Capitolo 06.

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......
-Com'è morta la nonna- le dissi con tono distaccato e prendendo la tazza di caffé dal tavolo.

-Tua nonna non stava molto bene, come dirti, era pazza; o almeno cosí la descrive mio padre, che all'etá di 40 anni la rinchiuse in un manicomio nelle vicinanza. 308, lo ricordo bene questo numero, si, era quello della stanza in cui era rinchiusa, dove lei morí, di tristezza (?!), perché sapeva che non sarebbe mai uscita da lí, e non avrebbe mai piú potuto rivedere me e conoscere te.- mi disse.

*momento di silenzio e occhi nel vuoto*

La tazza che stringevo tra le mani mi cadde, era lei quella donna!

-Oh mio dio!- esclamai.

Scesi da casa e corsi piú in fretta che potevo verso l'auto.

Mia madre continuava a urlarmi dietro per capire cose stessa accadendo; l'unica cose che mi interessava era andare nella 308, da mia nonna.

Quando arrivai all'albergo c'era un gran calma che subito distrussi:

-Devo andare nella 308!- urlai al direttore, impegnato con clienti.

-Ma come...?!- disse con aria stupita.

-Mi dia le chiavi, si muova!- gli dissi stufa.

Non potevo aspettare, percorsi le scale e arrivai al terzo piano.
Mi avvicinai rallentando vicino la porta della 308.
Battei due tre colpi e la porta si aprì....

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Scusate per il capitolo mooolto breve, ma voglio lasciarvi un pó sulle spine per la.....😉
Lo capirete nel prossimo Capitolo(07)!

La Donna della 308.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora