Capitolo 21

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ISABEL

Trevor ghigna soddisfatto per la mia risposta e in un attimo mi ritrovo di nuovo con la schiena contro il materasso, mentre lui torreggia su di me.

"Bene" sussurra, prendendo le mie gambe e spalancandole il più possibile.

Istintivamente mi mordo il labbro inferiore perché so benissimo quello che sta per fare e non c'è niente che io voglia di più.

Si abbassa su di me e mi lascia un bacio al centro del mio piacere.

Chiudo gli occhi, aggrappandomi con le mani a qualunque cosa mi capiti vicino. La sua lingua percorre una sola volta tutta la mia intimità e le mie gambe iniziano a tremare in quell'esatto istante a causa dell'impazienza.

"Ti prego, Trev..."

"Sei impaziente, fiorellino?" mi chiede derisorio.

"Sì. Ti prego, non ce la faccio più".

"Ci arriveremo" mi tranquillizza, ma non sono tranquilla proprio per niente.

Sono un fascio di nervi e io voglio solo avere un altro orgasmo il prima possibile.

"Subito" tento di convincerlo, ma Trevor si ferma e mi guarda negli occhi.

Vede tutta la mia impazienza, vede il bisogno che ho di lui, vede quanto stia soffrendo nell'aspettare così tanto.

"Devi fare la brava, Isa".

"Non ci riesco".

"Non farmi arrabbiare".

"Non mi importa se ti arrabbi. Fammi venire. Subito" tento ancora di convincerlo.

Sorride in modo diabolico e so già che non solo mi farà venire decisamente forte, ma mi farà impazzire del tutto.

Si tira su e mi guarda per un secondo. Sta pensando a qualcosa. Sta pensando al modo più pazzo e più travolgente per farmi godere al massimo.

"Non ti stai comportando bene, fiorellino" mi dice.

E io continuo a piagnucolare e a lamentarmi perché non ce la faccio davvero più.

"Sai cosa succede se ti comporti male?" mi chiede provocatorio.

Scuoto la testa e in un attimo Trevor mi fa girare, facendomi finire a pancia in giù, e mi colpisce la natica con forza.

Più che un lamento il mio è un vero e proprio gemito di piacere. Mi piace questo suo lato un po' più selvaggio, questo suo lato che mi sottomette in questo modo.

"Ti piace, fiorellino?" mi chiede e io annuisco. "Ti propongo una sfida" mi dice subdolo, afferrandomi per i fianchi e obbligandomi a stare sulle ginocchia.

Io lo guardo da dietro la spalla, mentre le sue mani si muovono su tutto il mio corpo, facendo ricoprire la mia pelle di brividi.

"Ti scopo in questa posizione. Ogni spinta è una sculacciata. Tu dovrai contarle tutte, ad alta voce. Se non conterai, te ne darò un'altra, sempre più forte, finché non dirai il numero" chiarisce e io già sospiro pesantemente all'idea di quello che succederà tra poco. "Scommettiamo che verrai prima di aver contato fino a dieci?" mi chiede provocatorio.

"Speraci" lo prendo in giro, ma per come sono impaziente so che perderò alla grande.

Lo sento ridere, ma subito le sue mani raggiungono il mio interno coscia e mi costringe ad aprire di più le gambe.

Tutte le notti della tua vita 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora