Epilogo

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«Ci siete tutti ragazzi?» chiese Tenya ai suoi compagni rimasti e riuniti attorno a lui.

«Mancano solo Bakugou e Midorya.» disse Eijirou che stava aiutando a sedersi Hagakure Toru che non riusciva più a stare in piedi per la stanchezza.

«Non sono ancora tornati? Ma insieme dovrebbero aver già sistemato tutti gli zombi.» si lamentò il capoclasse che diede una mano a Ochaco a scendere dalle spalle di Shoji.

«Forse si sono fermati un istante a parlare o stanno tornando su con calma.» disse Denki ora più lucido mentre beveva un sorso d'acqua.

«Può essere, ma credo che sia comunque il caso che qualcuno vada a controllare.»continuò posando lo zaino che aveva in spalla.

«Aspettiamo cinque minuti, magari si sono finalmente decisi a chiarirsi dopo tutto questo tempo.» ridacchio il rosso distribuendo bicchieri e facendo bere tutti quanti la poca acqua rimasta.

«Sarebbe anche ora, sono stanca di vedere Midorya con quell'espressione affranta ogni volta che si parla di Bakugou o di Yaomomo.» s'intromise Kyoka a metà tra il divertito nell'immaginarsi come i due si stavano chiarendo, a forza di baci e per metà triste al ricordo della ragazza che aveva amato.

«E se invece fossero in pericolo?» si lamentò Tenya con un sospiro frustrato.

«Appoggia l'orecchio alla porta e se senti i versi degli zombi vuol dire che hanno bisogno di una mano.» disse Tokoyami Fumikage in un angolo a coprirsi dal sole del tetto con il mantello che portava sulle spalle, il suo quirk dark shadow che spiluccava un biscotto, nascosto nell'ombra del sole di mezzogiorno.

Fu Shoto ad appoggiare l'orecchio alla porta di metallo sentendo dall'altra parte solo i due ragazzi chiacchierare, ma nessun suono da parte dei non morti, solo che non riusciva a capire bene cosa si stessero dicendo.

«Stanno parlando e non sento altro.» riferì ai compagni, Mina e Ochaco furono le prime a riprendersi dalla stanchezza per correre verso la porta e appoggiare le orecchie contro di essa per ascoltare i discorsi dei due che non volevano saperne di tornare da loro.

«Ehi, fate posto anche a me.» si lamentò Toru spingendo un poco la rosa per avvicinare il suo orecchio al metallo bollente della porta.

«Io non sento più nulla e voi?» chiese Mina gli occhi aggrottati in un'espressione di totale concentrazione.

«Neppure io.» rispose il bicolore allontanandosi e aiutando le ragazze ad alzarsi per socchiudere la porta ed affacciarsi al suo interno per osservare la situazione all'interno.

I suoi occhi si spalancarono alla vista di ciò che gli si parò davanti, il dolore lo invase in un secondo facendolo arretrare con una lacrima ghiacciata a scivolargli sulla guancia.

«Todoroki?» chiamò Sero Hanta avvicinandosi a lui e prendendolo fra le braccia prima che il suo peso cedesse sotto il peso della tristezza.

«No.» disse Eijirou spostando gli altri che si stavano accalcando alla porta, afferrando la balaustra di ferro ammaccata dai vari colpi dati in quei mesi apocalittici.

Katsuki era quattro piani più sotto con in braccio il corpo di Izuku, entrambi completamente trasformati in zombi.

«Deku-kun...» piagnucolò Ochaco alla vista della sua vecchia cotta ricoperta dalle ecchimosi della trasformazione.

Avevano prodotto un fracasso assordante nel precipitarsi ad osservare la scena che aveva sconvolto l'apatico Shoto, ma nonostante questo, i due zombi non si mossero, incollati in quell'abbraccio gli occhi fissi solo nella creatura che avevano davanti.

«Dobbiamo andarcene, non possiamo fare più nulla per loro.» li richiamò Tenya, gli occhi inondati di lacrime al pensiero di aver perso altri due membri della classe.

«Ma...non possiamo lasciarli così.» rispose incazzato Eijirou voltandosi verso il capoclasse.

«Guardali, non vedi che non ci stanno prestando la minima attenzione.» lo richiamò Mina afferrandogli un braccio per fermarlo dall'andare a scagliarsi contro il maggiore, «Sono talmente concentrati fra di loro che non ci vedono.»

«Come se alla fine avessero capito i loro sentimenti.»

«Era ora.»

«Andiamo via.» disse alla fine Shoto spingendo tutti fuori dall'edificio e lasciando soli i due zombi che non smisero di guardarsi negli occhi fino alla fine.

The last kissDove le storie prendono vita. Scoprilo ora