Capitolo 01

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Si era trasferita in un appartamento di un albergo. Era piccolo, cupo e un pò rovinato, ma era il massimo che poteva permettersi.
Era un hotel abbastanza movimentato e le persone erano gentili e disponibili.
Il direttore era un tipo socievole e silenzioso, ma ne suoi occhi c'era qualcosa che non andava, si leggeva tristezza fallimenti; non capii molto, era un uomo di poche parole, mi diede le chiavi e andò via. Un impiegato mi accompagnò alla 308 e quando aprii la porta notai che la stanza era piena di polvere e veramente malconcia. Chiesi del perchè di tanta sporcizia all'impiegato. -Mi scusi Signorina è da tempo che qualcuno non viene ad abitare quí- mi disse.
Non feci in tempo a chiedergli il perché che già era andato in fretta e furia via sbattendo la porta.
Fin da bambina sono stata una tipa curiosa e con la voglia di scoprire.
Il primo giorno lo passai a dare una bella ripulita al pavimento e agli arredi e una spolverata ai soprammobili.
Il secondo giorno mi svegliai spensierata e col profumo di detergenti sotto al naso. Presi il nuovo cartellino, che era arrivato a sorpresa dal direttore e sostituii il vecchio che era ormai arrugginito e di colore rossastro.
Uscí dalla stanza di fianco un anziana signora che aveva l'aria di un persona saggia:- Ah la 308 é di nuovo occupata!- esclamò lei.
La guardai e annuii sorridendo.
-Sai la storia che si nasconde dietro questa stanza?- mi disse.
-No- le risposi.
E poi infastidita da tutte quello domande gli chiesi cosa fosse successo in quella stanza.
L'anziana mi raccontò che fin dall'apertura di quell'albergo nella stanza numero 308, sei donne si erano tolte la vita in vari modi atroci e orripilanti.
-Perchè?- le chiesi.
.....
(Aspettate il capitolo 02 a breve, per il continuo della storia)

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