●I'm not distracted..●

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Tom:

*Dottore*«la ragazza ha perso molto sangue ma sta bene, si riprenderà molto presto.
Anzi potete portarla a casa ma deve riposare e non deve muovere il collo.»

*Tom*«grazie dottore»

*Bill*«sei stato fortunato,non provare a farle del male, sembra una ragazza normale, non come le altre, trattarla bene, ti lascio con lei devo andare»

Salutai Bill ed entrai nella stanza di Nicole.
Stava dormendo, era così dolce quando dorme..
Ma che sto dicendo? É solo una ragazza normale, niente di ché.
Purtroppo dovetti svegliarla ma feci lentamente.

*Tom*«Nicole..Nicole.. Andiamo a casa.. »

Non ne voleva sapere niente e la presi in braccio portandola in macchina.
Accesi il motore e iniziai a guidare.
Ogni minuto che guidavo davo un'occhiata a Nicole se stesse muovendo il collo ed era sempre ferma.
Quando arrivammo la ripresi in braccio ed entrai in Hotel.
Salii in camera e chiusi la porta alle mie spalle.
Sembrava tenere una principessa in mano.
Con cautela la misi sul letto e gli sistemi il cuscino in modo da farla stare comoda.
Ma che mi è preso?!
Non ho mai fatto qualcosa del genere in tutta la mia vita!
Non volevo farla soffrire..devo cercare di farmi perdonare in qualche modo..che strano pensarlo..io non sono così..da quando ho visto lei tutto è cambiato..
Erano le 12:45 ed era ora di pranzo.
I ragazzi avevano da fare e dovetti cucinare io.
Feci l'unica cosa che so fare,patate fritte e un pó di insalata.
Non sono bravo a cucinare e mai lo sarò.
Dopo aver finito di cucinare ritornai in camera con i piatti e mi avvicinai a Nicole.

*Tom*«Nicole..Nivole svegliati»

Vidi la sua testa muoversi e cercai di farla sedere.

*Tom*«attenta, cerca di non muovere il collo»

*Nicole*«va bene..s-signore..
»aveva una voce davvero sottile, e avevo un pò di fatica a sentirla ma in qualche modo capivo.

*Tom*«non mi chiamare più signore, chiamami solo Tom»

*Nicole*«va bene..Tom»

*Tom*,«adesso mangia, sono riuscito solo a fare questo, devi riprendere le energie.. »

Per la prima volta ero dispiaciuto per una ragazza.

Nicole cercò di prendere la forchetta ma le cadde dalle mani

*Tom*«aspetta ci penso io»

Ripresi la forchetta e iniziai a darle io da mangiare.
Non mi degnava nemmeno di uno sguardo.. ma non importa.. dopo quello che le ho fatto passare..
Dopo aver finito di mangiare posai i piatti in cucina e ritornai da Nicole che cercava di abbassare il cuscino con fatica.
Mi avvicinai a lei e l'aiutai.
Si mise comoda e iniziò a chiudere gli occhi.
Tutto il tempo la guardavo..era una ragazza indifesa.. innocente.. e non si meritava tutto questo..
Perché ho fatto questo?sono uno mostro.
Lasciai dormire Nicole in pace e la misi tra le mie braccia al caldo.
Quel suo profumo mi rendeva matto.
Mi addormentai con lei in braccio anche se era ancora mattina.

Nicole:

Non so quando ma mi ero svegliata e mi accorsi che erano le 16:23,non pensavo di aver riposato così tanto.
Mi ritrovau nelle braccia di Tom,erano così possenti e mi tenevano al caldo.
La ferita non mi faceva più male e mi alzai con cautela cercando di non svegliare Tom.
Andai in cucina a bere un bicchiere d'acqua finché ad un certo punto sentii un rumore dalla camera e andai a controllare.
Non era niente di ché,era solo caduto il telecomando dalle mani di Tom.

*Nicole*«mi hai fatto spaventare»

*Tom*«scusa non volevo»

Si avvicinò con cautela a me e mi guardo.
Alzò la mano e subito mi mise le mani in faccia pensando mi volesse picchiare.

*Tom*«shh, non ti faccio niente»

Tom mi avvolse in un caldo abbraccio e mi lasciai nelle sue braccia.
Era così bello stare con lui,ormai lo avevo perdonato.
Sentimmo bussare e ci staccammo.
Tom andò ad aprire la porta ed era Bill.

*Bill*«Tom preparati che abbiamo un'intervista»

Se ne andò e Tom chiuse la porta.

*Tom*«credo che é ora di lasciarti andare.. »

*Nicole*«che intendi dire?»

*Tom*«puoi tornare a casa.. Non voglio tenerti come prigioniera»

Rimasi in silenzio a pensare e Tom andò a cambiarsi.
Io non volevo andarmene, anche dopo tutto quello che mi ha fatto, andrò a casa solo per prendere le mie cose, spero che Tom sia felice.
Tom uscì dal bagno e prima di andarsene lo presi dal polso.

*Tom*«hai bisogno di qualcosa?»

Non dissi niente e gli detti un'altro abbraccio.
Dovette andarsene e lo salutai.
Mi rivestì con i vestiti dell'altra volta e uscì dall'hotel.
Doverti fare la strada a piedi almeno per 1 ora.
Nel frattempo che camminavo mi ricordai che doverti avvisare i miei genitori.
Parlammo di quello che stessi facendo e cose del genere.
Solite domande dei genitori.
Passai tutto il tempo in chiamata con loro che arrivai a casa.
Chiusi la chiamata ed entrai.
Presi le valigie e iniziai a mettere tutte le mie cose.
Dopo aver finito chiudo le zip e uscii di casa.
Avevo molta strada da fare e c'era troppa gente, dovevo fare la strada più lunga per non finire nei guai.
Ci avrei messo quasi tutto il giorno ma almeno sarei dimagrita.

Tom:
Arrivammo allo studio dell'intervista e aspettammo che ci chiamavano per farci entrare.
Quando dissero il nostro nome entrammo salutando tutti e accomodandoci sulle poltrone.
Ci iniziarono a fare tante domande, sopratutto personali, e questa cosa mi dava veramente fastidio.
Non smettevo di pensare a Nicole, non la rivedrò mai più in vita mia, se ne é andata.. Per sempre.
L'intervista é stata un'inferno, perché stavo pensando solo a Nicole?
Dopo 2 ore di "tortura", finalmente finì l'intervista e andando in un ristorante per pranzare.
Ci sedemmo a un tavolo e ordinario da mangiare.

*George*«Tom é da tutto il tempo che ti vediamo distratto, che hai? »

*Tom* «non ho niente, cosa ve lo fa pensare»

*Gustav*«quando ti chiedevano delle domande tu non ascoltavi»

*Tom*«sono solo preoccupato per il concerto»

*Bill*«ma se mancano ancora 3 settimane! È poi da quando ti preoccupi di per un concerto?! »

☆I'm obsessed with you☆-Tom Kaulitz- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora