chapter 7

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Una volta uscita dal campo mi girai verso Bellamy.
"Io devo tornare dal mio clan,devo andare nella capitale e parlare con Lexa e chiederle se sa qualcosa."dissi girandomi verso di lui.
"No,non puoi principessa è buio,aspetta che il sole sorga."mi disse lui toccandomi il braccio.
"Piccioncini muovetevi!"urlò Murphy ridendo.
"Sta zitto Murphy."disse Bellamy tornando serio.
Era come se gli desse fastidio.
Tanto non mi importa.
Io non sono niente per lui e lui non è niente per me.
Siamo solo alleati.
Una torcia ci venne puntata in faccia e io mi coprii il volto.
Appena vidi una guardia mi nascosi dietro a Bellamy.
"Siete in ritardo."disse Abby spuntando da dietro un albero.
"Bellamy si è portato la compagnia."gli fece notare Finn.
I due furono interdetti per un momento e Bellamy lanciò uno sguardo strano prima a me e poi ad Abby e lei annuì.
Non capendo cosa intendessero non dissi niente e stetti zitta.
I due distribuirono varie armi ai ragazzi.
"Trovate mio figlio:si chiama Natan Miller."disse l'uomo di colore e Bellamy annuì.
"Portateli a casa."disse Abby.
Finn annuì e ci incamminammo.
Stavamo camminando da molto tempo e si era fatta mattina.
Ogni tanto vedevo che si parlavano all'orecchio come se non volessero che sentissi.
E stavano andando in un posto preciso.
La situazione mi puzzava,ma non dissi niente per non creare dispute.
"Va bene io vado,devo far sapere alla mia gente che sto bene."dissi io fermandomi.
"Va bene."disse Bellamy.
"Sii prudente principessa."concluse.
"So badare a me stessa Bellamy del popolo del cielo,dovresti essere tu quello prudente."dissi con un leggero sorriso.
Lui mi sorrise e i nostri occhi si incontrarono per la millesima volta.
Io mi girai e andai per la mia strada senza voltarmi.
*skip time*
"Dove è Indra?"dissi ad una guardia appena entrata a Tonc.
"Nel suo alloggio."
Bussai alla porta ed Indra mi disse che potevo entrare.
"Indra tu sai se è successo qualcosa al resto dei 100?"chiesi entrando nella sua stanza.
"No però so che alcuni del villaggio di Anouk hanno trovato delle loro cose."
"Cazzo,dove saranno finiti?"chiesi retoricamente sedendomi accanto a lei sul suo letto.
"Dov'è Lincoln?"chiesi sorridendo girandomi verso la donna.
Non rispose.
"Indra dove si trova Lincoln?"chiesi alzando la voce.
"Lincoln è stato preso dai mietitori."confessò la donna chiudendo gli occhi.
Il mondo mi crollò addosso.
"Dai mietitori?"chiesi sconvolta sedendomi.
Mi girava la testa.
"Non ti preoccupare,starà bene,Lincoln è forte."
"Non posso perdere anche lui Indra,lo sai."
"Non lo perderai fidati.E poi non sei sola.Io,Anouk e Lexa siamo qui con te e presto tornerà anche Lincoln."sorrise la donna.
Finita la conversazione tornai nella mia stanza afflitta.
Ero scossa dalla notizia di Lincoln.
Dovevo riprendermi,risollevarmi.
Anouk.
"Dove vai?"chiese Indra.
"Da Anouk,non la vedo da due giorni."risposi uscendo dal mio villaggio ancora scossa per quello che era successo a Lincoln.
Presi le mie armi e felice di rivedere la mia migliore amica mi incamminai verso il suo villaggio sorridente.
Quando vendevo Anouk tutti i problemi del mondo sparivano:Bellamy,il peso di essere il secondo del
comandante,il capo guerrieri e Gonaheda,il fatto che venissi incolpata di portare la guerra delle persone che dicevano che dove c'era Alya Kom Trikru c'era la guerra.
Spariva tutto.
Entrai nel villaggio e c'era un silenzio abbastanza sospettoso ma non ci feci molto caso.
Entrai nel villaggio e vidi persone inermi stese in terra.
Vidi Clarke,Finn,Bellamy,Octavia e Murphy ma sopratutto vidi Anouk,vidi la mia migliore amica stesa a terra che combatteva tra vita o morte.
"Anouk!"urlai.
E tutti si girarono verso di me.
Mi accasciai vicino e lei le accarezzai il volto mentre il viso mi si inondava di lacrime.
"Anouk ti prego,ti prego non andartene Anouk per favore."dissi singhiozzando.
"Nou fir wamplei in,em bilaik stoda kom nes souion noumou.(Non temete la morte, perché è solo l'inizio del prossimo viaggio.)"disse lei a fatica.
Quando pronunciò quelle parole piansi ancora più forte.
"Ai hod yu op(Ti voglio bene)."disse sorridendomi dolcemente.
"Na!Anouk!Beja!(No!Anouk!Per favore!)"
"Anouk,Anouk,Anouk!"urlai scuotendola.
Le controllai il battito e vidi che il suo cuore aveva cessato di battere.
Bellamy era stato vicino a me tutto questo tempo e non l'avevo neanche notato.
"Din go ai we(Non lasciarmi)."singhiozzai scuotendola.
"Anouk beja!Beja!(Anouk per favore!Per favore!)"
"Mebi oso na hit choda op nodotaim.(forse ci rincontreremo)"sussurrai stringendola a me.
Realizzai che per tutto questo tempo quegli esseri ignobili mi stavano guardando.
Loro hanno ucciso la mia gente,la mia migliore amica,mia sorella,dovevano morire.
"Alya-"parlò Bellamy toccandomi la schiena.
"Non mi toccare!"urlai a Bellamy spostandomi con il viso stracolmo di lacrime.
Lo spinsi e mi alzai in piedi.
"Andatevene prima che vi possiate pentire di non averlo fatto prima!Se prima non eravamo nemici adesso lo siamo.Vi pentirete di essere ritornati sulla terra.Uscite dal mio villaggio!Subito cazzo!"urlai facendoli scappare.
Bellamy si girò verso di me e mi guardò con occhi trucidi.
Mi aveva tradito.
Proprio lui.
Stava nascendo un qualcosa.
Un'amicizia ovviamente.
Ma era pure sempre qualcosa.
Come aveva potuto.
*skip time*
"Chit yu gaf dula op?(che cosa ne pensi?)"mi chiese Lexa.
"Alya!Alya!Alya mi stai ascoltando?"continuò Lexa agitandomi una mano davanti al mio volto.
"Scusi Heda non la stavo seguendo."ammessi.
"Non ti preoccupare,stavo dicendo:Domani all'alba attaccheremo l'accampamento Skykru e li stermineremo tutti,Chit yu gaf dula op?(che cosa ne pensi?)"
Io mi ammutolii un attimo e pensai al da farsi.
Perché?
Perché l'aveva fatto?
Questa domanda persisteva.
Perché non l'aveva impedito?
Io mi fidavo.
"Ai dula op:stedaun gon Skaikru!(io penso: morte al popolo del cielo!)"dissi urlando.
Il resto delle persone che stavano partecipando al conclave iniziarono ad ululare in coro:stedaun gon Skaikru!
Io li guardai fiera stracolma di sete di vendetta.
*skip time*
Era sera e stavo facendo la mia passeggiata notturna a cavallo,ero solita sempre a farla prima di una guerra,quando sentii delle urla provenire da poco lontano da dove stavo passeggiando.
Seguii le urla e mi accorsi che provenivano dal vecchio accampamento degli Skykru,speravo vivamente che stessero torturando Finn.
Appena entrai nell'accampamento qualcuno mi tappò la bocca e mi avvicinò a se.
"Shhh,laik ai,Naikou(shhh,sono io Nyko)"mi sussurò all'orecchio togliendo la mano dal mio volto.
"Che ci fai qui?"continuò sussurrando.
"Che ci fai tu qui?"chiesi non capendo cosa stava succedendo.
"Sono venuto ad avvertirli di andarsene."
"Nyko perché loro hanno ucciso la nostra gente,hanno uscito Anouk."dissi trattenendo le lacrime.
Vedemmo uscire Octavia dalla navicella.
"Nyko,che ci fai qui?"chiese la mora.
"Octavia il comandante è di parola se non ve ne andrete morirete,tu mi hai salvato dai mietitori ti prego lascia che ti salvi è quello che vorrebbe Lincoln-"
L'uomo fu interrotto da un urlo straziante proveniente dall'interno della navicella.
"Cosa è stato?"chiesi.
"È Lincoln."disse la ragazza distogliendo lo sguardo.
"Ti prego aiutaci."pregò la ragazza.
Io legai la mia cavalla,Spirit,che mi era stata regalata da Anouk all'età di 16 anni,ad un albero e seguii la ragazza.
Octavia ci condusse all'interno della navicella.
Per prima entrò Octavia,poi quando entrò Nyko sentii qualcuno tirare fuori una pistola quindi entrai subito dopo sfilando la spada dalla fodera.
"Alya..."disse Bellamy stupido abbassando la pistola e guardandomi negli occhi.
Io distolsi lo sguardo e mi concentrai su Lincoln.
"Lincoln."dissi avvicinandomi a lui e accarezzandogli il viso.
Appena gli accarezzai il viso iniziò ad avere le convulsioni.
"Ha di nuovo le convulsioni."disse Clarke avvicinandosi a me.
Nyko si avvicinò e prese le sue boccette con le medicine.
Mi guardo prendendo una boccetta con il veleno ed annuii.
Era l'unico modo per salvarlo.
Una lacrima amara si infranse sul mio volto.
"Yu gonplei ste odon(la tua battaglia è finita.)"sussurò facendo cadere la goccia sulla bocca dell'uomo.
"No fermo!"urlò Clarke fermando la goccia con la mano.
"Lo dicono quando qualcuno muore,non vuole salvarlo vuole ucciderlo."
"Nyko...è vero?"chiese Octavia.
"Si,la morte è l'unica via."rispose l'uomo.
"Perché?forse esiste un modo per guarirlo"
"Non ne ho mai visto uno."obbiettò Nyko.
"Dobbiamo partire,il campo si sposta."disse Finn entrando.
"Tu!"urlammo all'unisono io e Nyko.
Io sfilai la spada dalla fodera e mi diressi frettolosa dal ragazzo.
"Ripa!(assassino!)"urlò Nyko.
Buttai a terra la spada e mi avventai sul ragazzo mettendogli le mani alla gola.
"Hai massacrato il mio popolo,vecchi bambini,innocenti!"urlai con le lacrime stracolma di rabbia.
"Alya lo stai uccidendo!"urlò Octavia.
"Il sangue chiama sangue!"urlò Nyko provocandogli un taglio sul braccio con un coltellino.
Bellamy prese il fucile e ce lo puntò addosso ad entrambi.
"Levati di mezzo!"mi urlò Bellamy.
"Bellamy non gli sparare!"gli supplicò Octavia.
Poi dopo poco sentii una scossa elettrica percorrermi il corpo.
Urlai dal dolore e caddi a terra.
Quando poi mi girai vidi che Lincoln non respirava più.
"Lincoln!"urlò Octavia piangendo.
"Il cuore si è fermato spostati!"mi ordinò.
Io feci come disse la bionda e mi spostai.
Clarke iniziò a fare il massaggio cardiaco senza alcun successo.
"No!Lincoln ti prego svegliati!"urlai.
"Ti prego non lasciarmi anche tu!"continuai.
Ad un certo punto l'uomo tornò a respirare.
"Era morto...come ci sei riuscita?"chiese Nyko sconvolto come tutto il resto delle persone presenti.
"Hai già tentato di riportare in vita dei mietitori?"
L'uomo annuì.
"Ed erano morti come lui?"
L'uomo annuì di nuovo.
"Che vuol dire?"chiese Bellamy non capendo.
"So come impedire l'attacco."spiegò la bionda.
"Dobbiamo andare."continuò la bionda.
"Io torno dal mio popolo."dissi dopo che Clarke spiegò il suo piano.
"È un buon piano il tuo Clarke del popolo del cielo,potrebbe funzionare."continuai.
Scesi dalla navicella ed uscii di fuori.
"Alya aspetta."disse Bellamy prendendomi il braccio per farmi girare.
"Cosa vuoi?"grugnai.
"'Senti principessa mi dispiace per la tua amica,so quanto ci eri legata."
"Puoi dispiacerti quanto ti pare ma di sicuro questo non me la riporterà indietro."
"Alya ti prego,non è stata colpa mia."
"Perché?Perché l'hai fatto Bellamy?Tu sapevi.Tu lo sapevi quanto tenevo ad Anouk,eppure non hai fatto niente per impedire al tuo amico di sterminare un intero villaggio.Io mi sono aperta con te.Ti ho parlato dei miei genitori,non ne avevo mai parlato con nessuno.E sinceramente non so neanche per l'ho fatto,non ti conosco nemmeno."dissi con voce schifata ed occhi lucidi.
"Quando mi hai chiesto se fossimo saltati noi a catturare i tuoi amici io sono stata sincera,ti ho detto la verità.Mentre tu,tu mi hai solo mentito sporco bugiardo."ringhiaiai ancora più schifata.
"Io mi fidavo di te."continuai guardandolo fisso nei suoi occhi profondi.
"Ma forse mi sbagliavo."conclusi uscendo dalla navicella.
Presi la mia spada e mi diressi verso l'uscita del loro vecchio accampamento senza voltarmi.
Una volta arrivata al cavallo le diedi un bacio dolce sul muso e salii in groppa.
Arrivata all'accampamento poco fuori dalla stazione degli Skykru scesi da cavallo.
Mi diressi verso la mia tenda e mi tolsi l'armatura e posso tutte le spade.
"Si può?"chiese Lexa entrando.
"Ei."dissi con un sorriso cercando di dimenticare quello che era successo con Bellamy.
"Ti senti pronta per domani?"mi chiese la ragazza.
"Prontissima."mentii con un falso sorriso,non potevo dirle che Clarke voleva parlarle.
"Tu credi sia giusto?"chiesi a Lexa.
"Cosa?"chiese lei non capendo.
"Credi sia giusto che abbiamo dichiarato guerra?"
"La guerra non è mai giusta mia cara,però è la via più semplice per vendicare le persone che sono state assassinate,per vendicare Anouk."disse lei accarezzandomi il viso.
Io Lexa e Anouk siamo state sempre unite,fin da quando eravamo più piccole,anche se di età tutte e 3 abbastanza lontane.
"Mi manca."ammise lei.
"Già,manca anche a me,da morire."ammisi anche io.
Lei fece incontrare i nostri sguardi e mi sorrise.
"Fai sogni sereni Alya,domani saremo sul campo di battaglia e come capo guerra dovrai essere forte,non si piangono i morti finché la guerra non è finita."disse lei per poi uscire.
Io mi sdraiai e poggiai la testa sul cuscino.
Chiusi gli occhi e pregai che Clarke risolvesse la situazione.
Era difficile da ammettere,ma...
Non volevo perdere anche Bellamy.
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e siamo giunti alla fine anche di questo capitolo.
vi è piaciuto?
se la risposta è sì lasciate una stellina⭐️
mi raccomando non siate lettori silenziosi💃
besitos💋

gonaheda//bellamy blake Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora