IO NON SONO GELOSO

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Sono in ufficio e mia nonna mi chiama per dirmi di tornare a casa prima stasera perché mia moglie non si sente bene. Quando arrivo, la trovo a letto, ha avuto un capogiro mentre cucinava.

Mi siedo sul letto vicino a lei e le accarezzo i capelli: "Come stai?"

"Sto meglio grazie, non dovevi preoccuparti per me."

"Come non dovevo preoccuparmi ... sei quasi svenuta .. ti è successo altre volte?"

"No, non mi è mai successo."

"Domani ti porto da un medico."

"No, non è necessario e poi io non ho nessun medico qui."

"Ti porto dal mio e non accetto obbiezioni perché ho già deciso."

La mattina la vedo uscire dal bagno pallidissima. Indossa una camicia bianca e una gonna lunga marrone con le pieghe. Si è fatta la coda e non si è truccata come al solito.

In macchina si sistema la gonna e sistema le pieghe. Io guardo quella fede al dito luccicare più di sempre ... il sole che entra dal parabrezza illumina tutta la sua figura : ha gli occhi e i capelli più chiari e sembra una adolescente.

Arrivati nello studio medico ci sediamo per aspettare il nostro turno; poi esce l'infermiera, chiama lei e chiede anche a me se voglio entrare e io senza pensarci lo faccio.

Il medico le dice di entrare nello stanzino e di spogliarsi, poi la raggiunge e io inizio a picchiettare le dita sul tavolo. Finita la visita il dottore mi dice di entrare nello spogliatoio e di aiutare mia moglie ad abbottonare i bottoni della camicia che si chiudono sulla schiena.

Quando apro la porta la vedo con i capelli davanti sulle spalle intenta in un vero e proprio contorsionismo per fare da sola.

"Lascia, faccio io"- le dico.

Appoggio le mani sulla camicia e la vedo allontanarsi. Afferro le asole e i bottoni ma ho le mani sudate e faccio fatica ad allacciarli. Tutto quello stanzino sa di lei. È la prima volta che i suoi fianchi non sono coperti da quelli enormi vestiti che si mette per nascondersi. Ha la vita stretta che poi si apre per lasciare il posto a delle curve morbide e bianche. Se cercava qualcuno a cui questi fianchi potrebbero piacere l'ha trovato. Nello spogliatoio comincia ad esserci troppo caldo e non vedo l'ora di finire per uscire.

Il medico ci dice che non ha niente di grave e che deve bere del ferro e delle vitamine. Io sono un po' preoccupato. È così esile e pallida che deve avere qualcosa.

Mi alzo per salutare il medico e quando vado per stringergli la mano aggiunge alla sua diagnosi una nuova indicazione: " vi sconsiglio di avere figli per adesso, la signora è molto debole, deve prima ristabilire tutti i valori del sangue. È azzardata una gravidanza in questo momento."

Ma possibile che tutti oggi parlano di gravidanze e figli?
Mi volto verso Sara ma lei ha giá imboccato la porta e allora faccio finta anche io di nulla e mi appresto per raggiungere la mia auto.

In macchina, prima di andare in farmacia, passo dall'ufficio per consegnare delle carte ad Edoardo.

"Aspettami qui, faccio presto."

Quando scendo le scale e faccio per tornare in macchina la vedo appoggiata alla carrozzeria che parla con Fabio, uno degli impiegati del nostro staff. Con lui ci sono altri ragazzi che lavorano per noi ma che non conosco più di tanto. Mi faccio largo in mezzo a loro e mi avvicino a mia moglie.

"Buongiorno Massimo, non sapevamo che si era sposato, congratulazioni."

"Grazie".

"Ha una moglie molto bella e molto gentile."

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