-Capitolo 1- *L'incontro*

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-L'incontro-

 

Non avrei mai immaginato che a ventidue anni mi sarei ritrovata a pubblicare il mio primo libro. Dopo anni di fatica e sacrifici, il momento sta per arrivare.

La storia di Charlotte, una prostituta in cerca dell'amore vero, stanca della sua vita, e di Harry, un soldato della marina americana, che usa la povera protagonista solo per trascorrere piacevolmente il suo soggiorno in Inghilterra.

Insomma, una storia d'amore finita in tragedia, con il suicidio di lei.

Il libro uscirà fra un mese e oggi aspetto il giudizio del mio editore.

«Buongiorno Katy» mi saluta Paul Anderson, il direttore della casa editrice.

«Buongiorno Paul» lo saluto a mia volta con un sorriso a trentadue denti.

Sono di buon umore, perché il mio sogno sta per avverarsi. Non era proprio con una storia tragica che volevo iniziare la mia carriera, però, in futuro scriverò una storia a lieto fine.

«Ho una bella notizia e una brutta» mi informa Paul e il mio umore subisce un duro colpo. «Quale vuoi sentire per prima?» chiede bevendo dalla sua tazza.

«Iniziamo con quella brutta» dico sprofondando nella sedia.

L'operazione sconforto è ufficialmente iniziata.

«Il tuo editore, Phil, ti ha scaricata. Non crede sia la sua occasione d'oro per ottenere una promozione» comincia, facendo una smorfia alla parola "promozione".

«Che cosa?!?!» urlo alzandomi dalla sedia. «Proprio a un mese dalla pubblicazione!!» Sono fuori di me.

«Non preoccuparti, Ana. Ho già trovato chi lo sostituirà»

«Sarebbe questa la buona notizia?!» chiedo scontrosa.

«Beh, si» mormora lui in difficoltà.

«Accidenti a lui!!» esclamo dando un pugno alla scrivania.

«Ana, calmati. Il tuo libro verrà comunque pubblicato tra un mese. Abbiamo mandato il tuo manoscritto al nuovo editore e ce lo ha riconsegnato con le sue note»

Lo guardo e un po' mi calmo. Se ha detto che ha già letto il mio libro, vuol dire che non siamo così fuori con i tempi.

Annuisco e Paul tira fuori da una busta un foglio di carta, porgendomelo.

«Katy Adams, giovane ventiduenne che scrive di una storia tragica. Per ironia della sorte, mi verrebbe quasi da ridere. Si capisce anche senza conoscerti che tutto questo è frutto di anni e anni di reclusione in casa; magari vivi con un gatto e il sabato sera leggi romanzi d'amore che finiscono peggio del tuo. Poca originalità, linguaggio poco consono ad un romanzo; molto simile a quello usato dai giovani di oggi; personaggi banali e figura femminile che, se ti conoscessi, saprei a chi ricollegarla. Insomma, si è capito che la protagonista femminile è il tuo alter-ego. Veramente molto basso. Mi chiedo veramente come abbia fatto la casa editrice a voler prendere in considerazione tale scritto!! Spero che non ti offenda con questa critica costruttiva; sicuramente farai meglio con qualche esperienza amorosa in più, perché dal modo in cui hai scritto questo romanzo traspare anche la tua poca esperienza con l'altro sesso! Concludo, augurandoti un futuro ricco di uomini, così magari scriverai qualcosa di migliore di questo! Ethan Scott»

Alzo lo sguardo verso Paul e poggio il foglio sulla sua scrivania, profondamente irritata.

«Chi è questo tizio?» chiedo chiudendo gli occhi e respirando profondamente.

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