagrendo eccessivamente.

Gli altri bene o male se la stavano cavando, anche Mineta Minouru che non era mai stato un ragazzo molto fisico ai tempi della Yuei, ma era parecchio cambiato con l'apocalisse, calmando le sue perversioni e perdendo quella sua vena drammatica. Cambiamento apprezzato da tutti, sopratutto le ragazze che ora non lo snobbavano più come se avesse la peste.

«Sbrigatevi ragazzi, hanno sfondato la porta del piano terra.» disse Ojiro Mashirao fissando in fondo alla tromba delle scale, scorgendo l'orda di zombi che si spingeva barcollando, ma allo stesso tempo velocemente, su per le scale.

Alcuni cadevano a terra per essere calpestati da altri che richiamati dall'odore e dalle voci dei ragazzi, avevano scatenato la loro furia, il loro unico obbiettivo le prede che avrebbero infettato con il virus.

«Andate avanti, ci penserò io a rallentarli.» disse Izuku affacciandosi alla ringhiera delle scale e grazie al black wip afferrare una grossa sbarra di ferro con cui chiuse le porte da cui gli zombi continuavano a emergere.

«Non fare sciocchezze Midorya, contiamo su di te.» rispose Tenya aiutando i compagni a salire le ultime cinque rampe di scale verso il tetto.

«Io rimango con te.» s'intromise Katsuki affiancando il verdino e alzando le braccia dove il sudore era già stato accumulato a sufficienza ed era pronto ad esplodere.

«Kacchan, non dire stronzate e vai con gli altri.» lo ammonì il minore, il primo colpo dato da uno schiocco di dita aveva steso tre zombi che si erano ribaltati all'indietro trascinando altri simili in un capitombolo giù per le scale.

«Ora che ho di nuovo un quirk, posso darti una mano.» e nel dirlo scagliò un'esplosione addosso ad un non morto che aveva osato saltargli addosso con le braccia protese verso il suo collo.

«Con te non si può mai ragionare, vero?» chiese ironico il verdino dando un calcio dritto sulla mascella di uno che aveva provato ad azzannargli la caviglia.

«Parla quello che nonostante l'essere quirkless voleva fare l'eroe a tutti i costi.» lo redarguì con un sorriso il biondo, un'esplosione più potente della precedente colpì l'intera orda, rovesciandola giù completamente dalla rampa di scale.

L'odore della nitroglicerina si mescolò a quello dei corpi bruciati dei non morti, ormai accalcati immobili al piano terreno e sui vari pianerottoli, in mille pezzi.

«Touche.» rise Izuku avvicinandosi all'amico e battendogli il pugno sul petto.

Katsuki sobbalzò per quel colpo, un dolore assurdo si era propagato da quel punto per tutta la spalla e il braccio, lo stesso con cui aveva scagliato le esplosioni.

«Tutto bene Kacchan?» domandò il verdino notando l'espressione dolorante del maggiore e come si tenesse la spalla affondando quasi le unghie nella carne.

«Devo solo essere fuori allenamento, mi sarò slogato la clavicola con l'esplosione di prima.» ridacchiò il biondo per alleggerire la tensione, ma l'occhio scrutatore del minore era parecchio attento, soprattutto quando si trattava del suo amico d'infanzia.

La sua mano corse subito a spostare quella di Katsuki e a sollevargli la maglietta nera fino a sfilargliela. Sotto indossava una delle sue canottiere nere e sul pettorale visibile al di sotto della larga spallina di poteva scorgere un livido violaceo che si espandeva sempre di più lungo il braccio.

Di certo non era dovuto all'utilizzo del quirk.

Era così concentrato ad analizzare la situazione del biondo, che non si accorse di un non morto sopravvissuto che strisciava verso di lui, la parte inferiore del corpo sparita, ma con la sola forza delle braccia si trascinava avanti, la bocca colma di saliva sanguinolenta i denti ben esposti.

Izuku vide solo all'ultimo secondo il salto che lo zombi fece e per proteggersi il volto, istintivamente portò in alto le braccia, facendo scudo a sé e a Katsuki che sorpreso quanto lui non fece in tempo ad attivare il quirk per difendesi.

I denti del mostro penetrarono il braccio del verdino con estrema facilità, contaminandolo con il suo sangue infetto.

The last kissDove le storie prendono vita. Scoprilo ora