Momo vedeva ancora tutto nero, però sentiva delle voci flebili.
<<Forse non avremmo dovuto spaventarlo così…>> disse una delle voci, calda e dolce al tempo stesso.
<<Andiamo, che divertimento ci sarebbe stato altrimenti?>> rispose un'altra voce maschile.
<<Torao, però Ryu ha ragione. È pur sempre un umano.>> affermò una terza, un po' più acuta e gioiosa.Momo aprì piano piano gli occhi.
Si toccò subito la fronte, dove aveva sbattuto, constatando che faceva ancora male.
Poi, si guardò intorno.Era circondato da quattordici ragazzi che lo osservavano e pensò che l'ultima voce che aveva sentito potesse appartenere al ragazzo dai capelli arancioni.
<<Si è svegliato…>> sussurrò uno dai capelli rossi.
<<Ce n'eravamo accorti.>> ribattè un altro dai capelli blu scuro.Momo si mise seduto, accorgendosi del fatto che si trovava in un letto dalle lenzuola bianche e morbide.
<<Chi siete voi?>> domandò.
<<Dovresti dirci chi sei tu, piuttosto.>> rispose uno dai capelli grigi.
<<Sei entrato nel nostro palazzo, senza il permesso del nostro signore, e ora ci chiedi chi siamo?>> sibilò l'unico ragazzo dai capelli grigi tendenti al rosa presente nella stanza, che era identico a quello dai capelli rossi di prima.Momo si tirò un po' indietro, come se stesse cercando di allontanarsi da quelli sconosciuti.
<<Andiamo, ragazzi, così lo spaventate soltanto.>> disse uno dalla voce gentile.
<<So-chan ha ragione.>> intervenne quello dai capelli azzurri.<<Sai cosa ce ne può fregare se lo spaventiamo?>> domandò un altro ragazzo, questa volta dai capelli verde acqua.
<<Se ci muore per la paura, sarà anche colpa tua, Isumi-san.>> disse quello dai capelli gialli, quasi tortora.<<Ora basta ragazzi! Il padrone non vorrebbe che trattassimo così male questo ragazzo.>> esclamò il ragazzo con gli occhiali e i capelli verdi.
Un ragazzo castano iniziò ad annuire, era perfettamente d'accordo con lui.<<Ora, Tōma, spiega tu a questo ragazzo chi siamo e cosa siamo noi. Grazie.>> disse poi il ragazzo verde, prima di andare a sedersi su una delle sedie lì presenti.
Il ragazzo che si chiamava Tōma, dai capelli rosso scuro, annuì.
<<Ti trovi nel castello Orikasa, che è di proprietà del signor Yukito. Questo palazzo è diviso in due ali, quella sinistra riservata ai vampiri e quella destra agli umani.>> iniziò a spiegare Tōma.<<Per l'esattezza, chi di voi è un vampiro?>> domandò Momo.
<<Ci stavo arrivando…>> disse il rosso, ma un altro intervenne.
<<Glielo dico io!>> esclamò questo ragazzo, biondo con gli occhi azzurri.<<Io, Rokuya Nagi, sono un umano. Come vampiri abbiamo Iori e Mitsuki, due fratelli.>> iniziò a dire, osservando il ragazzo dai capelli blu e successivamente quello dai capelli arancioni.
<<Poi c'è Gaku.>> guardò il ragazzo grigio.
<<Yamato.>> il ragazzo dai capelli verdi.
<<Tamaki.>> quello dai capelli azzurri.
<<Minami.>> il tortora.
<<E, infine, Torao.>> osservò il ragazzo dai capelli castani, più scuri di quelli dell'altro, e dagli occhi quasi rossi.<<Gli umani sono, oltre me: Osaka Sogo.>> Nagi guardò il ragazzo che in precedenza era stato chiamato "So-chan".
<<Nanase Riku e Tenn, sono gemelli.>> disse posando lo sguardo prima sul rosso e poi sul rosato.
<<Tsunashi Ryunosuke.>> l'altro castano.
<<Isumi Haruka.>> il ragazzo dai capelli verde acqua.
<<E Inumaru Tōma.>> osservò il ragazzo che prima aveva spiegato a Momo come era diviso quel palazzo.Il moro guardò tutti in silenzio.
Non ci aveva capito molto, se doveva essere sincero.<<Cosa ci fanno umani e vampiri insieme?>> domandò.
<<Il nostro signore ci ha consentito di vivere con i nostri umani. Al di fuori di questo castello non ci sarebbe stato permesso, o saremmo stati più controllati.>> spiegò Yamato.<<"I vostri umani"?>> disse sorpreso Momo.
<<Probabilmente ti è stato detto che i vampiri sottomettono gli umani di cui si innamorano. In parte è così, ma questo non vale nel nostro caso. Noi vogliamo solo vivere in pace con la persona che amiamo.>> rispose Mitsuki.
<<E poi tu non hai sottomesso nessuno, anzi, sei stato sottomesso.>> si intromise Torao ridendo.Momo si accorse che l'umano biondo, Nagi, guardò male il vampiro.
Il suo cervello partì subito a pensare alle possibili coppie, forse individuandone alcune.<<E anche il vostro signore ha un umano?>> domandò incuriosito Momo.
Gli sguardi di tutti si posarono su di lui.
<<No, lui ci ha detto che è felice da solo.>> rispose Tenn.
<<Ma Tenn-nii, sai bene che non è veramente felice!>> esclamò Riku, ma gli venne un colpo di tosse.
Iori guardò il rosso e lo prese delicatamente tra le sue braccia sussurrandogli un "stai tranquillo" all'orecchio.<<Emh…io cosa dovrei fare qui? Posso tornare a casa?>> chiese, dopo un po', Momo.
<<No, non puoi uscire da qui.>> rispose secco Yamato.Il moro sbattè le palpebre un paio di volte.
<<Perché?>> disse sorpreso.
<<Sei entrato qui senza il permesso del nostro signore, quindi prima dovrai conoscerlo. Sarà lui a decidere della tua sorte.>> spiegò il verde.
<<Yamato, ora sei tu quello che sta spaventando il ragazzo…>> lo riprese Ryunosuke.
Il vampiro nominato non disse nulla, ma si lasciò sfuggire un sospiro.
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La dimora dei vampiri - YukiMomo
FanfictionTrama: "Il mondo è dominato quasi interamente dagli esseri umani e dai vampiri. Questi ultimi, però, quando incontrano un umano e se ne innamorano, solitamente, lo sottomettono. Momo, un ragazzo di diciassette anni, per via di una sfida di coraggi...