quella sera jake si trovava da solo in camera, seduto alla scrivania intento a risolvere l'ennesimo esercizio di fisica decidendo che quello sarebbe stato l'ultimo altrimenti sarebbe impazzito.per quanto bravo jake fosse accademicamente, in fisica non poteva proprio definirsi un asso.
cominciò a picchettare con la matita sulla superficie in legno della scrivania, fissando imbambolato il libro dinanzi a sé nel tentativo di trovare una soluzione in mezzo a tutta quella confusione mentale quando l'improvviso spalancarsi della porta lo fece sobbalzare.
delicato come un elefante, pensò il moro stizzito nel vedere sunghoon entrare in camera ma trattenendosi dal pronunciare la frase ad alta voce volendo evitare una lite inutile.
ci furono secondi di silenzio in cui sunghoon si muoveva nella stanza facendo chissà cosa, ma quando d'un tratto jake lo percepì fermarsi proprio dietro di lui si domandò che diamine volesse stavolta.
-senti,- cominciò sunghoon.
-ho capito, dammi un attimo e ti libero la scrivani- lo interruppe jake, pensando si trattasse di quello, prima di sentirsi interrompere a sua volta.
-no, non è quello.
jake si girò sulla sedia, decidendo di guardare l'altro in viso. sembrava serio, più di quanto si aspettasse.
-smettila di occupare il tempo di heeseung, okay? oltre a piombare in casa mia da un giorno all'altro hai deciso pure di portarmi via gli amici uno dopo l'altro?- disse, guardandolo con disprezzo.
-stai parlando sul serio?- si alterò jake, scattando in piedi. -non ho mai costretto heeseung a passare tempo me, si è sempre offerto lui!
voleva pure vietargli di farsi amici adesso? cosa gli faceva pensare che ne avesse minimamente il diritto? sunghoon aveva perso seriamente la testa.
-lo fa con tutti, non credere di essere speciale- si avvicinò leggermente a lui, intensificando lo sguardo. -forse non ti è chiaro ma aiutare il povero nuovo arrivato ad integrarsi per lui non è altro che un atto di carità, hai capito?
jake rimase spiazzato per un attimo, ma realizzando l'assurdità di quella conversazione si lasciò andare in una leggera risata.
-ridi pure?- disse sunghoon irritato.
-se hai così tanta paura di perdere gli amici per colpa del "povero nuovo arrivato" allora forse il problema non sono io ma sei tu e il tuo insopportabile carattere, non credi?!- sbottò allora jake, sfogando una piccola parte della frustrazione accumulata in quel periodo.
dopodiché afferrò il telefono sulla scrivania e si diresse verso la porta intento ad uscire da quella maledetta camera, prima di sentirsi afferrare da un gomito.
-non toccarmi!- si voltò, strattonando il braccio per liberarsi per poi riprendere a camminare.
-dove credi di andare a quest'ora?- lo seguì sunghoon in corridoio, per poi vedere l'altro scendere giù dalle scale.
-vado a fare una passeggiata!
-vedi di non perderti come l'ultima volta!- sbottò il corvino, secondi prima che jake uscisse sbattendo la porta di casa.
sunghoon sperò vivamente che i suoi genitori non avessero sentito nulla o che perlomeno non avessero realizzato che stavano litigando; ma a quel punto che importanza aveva?
giorno dopo giorno il loro rapporto andava peggiorando, presto se ne sarebbero accorti in ogni caso.
tornò in camera, lasciando la porta socchiusa e sbuffando pesantemente.
ripensò alle parole di jake poco prima che corresse letteralmente fuori, a quanto fossero dannatamente vere.
lui non aveva un buon carattere, e non poteva certo definirsi chissà che simpatico; spesso si domandava perché heeseung e gli altri si ostinassero a essere amici con lui, ma allo stesso tempo ne era quasi grato e sapeva che perdere quell'amicizia lo avrebbe ferito e non poco.
portò una mano a massaggiarsi gli occhi, estremamente esausto da tutta quella situazione, domandosi se non stesse esagerando, se magari avrebbe solo dovuto smetterla di essere così ostinato nei confronti di jake e lasciarsi andare una volta ogni tanto.
scosse il capo, cercando di scrollarsi quei pensieri di dosso, decidendo di tornare alla realtà.
il giorno dopo ci sarebbe stato un compito d'inglese, materia in cui faceva pena, perciò doveva mettersi a studiare.
—
-jake, sunghoon, vi starete chiedendo perché vi ho convocati qui.- parlò il professore seduto dinanzi ai due ragazzi che lo fissavano dall'alto leggermente intimoriti.
gli era stato richiesto di recarsi in aula professori insieme dopo l'ultima lezione della giornata, ignari del perché.
avendo passato gli ultimi due giorni a ignorare completamente l'uno l'esistenza dell'altro, sentirono una certa irritazione nel trovarsi nuovamente insieme nello stesso spazio.
-non è nulla di male, non preoccupatevi. siete entrambi studenti eccellenti e lo sapete, no?- ridacchiò l'uomo anziano, tossicchiando.
-nonostante ciò però, ognuno di voi ha un punto debole, accademicamente.guardò jake, -per te, è la fisica, che al tuo compagno qui presente riesce bene.- si voltò verso sunghoon, -e per te, è l'inglese, praticamente la seconda lingua del tuo nuovo compagno!- rise leggermente, notando quanto i ragazzi fossero seri.
-voglio che vi aiutiate l'un l'altro nella materia in cui avete difficoltà.
una volta pronunciate quelle parole, i due ragazzi sentirono il mondo cadergli addosso contemporaneamente.
che idiozia era mai questa?-è un piccolo esperimento che sto facendo, voglio che gli studenti si facciano da tutor a vicenda! sono sicuro che tra un paio di mesi, quando vi richiamerò qui, mi porterete buoni risultati.- concluse il professore, leggermente entusiasta.
-ma prof!- protestò jake, non riuscendo nemmeno ad immaginare che razza di incubo sarebbe stato.
-niente ma! non è una scelta che vi sto dando, ma un compito e voglio che lo portiate a termine, chiaro? confido nelle vostre capacità.
il moro abbassò il capo sospirando, non potendo più proferire parola.
perché sunghoon non dice nulla, dannazione!
maledì mentalmente il ragazzo accanto a lui, detestando quanto accondiscendente fosse quando si trattava di scuola.
-chiarissimo professore, ora possiamo andare?- parlò, finalmente, il corvino.
-andate pure.
entrambi si recarono a passo svelto fuori dall'aula, sunghoon non degnando jake nemmeno di uno sguardo.
-non ho intenzione di fare questa cosa con te!- sbottò jake, una volta fuori e ripreso a respirare dopo aver trattenuto il fiato durante tutto il discorso del professore.
-problema tuo.- rispose impassibile l'altro, continuando a camminare per poi sparire dalla sua vista definitivamente.
scusate se non aggiorno dal 2022 è che in pratica
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mixed up ; jakehoon
Fanfictiondove jake è costretto a vivere con la famiglia di sunghoon per il resto dell'anno scolastico, ma quest'ultimo è tutto fuorché amichevole.