-Capitolo 2-
22 Maggio 2006
Mike Smith era un giovane 16enne che diversamente dai suoi amici e compagni di scuola di ambizioni ne aveva poche, proveniva da una famiglia molto povera, composta da lui e da sua madre Elisabeth.
Il padre era morto 2 anni dopo la sua nascita, fù coinvolto in una sparatoria con la polizia, dopo aver rapinato un supermarket.
Mike non ricordava nulla del padre, era troppo piccolo quando lui era vivo,ma non gli mancava affatto, lui era stato cresciuto da sua madre che si faceva in quattro per portare avanti lui e la casa.
Elisabeth lavorava come impiegata in una piccola azienda di import-export, si occupava della contabilità, si era diplomata a ragioneria.
Mike invece era ancora uno studente, ma non amava particolarmente la scuola, anche se si impegnava quanto bastasse per aggiudicarsi la promozione alla fine di ogni anno, la sua unica passione era il football Americano, lui giocava in attacco nella squadra della scuola ed era il Quarterback titolare, i suoi coach lo definivano: "Un atleta dalle grandi capacità" e il ragazzo sembrava promettere bene, era il secondo Quarterback più forte del campionato, le sue statistiche gli erano testimoni.
Mike e sua mamma non navigavano di certo nel Oro, anzi i pochi spiccioli che la madre guadagnava sembravano non bastare mai per arrivare alla fine del mese, Mike era per la madre l'unica speranza per cui andare avanti, era convinta che il suo ragazzo un giorno avrebbe vinto una borsa di studio sportiva grazie al football Americano, che gli avrebbe concesso di studiare in una scuola prestigiosa e di giocare per una squadra di grande livello tecnico.
Il futuro di Mike sembrava già scritto, le sue giornate e quelle della madre erano monotone, e tutti erano convinti che lui un giorno si sarebbe laureato ed avrebbe giocato in NFL tra i professionisti.
Il ragazzo aveva pochi amici, apparte i compagni di squadra e quelli di classe lui frequentava solo 2 persone, erano i suoi più grandi amici, era cresciuto insieme a loro, si chiamavano George ed Alan.
I ragazzi passavano interi pomeriggi a giocare a Basket nel campetto di quartiere, il quartiere non era un posto molto adatto per dei ragazzini, era invaso dallo spaccio e dalla criminalità, ogni giorno poteva accadere qualcosa di diverso, una sparatoria, un arresto o un regolamento di conti tra bande. I ragazzi conoscevano questi pericoli e cercavano con tutta la buona volontà di stare lontani da certi problemi.
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Black Life.
ActionBlack life è un libro che racconta in parti la storia di "Black" un giovane ragazzo che vede pian piano gran parte dei suoi sogni svanire e la sua vita cambiare drasticamente dal Bianco al Nero. Lo accompagneranno nelle sue avventure che lo porteran...