Bellissimo Corvo

Cap. (5) I Malfoy Piangono

Draco era così felice questa mattina! Harry lo svegliò presto, si erano fatti la doccia nello stesso momento, così ebbe una bella vista della bellissima forma di Harry, e cosa più importante; Harry si era già scusato con Lucius e gli aveva spiegato perché avevano perso l'appuntamento, così non avrebbe dovuto affrontare l'ira di suo padre!

Draco tirò fuori un paio di vestiti puliti, senza notare che Harry lo stava guardando vestirsi. "Ehi, Draco, hai mai indossato qualcosa che non fosse di seta?" Draco guardò Harry come se il ragazzo dai capelli corvini fosse fuori di testa. "Credo di no." Disse e ridacchiò, facendo rabbrividire Draco di lussuria. Draco finì velocemente di vestirsi, e si diressero insieme verso la colazione.

Stavano parlando allegramente del Quidditch e delle loro lezioni, anche se presto si calmarono quando Severus li fermò. "È bello vederti fuori dal dormitorio, Potter. Vorrei che ricordassi che non ti è permesso entrare in un dormitorio diverso dal tuo. Mentre parliamo, uno degli elfi domestici della scuola trasferirà le tue cose a Grifondoro. Devi stare alla tua tavola e a casa tua, o dovrò prendere punti; da tutti e due." Harry fissò Severus, mentre l'uomo si dirigeva verso la Sala Grande.

Draco mise una mano sulla spalla di Harry, ma la rabbia continuava a rotolare via dall'adolescente più giovane in ondate pressanti e tese. Dopo un po', Harry si calmò, ma Draco poteva ancora sentire la magia rabbiosa divampare intorno all'altro. "Starò bene, Draco. Siamo ancora amici, ma non voglio che la tua casa perda punti a causa mia. Ci vediamo in classe." Draco annuì debolmente, e continuarono verso la Sala Grande, dove si separarono tristemente.

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I Grifondoro credevano tutti che Harry avesse abbandonato i Serpeverde, perché era un Grifondoro in tutto e per tutto, che si era appena infiltrato nella fossa dei serpenti per un solo giorno, quindi si aggrapparono tutti a lui, per sentire che sporcizia aveva trovato sui serpenti, oltre che per guadagnarsi la sua fiducia, in modo da potergli rubare fama e denaro. Nessuno di loro sembrava notare l'aura tesa, pressante e arrabbiata che la sua magia creava nella stanza, quindi quando Harry si alzò e lasciò il castello per prendere una boccata d'aria fresca, naturalmente lo seguirono.

Scese alla capanna di Hagrid, che tutti pensavano fosse abbastanza normale, anche se il suo gruppo di seguaci si fermò quando oltrepassò la capanna e si diresse invece verso la foresta. Edvige si librò nell'aria, seguendo Harry nella foresta con un forte stridio. Si sedette sulla sua spalla e gli mordicchiò l'orecchio con attenzione. Harry non si sentiva solo con Edvige al braccio, quindi continuò a camminare con calma.

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Draco e Lucius erano seduti nelle stanze di Lucius. Draco stava solo fissando tristemente la sua tazza di tè, e anche Lucius stava facendo fatica a mantenere quell'espressione fredda e dignitosa. Erano entrambi preoccupati per Harry. Erano passati tre giorni da quando Harry era andato nella foresta, e da allora nessuno l'aveva più visto o sentito. Nemmeno il suo gufo era stato visto, il che rese Draco ancora più preoccupato. Severus entrò nella stanza. "Lucius, ho portato le Pozioni Pepata che mi hai chiesto..." La voce di Severus svanì quando vide che aspetto aveva il suo migliore amico e figlioccio. "Okay, vi conosco abbastanza bene da sapere che c'è qualcosa di gravemente sbagliato, prima ancora che mi permetteste di vedervi così." Guardò le due bionde, chiedendo senza parole una spiegazione.

Draco alzò brevemente lo sguardo, prima che il suo sguardo ricadde sul suo tè, che era ormai freddo e insapore. "Harry se n'è andato..." Mormorò piano, senza nemmeno fermare la tristezza nella sua voce.

Severus guardò Draco. "Se n'è andato, e allora? È un moccioso viziato, infrange le regole ed è persino scappato da scuola. Non hai motivo di preoccuparti per lui; non vale il tuo tempo." Il Maestro Di Pozioni sogghignò. Harry non gli piaceva affatto.