Capitolo 33

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Apro gli occhi ma li richiudo subito. Il sole da fastidio.
Aaah stasera abbasso le persiane del balcone.

Piano piano mi abituo e scendo dal letto.
Vado giù in cucina. Tutti ancora dormono.
Ma che ore sono?

Prendo il cellulare e controllo.
Sono le 6:27.
Ma è prestissimo.

Faccio colazione poi salgo su e mi vesto.
Indosso dei jeans stretti, una canottiera bianca e sopra una camicia abbastanza larga, che cade da una spalla.
Metto le vans nere.
Faccio una cipolla spettinata.
Metto gli occhiali da sole.

Prendo le cuffie e il cellulare.
Esco di casa.
Vado in spiaggia.
Faccio una passeggiata.

La spiaggia non è tanto affollata.
Forse perché è ancora presto. Boh.. xD

Dopo due ore di cammino, posso dire che ho la faccia rossa, e abbronzata xD

Mi avvio al bar in cui devo fare un colloquio di lavoro.
Esatto. Ho un colloquio.

**

Xx: Sei assunta, Mary! *esclama il ragazzo*
Io: Grazie mille. Grazie. Ehm.. scusa ma non ricordo il tuo nome.. *risatina nervosa*
Xx: Mi chiamo Jo. Allora Mary, farai i turni di mattina e se ce ne sarà bisogno anche quelli di pomeriggio, ovviamente pagati. Per adesso, però, farai solo quelli di pomeriggio. Tu sei dietro al bancone, io alla cassa,mentre quel ragazzo lì *mi indica un ragazzo, moro* è quello che effettua le consegne. Si chiama Logan.
Io: Okeii :) Quando posso iniziare?
Jo: Domani ti va bene?
Io: Certo. Grazie mille.
Jo: Prego :) Sei simpatica, sai
Io: Anche tu ^-^ Ciao, a domani!
Jo: Aspetta. Questo è il mio numero. Domani mattina di invio un messaggio, se mi dai il tuo, così posso avvisarti sull'orario.
Io: Certo. *prendo il suo bigliettino* Se mi dai il cellulare te lo segno.
Jo: Si. Ecco tieni.

Gli scrivo il numero e glielo porgo.

Io: Devi solo salvarlo. Ciao :)
Jo: Ciao :)

Mi saluta con la mano ed esco.

Ho deciso di fare questo lavoretto perché non mi va di chiedere, ogni mese ai miei nonni, dall'Italia, i soldi per mangiare. Non mi piace. Voglio essere indipendente.
Nessuno deve sapere di questo lavoro. Altrimenti non me lo permetterebbero. Con il plurale intendo mio fratello e Riker.

Torno a casa.

Chris: Ciao :)
Io: Ehi :)
Chris: Dove sei stata?
Io: Ho fatto un giro in spiaggia. Mi sono svegliata presto e mi scocciavo.

Sento delle urla. È Emily.

Io: Che succede? Perché sta urlando?
Chris: C'è Ross di sopra.
Io: Oh.. da quanto tempo?
Chris: Più o meno.. venti minuti.
Io: E come sta andando?
Chris: Non lo so, non sto origliando!
Io: E perché non lo faii?
Chris: Perché non sono fatti miei, e hanno bisogno della propria privacy.
Io: Ahh.. hai ragione. Uff.. però sono curiosa di sapere. Wee spero vada tutto bene!!
Chris: Andrà tutto bene, calmati.
Io: Speriamo.

Passa più di un'ora.

Io: Chris?
Chris: Dimmi.
Io: Senti anche tu, quello che sento io?
Chris: Ehm.. no. Non sento niente.
Io: Infatti. Niente. Non si sente niente. Capito?
Chris: No. Sinceramente non ho capito!
Io: Non è che si sono ammazzati di botte ed ora sono a terra tutti doloranti, tanto da svenire? Dio mio..
Chris: Ma quante paranoie ti faii? Impossibile. Ross non alzerebbe le mani nemmeno per uccidere una mosca.
Io: Ovvio. Ha paura.
Chris: Ross ha paura delle mosche?
Io: Proprio così. Dice di aver paura che le entrino in bocca o nelle orecchie.
Chris: Oh Cristo Santo. Dici davvero? *ride*
Io: Sii.
Chris: Ahhahah dio mio. Ma come si fa ad avere paura di una mosca?
Io: Sono paura. Tu, per esempio, hai paura delle api. Se solo ne vedi una nei paraggi ti allontani e ti chiudi in camera. *rido*
Chris: Non ridere. Tutti hanno paura delle api. Quelle pungono e ti assicuro che fa malissimo.
Io: Sisi Ok xD Comunque, ritornando a prima, dovremmo controllare quei due. Ho ancora la scena di loro due stesi a terra, doloranti e svenuti.
Chris: Okeii andiamo.

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