cap 18

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Kookie ti devo parlare di una cosa seria."

" Che succede piccolo?"

Jimin con liocchi piangenti racconta tutto.

Jk si alza dal divano. Accende una sigaretta.

" Kookie di qualcosa."

" Cosa devo dire Jimin?che tuo padre un stronzo? Che mi stai lasciando come un coglione? Che era tutto una farsa? Che non mi ami abbastanza da farti valere con tuo padre? Cosa voi che dica Jimin? Rispondimi cazzo."

Jimin stava piangendo.

" Non dire così kookie io ti amo più di ogni altra cosa ma non posso non fare quello che dice mio padre lo sai."

" Allora vai da lui. Vattene Jimin."

" Ma kookie."

* Jimin fuori di qua . Vai via sparisci cazzo. Non voglio vederti mai più. E io che coglione ti ho chiesto pure di sposarmi."

" K-kookieeee,"

" Fuori iiiii."

Urlo Jk. Jimin si vesti velocemente apri la porta . Guardo l'amore della sua vita per ultima volta con le lasciamo che li rigavano viso.

" Perdonami se poi. Ti amo kookie. Ti amerò per sempre."

Jimin chiuse la porta andandosene per sempre da quella casa.

Jk si riprese velocemente. Capi  di aver sbagliato, alzò di scatto creendo  fuori .

" Jiminnnnn"

Urlo disperato acasciandosi per strada piangente.

Di Jimin non c'era l'ombra.

Quella notte nel freddo un ragazzo vagava senza una metà precisa a Seul.

La vita di Jimin era capovolta non ci credeva ne meno.

Torno a casa la mattina dopo, senza salutare nessuno sali in camera sua fece la doccia e si vesti.

Non aveva voglia di vedere nessuno così decise di non andare  in università.

Passo una settimana rinchiuso nella sua stanza piangeva soltanto. Scendeva in cucina quando non c'era nessuno in casa.

Quel weekend doveva passare con suo futuro marito in una baita da qualche parte, non che li importasse qualcosa.

Arrivo lien con la sua machina. Jimin sali senza salutarlo. Non importava niente.

" Allora principessa come ti senti?"

" Bene grazie."

Partirono . Jimin era appoggiato al finestrino guardare la sua città. Aveva sempre amato Seul ma adesso non li importava niente.

" Senti Jimin so che non ci conosciamo .ma ti dirò imparerai a conoscermi e ad amarmi. Te lo prometto."

" Senti lien sarò chiaro con te. Io amo tantissimo mio ragazzo è non credo che porto amare qualcun altro. Quindi rassegnati. Ho capito benissimo che giochi stai giocando non sono  stupido o ingenuo come tu poi pensare. "

Jimin mentre parlava giocava con telefono facendo partire la chiamata verso numero di Taehyung.

" Perfetto. Allora posso essere franca con te. Non mi frega un cazzo di te. Non mi piaci ne meno. Non sono gay. Ma ho bisogno nome dei park e la tua ricchezza.  Prima del matrimonio poso aprovare  tutto ma dopo per me poi anche morire. Se non ti uccido prima io. "

Prese la testa di Jimin facendola sbattere su cruscotto.

" Ma che cazzo fai? Sei impazzito? Non provare a toccarmi lurido idiota."

Lien rise maledettamente.

" Ti farò passare le pene del inferno piccolo malato del cazzo. Sei una succhia cazzi di merda. Mi fai sciaffo."

Molo un sciaffo talmente forte che Jimin sobbalzo.

Avrebbe passato un weekend di merda. Ne era convinto. 

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