Capitolo 9.

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Aprii lentamente gli occhi, sentii qualcosa che mi stringeva la vita, alzai un po' le coperte e vidi che erano delle braccia.

Solo in quel momento realizzai che quelle erano le braccia di Chapa, la sua testa era appoggiata nel incavo del mio collo.

Sentii qualcosa allo stomaco, credo che siano quelle stupide citazioni nei libri " le farfalle nello stomaco", anche se credo di avere uno zoo nello stomaco.

Non so neanche perché sto provando questa sensazione, ci conosciamo da 3 giorni.

Ci conosciamo da 3 giorni e stiamo dormendo abbracciate..?

Sobbalzai quando sentii la sveglia di Mika suonare.

Era un suono acuto che quasi ti stonava le orecchie, Chapa si svegliò e alzò un po' la testa per vedere che cos'era quel rumore.

Appena si rese conto che era la sveglia emise un mugolio, allungò il braccio verso la sveglia e la spense.

«Chapa che ore sono?» domandai curiosa.

«Le 7:30» mi rispose con tono assonnato.

«Dovremmo andare a scuola» dissi.

«Non se ne parla, devi riposare, non ti ricordi cosa hai passato ieri?» mi ricordò.

Non risposi, chiusi gli occhi e riprovai ad addormentarmi, ma ormai ero già sveglia, non ci riuscivo.

«Andiamo a fare colazione almeno?» chiesi a Chapa.

«Va bene» mi accontentò.

Andammo in sala da pranzo dove stranamente tutti erano svegli.

«Anche a voi la sveglia di Mika vi ha svegliate eh?» disse Miles con tono arrabbiato.

«Ah non era una bomba quella cosa che squillava?» disse Bose dal nulla.

Oddio è troppo stupido.

«Senti se io mi alzo la mattina presto per fare molte più cose nella giornata non è colpa mia!» si difese Mika.

«Si Mika, ma magari quando dormono delle persone nella tua camera spegnila!» disse Chapa facendo scintillare le mani leggermente.

Stavano facendo un sacco di caos, fortunatamente i genitori di Mika e Miles non c'erano.

Ma davvero, stanno urlando troppo, sono le 7:30, non sono stanchi?

Ero andata verso la cucina a prendere dei biscotti, ma loro continuavano ad urlare.

Persi la pazienza, presi un vaso e lo buttai a terra per attirare l'attenzione.

Tutti si zittirono e mi guardarono.

«Sono le 7:30 di mattina! Smettetela di urlare!» dissi esausta delle loro inutili urla.

«Quel vaso me l'aveva regalato mio zio!» disse Miles.

«Non mi interessa! Fattelo ricomprare!» dissi arrabbiata per poi tornare in cucina.

Forse ho esagerato.
Forse un po' troppo.
Perché l'ho fatto?
Gliel'aveva regalato suo zio!
Ha speso i suoi soldi per lui!
Magari stava risparmiando da un sacco..

Che problemi ho?

Chiusi gli occhi per un secondo mentre i sensi di colpa aumentavano.

Che cosa mi sta succedendo?

Io sono stata sempre menefreghista nei confronti degli altri, perché con loro non lo sono

Mika si avvicinò a me e prese le tazze per tutti e ci mise il latte dentro, nella mia stava per metterci il cacao ma la fermai.

 Un amore impossibile, ma certo ||•Chapa de silva x reader•||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora