Vi siete mai chiesti il perché delle vostre scelte? Ad esempio, vi siete mai chiesti perché invece della maglietta nera una mattina ne avete scelta un'altra?
Io si, io mi chiedo continuamente chi mi abbia fatto scegliere questo lavoro e siccome la risposta a questo quesito porta il mio nome mi ritrovo costantemente a maledermi.
Sia chiaro, io ho amato la facoltà di legge e ho amato ancora di più la mia specializzazione, certo, ho pianto come una disperata per qualsiasi esame, ma nonostante l'ansia del fallimento sono sempre stata convinta della mia scelta e lo sono sempre stata, fino ad oggi.
Quella maledetta e-mail mi ha rovinato tutta la giornata e mi ha angosciata a tal punto da non aver neanche accettato l'invito di Lucy per pranzare insieme, rifilandole una scusa da quattro soldi che sono sicura non sia minimamente bevuta, ha solo fatto finta di nulla ed evitato di farmi domande, e per questo la ringrazio, anche perché non avrei saputo che dirle.
Non ne voglio parlare con nessuno di questa cosa, non perché non mi fidi di Lucy, cioè in parte anche per questo, ma solo perché non la conosco bene, ma il motivo principale è perché ho seriamente paura delle conseguenze e meno persone sono coinvolte più il danno collaterale sarà contenuto.
Il cielo ha deciso di essermi solidale e di piegarsi al mio umore, infatti in questo momento piove, nuvole nerissime attenagliano il cielo e la pioggia è così fitta che a tratti riesco a distinguere le sagome dei palazzi di difronte.
Sospiro e mi reco nell'unico posto dove so di poter trovare qualche risposta. L'archivio.
Devo ancora indagare sul perché ci fosse una cartellina rossa appartenente ad Alan nei documenti dei Loghenberd e devo cercare il suo fascicolo per capire cosa manca.Ho aperto quella cartellina ed era vuota, completamente, vi era solo il certificato di nascita e sono più che sicura che qualcuno abbia fatto sparire qualche documento rilevante.
Il problema è che non so né a chi chiedere e né di chi fidarmi.Lucy? Carinissima okay, ma è la figlia del sindaco e potrebbe tornarmi completamente utile come potrebbe rivelarsi una doppio giochista.
Anna, dell'ufficio anagrafe? Ci salutiamo solamente, non abbiamo mai parlato né nulla.
Lucas? Che non ho la minima idea di dove sia finito? Inoltre non vedo cosa possa saperne essendo uno stagista.
Dimitri? Lui lo escludo a prescindere, sia per quello che è successo stamattina sia perché non mi vuole qui e non mi aiuterebbe mai.
Quasi arrossisco al ricordo di poche ore fa, e mi mordo l'interno di una guancia per costringermi ad assumere un'espressione seria.
La porta dell'archivio è così massiccia che mi fa paura, sono sicura che se rimanessi chiusa dentro nessuno se ne accorgerebbe perché non si sentirebbe nulla.
Stringo tra le mani la chiave e la inserisco nel reggiseno, visto che non ho tasche e non ho voglia di perderla.
Comincio a girare tra gli scaffali colmi di cartelline disposte in ordine alfabetico. Arrivo dinanzi alla "L" e cerco qualsiasi cosa mi riconduca ad Alan o Malakai."Cercavi questo?"
Mi volto così velocemente che credo di aver sentito l'osso del mio collo fare un rumore poco simpatico. Il cuore mi martella nel petto per lo spavento e ho gli occhi sgranati."Dio, mi hai spaventata a morte! Ma ti sembra il caso?" Dimitri esce dalla penombra degli scaffali e fa ondeggiare una cartellina dinanzi ai miei occhi. Cerco di schivare il suo sguardo e mormorando un "grazie" afferro la cartellina.
"Stamattina non eri così timidia, chi ti ha mangiato la lingua Natalie?" una scarica di brividi mi parte dalla base del collo e si irradia in tutto il mio corpo, brividi che sono sicura non sono dovuti al freddo bensì, alla sua presenza così vicina al mio corpo, ma questa è una cosa che non ametterò mai.
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Una Parte Di Me
Mystery / ThrillerNatalie è una ragazza di 25 anni che si ritrova catapultata in un mondo più grande di lei, spietato e senza sensi di colpa, il mondo della politica. In seguito alla sua laurea magistrale in giurisprudenza riesce ad aggiudicarsi il titolo di assessor...