4| Primo posto pericoloso

307 15 0
                                    

Il giorno del Gran Premio era arrivato, eravamo tutti lì dalle 9 del mattino, chi come noi organizzava ogni centimetro dei social, chi come gli ingegneri organizzava ogni centimetro della macchina, ognuno di noi lavorava per far sì che quella giornata finisse solo con ottimi risultati.

«An, Mia e Chris scendete giù ai box e, se i ragazzi sono d'accordo, mettete qualche storia prima della gara»

Mia e Chris sono gli addetti stampa di Charles e Carlos, li consigliavano spesso e li seguivano in molte delle loro interviste.

Scendemmo giù, i ragazzi avevano già indossato la loro tuta e cominciammo a fargli qualche foto mentre parlavano con gli ingegneri, finché non mi venne in mente un'idea.

«E se gli facessimo fare un toto posizioni? Provano ad indovinare la posizione finale, chi indovina avrà un premio. Non so ancora cosa, ma qualcosa ci inventiamo» i ragazzi acconsentirono alla mia idea «Mentre noi finiamo con le storie, tu pensa a questa cosa» disse Mia.

Chiamai i ragazzi, Carlos arrivò subito, Charles fece finta di non sentire a detta di Carlos «Charles!» Urlai un po' più forte.

Lo vidi alzare la testa verso il cielo e chiudere gli occhi, poi venne verso di me «Che vuoi?» «Vedo che ci siamo svegliati di buon umore stamattina» sbuffò «Oh c'mon mate, falla lavorare e basta» sorrisi a Carlos per ringraziarlo, gli spiegai tutto e cominciammo.

Con Carlos fu tutto molto semplice e veloce, sperava di salire sul podio e ci divertimmo molto a girare il video.

I problemi arrivarono con Charles, rendendo il lavoro più lungo del previsto.

«Sorridi che cominciamo» alzai il telefono per inquadrarlo «Non ho bisogno di te per sapere cosa devo fare» mi guardò duro «Possiamo cominciare questa cosa e basta? La stai facendo più lunga di quel che è» abbassai il telefono «Cosa vinco?» Intravidi un luccichio nei suoi occhi.

«Non lo so, poi vediamo» sorrise e a quel punto alzai il telefono e cominciai a riprendere «Un caffè io e te?» Mi mancò il respiro.

Un caffè io e lui? Il giorno prima mi odiava e adesso mi chiede un caffè?

Stoppai il video e riabbassai il telefono «Ovviamente no» si avvicinò «Perché no?» «Perché mi stai antipatico e perché sono qui per lavorare, non per prendere un caffè con te» erano già le 14.10, 5 minuti e i piloti sarebbero dovuti entrare in macchina.

Sentivo gli occhi di alcuni ingegneri addosso, stavano ascoltando la conversazione, ci mancava solo questa dopo il nostro primo litigio due giorni prima.

In molti avevano assistito a quel litigio e la voce si era sparsa velocemente dentro il paddock.

«Si sono invertiti i ruoli? Ora sono io a starti antipatico? Prendi un caffè con me e basta» cominciarono a chiamarlo per entrare in macchina.

Sbuffai e rialzai il telefono per inquadrargli la faccia «Muoviti Charles» «Faccio il video solo se mi dici di si» si avvicinò e mi prese il telefono.

La situazione cominciava a darmi sui nervi e a mettermi in imbarazzo, oltre alle risate degli ingegneri vedevo le telecamere di Sky inquadrare il box della scuderia, stavano parlando con Fred e speravo non fossimo visibili nello sfondo.

Eravamo faccia a faccia, solo pochi centimetri ci dividevano «Fai il tuo lavoro, che io faccio il mio» continuai «Sei stato indisponente e odioso con me, sin dal primo giorno, non vedo il motivo per cui io debba essere gentile con te adesso. Facciamo questo video, dì di volere il primo posto e poi vai a prenderlo. Intesi?» Mi guardò in silenzio.

2 minuti e sarebbe dovuto entrare in macchina.

Mi porse il telefono e si allontanò, in silenzio alzai il telefono e feci il pollice all'insù.

Ricordati di guardare la luna // Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora