Cap. 1

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I prossimi sessant'anni senza di lei, senza l'amore della sua vita, come avrebbe fatto a sopportare quell'agonia interminabile?

No, aveva promesso che non se ne sarebbe rimasto ad aspettarla; ma, cosa avrebbe potuto fare? Viaggiare? Aveva già girato tutto il mondo; Aiutare gli esseri umani? No, troppo altruista per i suoi gusti.

Avrebbe potuto conoscere altre persone o vampiri, magari anche una ragazza, anche se, nessuno potrà mai prendere il posto di Elena nel cuore di Damon.

Quel giorno decise che era il momento di andare avanti, fino a quando lei non si sarebbe svegliata, Salutò Stefan che, anche se avrebbe preferito andare con suo fratello, rimase a Mystic Falls, aveva delle cosucce da risolvere con Caroline.

Nel frattempo Damon era già in aeroporto, meta Dublino, l'Irlanda era l'unico stato che non aveva ancora visitato. Per tutto il volo pensò ad Elena, a cosa gli avrebbe detto se in quel momento fosse stata lì con lui, poi la voce del pilota lo riportò sulla terra; scosse la testa come per scrollarsi i pensieri di dosso, doveva pensare alla sua nuova vita.

L'appartamento che aveva affittato si trova in una zona tranquilla della città, nessuno si sarebbe accorto dela sua presenza.

Si fece sera, Damon aveva voglia di uscire, distrarsi, fare nuove amicizie; aveva adocchiato un piccolo Bar dall'aria un po' tetra, perfetto per un vampiro "assetato".

Entrò in quel luogo sinistro e sedendosi al bancone ordinò al barista:- Bourbon, liscio!-. Mentre sorseggiava osservava gli esseri umani divertirsi, c'era un gruppo che suonava musica celtica era composto da vari strumenti strani, anche una normale arpa assumeva un suono diverso, dei ragazzi giocano a biliardo e uno sfigato tenta di rimorchiare due ragazze che ovviamente gli ridono in faccia.

La porta si apre e una ragazza dai capelli ricci entra nel locale: non era pallida, niente lentiggini e aveva gli occhi scuri e i capelli castani, sicuramente una turista, ma aspetta, aveva un'aria familiare; si sedette sul sedile accanto a Damon e ordinò un aperitivo con degli stuzzichini, gli rivolse uno sguardo amichevole:-Molto piacere, mi chiamo Ioana sono in Irlanda in cerca di amicizie- Damon era confuso, un anno fa aveva ucciso tutti i viaggiatori e ancora nascevano doppelgänger, anche se una cosa lo stupì di più: aveva l'età di Elena, sarebbe dovuta essere molto più piccola.

Cari lettori, credo che a questo punto avrete giàcapito.



Katherine Pierce:"I always get what I want"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora