il mondo del sogno

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Il mondo del sogno

Amelia si addormenta dopo pochi secondi e si trova a camminare lungo una strada lastricata, composta da larghi sassi dalla forma irregolare ma dalla superficie liscia. Attorno a lei si estendono prati in fiore a perdita d'occhio ed in lontananza può vedere alte montagne dalla come innevata. Guardando alle sue spalle nota che la strada prosegue dritta fino a perdersi all'orizzonte. Il cielo è limpido con alcune sporadiche nuvole ed alcuni uccelli volano liberi. Intorno a lei la vita scorre normalmente, gli insetti volano di fiore in fiore ed una leggera brezza muove l'erba come a formare sinuose onde verdi che ondeggiano lentamente. Poco avanti la strada giunge ad un bivio. Nel centro un uomo sembra la stia aspettando.

Quando si avvicina la saluta con un gesto di benvenuto. "Buongiorno Amelia, mi chiamo Dante e sarò la tua guida. Ti condurrò alla città del sogno e cercherò di rispondere alle tue domande."

"E' un piacere incontrarti Dante. Ho tante domande da farti. Che posto è questo? Come mai sono qui?" Domanda Amelia, con lo sguardo stupito. "E' un sogno oppure una sorta di realtà immaginaria?"

"Vieni, saliamo sulla carrozza. Così potremo parlare mentre raggiungeremo la città." Risponde Dante.

Poco distante li attende una carrozza, trainata da due cavalli, molto simile a quelle usate nel selvaggio west per spostarsi fra le città. Non è chiusa come le normali diligenze ed assomiglia più ad un carro dei pionieri, senza il telo usato come copertura. Una volta saliti, Dante impartisce un semplice ordine ai due cavalli che si girano un attimo verso di lui e poi cominciano a camminare lungo la strada.

"Questo luogo è sia un luogo di sogno che di realtà. Non si può raggiungere con i mezzi di trasporto tradizionali ma alcune cose che accadono qui possono avere una ripercussione nel mondo reale. Il Custode mi ha avvisato del tuo arrivo e mi ha pregato di darti tutte le informazioni possibili. Sei qui perché pensiamo che tu possa diventare una nostra sorella, aiutarci nelle nostre attività ed unirti alla nostra comunità. La città del sogno è un luogo mutevole in cui le persone o, meglio, le loro coscienze, vengono a cercare molte cose. Alcuni cercano svago, altri risposte, altri ancora vogliono fuggire dalla realtà e non tornarvi più. È un luogo fuori dal tempo e dallo spazio e come tale non risponde alle loro leggi. Chi viene qui percepisce la città secondo le sue conoscenze e le sue esperienze. La maggior parte delle persone che giungono qui lo fanno all'interno dei loro sogni. Altri sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. In pochi scelgono di venire in maniera cosciente per svolgere delle attività specifiche. I Custodi ed i Viaggiatori si incontrano per parlare e discutere delle loro missioni. Talvolta anime affini unite da legami molto forti riescono ad incontrarsi e condividere i loro sentimenti. Si tratta di un avvenimento raro ed allo stesso tempo è la cosa più straordinaria a cui si possa assistere."

Mentre Dante parla, il carro procede lungo la strada ed Amelia si accorge che il paesaggio è cambiato. Sono comparsi degli alberi ed i prati hanno lasciato spazio a campi di grano il cui colore dorato riflette i raggi del sole. Poco più avanti un cartello indica che stanno per entrare in una cittadina "Castellino". Non sentiva questo nome da tanto tempo. Era il paese dove lei e sua madre erano state nel primo viaggio in Italia. Proprio come allora un bosco di faggi costeggia la strada ed alcune abitazioni cominciano a vedersi in lontananza. Poco più avanti la strada curva a sinistra e subito dopo una lunga costruzione di due piani costeggia la carreggiata. Si ricorda di quel luogo. Era la trattoria dove si fermavano a mangiare dopo le loro passeggiate nel bosco, lungo il fiume. Trattoria "Al torrente" da Gino. Ricorda ancora il colore del muro, rosso scuro con una fila di pietre a vista nella parte superiore. La porta in legno mostra i segni del tempo e la maniglia è lucida per lo sfregamento delle mani degli avventori.

"Bene, " dice Dante "siamo arrivati. Sarò qui fuori ad aspettarti."

"Non capisco, come mai sono qui." Chiede Amelia.

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