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entrai in macchina e chiamai Bill

b: sasha tutto bene? perché te ne sei andata così?
s: io.. devo dirti delle cose
b: ok, io sono ancora in ospedale
s: ti raggiungo




appena arrivata all'ospedale entrai senza troppi problemi

appena davanti alla sua porta mi bloccai
feci un respiro profondo

misi la mano sulla porta
la feci scendere fino alla maniglia e mi fiondai dentro

s: come sta?
b: bene.. più o meno. dicono che potrebbe non risvegliarsi

il mio cuore si fermò

s: cosa..?
b: lo so ma è una percentuale bassa comunque

annuii e mi sedetti vicino a lui

s: posso parlarti?
b: certo, di cosa?
s: so chi è stato..ma prima vorrei dirti delle cose sul mio passato
b: ok, dimmi

mi misi comoda ed iniziai

s: mia madre partorì mio fratello Dylan e poi rimase incinta di me e Lia, eravamo gemelle. Io e lei eravamo molto legate e avevo un rapporto più bello con lei che con Dylan, dato che era maschio ed era più grande di noi

mi fermai e sospirai

s: nostro padre è morto pochi anni fa in un incidente d'auto...penso sia stato il karma perché faceva delle cose molto..brutte a me e a mia sorella. Ogni sera faceva prima a me, perché ero la più grande di 4 minuti, e poi a Lia. Diceva che eravamo le rovine della famiglia solo perché eravamo femmine.

bill si avvicinò e mi accarezzó la schiena

s: era da ormai tanti anni che ci picchiava e ci violentava, un giorno, il 13 febbraio 2003 Lia si suicidò per overdose intenzionale. Io a differenza sua non avrei mai avuto il coraggio, perciò appena lei morì mio padre iniziò a raddoppiare il dolore su di me, finché non morì pochi mesi dopo Lia.

cercai di riccacciare indietro le lacrime

s: dopo la morte di Lia e mio padre sembrava che mancasse un tassello nella famiglia, così mia madre mi mandò a vivere con mio fratello che nell'ultimo periodo ha iniziato a drogarsi e a fare le stesse cose che nostro padre faceva a me e a Lia
b: e vostra madre?
s: era impotente, però mio padre la trattava bene e tutti la rispettavamo
b: aspetta, quella sera che Dylan era venuto e te sei scappata lui e Tom si sono picchiati, lui era drogato anche lì.
s: lo so.. comunque penso hai capito che è stato mio fratello a fare queste cose a Tom

rimase fermo immobile

b: dove cazzo vive?
s: ci ho già pensato io, però comunque vive a 3 case dopo Tom
b: ci vediamo fra un po'

uscì e io rimasi con Tom
mi avvicinai ed iniziai a parlargli
notai che dopo un po' Tom iniziò a tremare e avere degli sbalzi

chiamai delle infermiere

inf1: Cavolo, cara, devi uscire mi dispiace

fissai Tom

una delle 3 infermiere mi tirarono fuori

x: attenta
s: Gustav?
Gu: c'è anche Georg

ero ancora paralizzata e dopo poco iniziai a piangere

i ragazzi mi tenevano per le braccia mentre io mi dimenavo per entrare

s: lasciatemi cazzo
ge: no, sei in crisi sei pericolosa

mi buttai per terra e non si perché persi i sensi


mi svegliai sulle  sedie della sala d'attesa con Gustav che mi teneva un panno bagnato in fronte

s: ahia
Gu: hai fatto una caduta che ricorderò a vita

lo fulminai con lo sguardo

mi alzai e presi il telefono dalla borsa

vidi una chiamata persa da mia madre

s: mamma?
m: Sasha, dobbiamo parlare al più presto!
s: dimmi
m: no tu non hai capito, Dylan mi ha raccontato tutto  e sto venendo per parlarti
s: stai seriamente prendendo un aereo per colpa di tuo figlio drogato?!
m: ero qui in zona, e non parlare così di lui! Ci vediamo al bar vicino casa di Dylan
s: sono impegnata
m: Sasha non disobbedire
s: eh va bene














''''''''''''''
questo capitolo non ha senso, però non ho ispirazione perciò o vi va bene così oppure non lo so😗

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