My Charmer - Minsung || Hyunlix

Capitolo 1

                                                                                                         Minho's POV
Oggi avrei avuto una riunione con il capo famiglia, le solite discussioni incrementate dai debiti non risarciti. Mi stavo avviando con foga verso la grande sala dove ci dettero appuntamento, seguito da Changbin, sempre pronto alla difesa. Il corridoio che stavo percorrendo era scuro, gli unici punti di luce erano dati dalle fioche lampade di cristallo sparse per il soffitto, ma camminavo senza fermarmi, ormai questo labirinto lo conoscevo fin troppo bene. I vestiti che indossavo oggi spiccavano in quel buio quasi tenebroso. Indossavo una camicia di lino viola scuro, infilata dentro a dei pantaloni neri che mi coprivano i mocassini, del medesimo colore, fino alla caviglia. L'unico punto luce che indossavo, era l'anello di famiglia, completamente incastonato di un oro bianchissimo. Ero arrivato alla porta dell'immenso salone, pronto per varcarla. Appena Changbin me la aprì gentilmente, trovai seduti al tavolo l'intera famiglia al completo. Solo un posto era vuoto, quello riservato a me, proprio accanto a Felix. Appena incrociai lo sguardo penetrante di mio padre, capii che era arrivato il momento di sedersi. Spostai delicatamente la sedia all'indietro così da potermi accomodare accanto a mio fratello. La riunione era già iniziata, facendomi capire cosi del mio ritardo.
<< Prima di poterne determinare il decesso dovremmo prima assicurarci che sia morto non credete? >>, disse uno dei cinque duchi riverenti a mio padre. << Esatto, credo proprio che ad assicurarsi della morte sarà Felix, va bene?>>, ribatté mio padre all'inchiesta del duca, guardando mio fratello dritto nelle pupille. Senza alcun segno di disaccordo, Felix annuì, accettando di conseguenza l'incarico.
<< Io non credo sia una buona idea. >>, disse il comandante alle missioni alzando la voce, mentre si alzava in piedi. Mi voltai e vidi lo sguardo fulminante di mio padre trapassare quello del comandante, che non sembrava temerne le conseguenze. Senza battito di ciglio, mio padre imbracciò la pistola e con un colpo secco piantò un proiettile dritto in fronte al mal capitato che aveva deciso di opporsi. Insieme al colpo di pistola si udì anche l'urlo acuto della donna delle pulizie, mentre cercava disperatamente di coprirsi la bocca. Il corpo che cadde a terra rimbombò in tutta la stanza, facendo sobbalzare i presenti. Ormai mio padre non mi stupiva più. Fin da piccoli siamo stati abituati a vedere compiere tale violenza. Gli occhi freddi con cui mio padre guardava quel pover'uomo steso a terra ormai senza vita, sono sempre gli stessi da anni. Senza pietà.
Felix ancora non si è abituato a tale cattiveria, infatti vedendo i suoi occhi completamente spalancati, riuscii a percepire il suo disagio.
<< Qualcuno ha altro da aggiungere o da contraddire sulla missione che si andrà a svolgere settimana prossima? >>, risuonò la voce scura di mio padre ai partecipanti. Ci fu un silenzio tombale che annunciò la fine della riunione.
<< Bene, grazie per la presenza e alla prossima riunione. >>, concluse mio padre con un volto soddisfatto. La gente all'interno della sala a poco a poco affluiva verso l'uscita, mentre io e Felix eravamo ancora seduti ai nostri posti osservando le guardie portare via il corpo del comandante.
<< Sicuro di riuscire a portare la missione a termine? >>, mi pronunciai guardando mio fratello.
<< Tranquillo, non sono più un ragazzino. >>, mi rispose lui con voce infastidita.
<< Se vuoi posso occuparmene io oppure darti una mano. Non ricordi che disastro hai fatto l'ultima volta? >>
<< Sta volta sarà diverso, posso farcela. >> mi rispose dandomi una pacca sulla spalla mentre si avviava alla porta.
<< Come vuoi. >> sussurrai, mentre lo seguivo.
Fuori dalla porta ci attendevano Christopher e Changbin, mentre chiacchieravano tra di loro.
<< Come è andata la riunione signore? >>, si pronunciò Bangchan a Felix.
<< Mi hanno incaricato per una missione che si svolgerà prossima settimana. Verrai con me quindi tieniti pronto. >>, rispose Felix con tono impostato. La sua guardia annuì mentre lo seguiva lungo il corridoio.
<< Ah Felix oggi pomeriggio devi uscire con quel Jisung non è così? >>, gli dissi prima che sparisse dietro l'angolo. Appena sentì quel nome, il suo sguardo cambiò all'instante. << Esattamente. >>, mi rispose mentre un enorme sorriso gli invadeva il viso.
Adoro vederlo così felice, ma quel Jisung che avrà di così tanto speciale?

                                                                                                   Jisung's POV
Sono le sei del pomeriggio quando crede di arrivare quella sottospecie di pulcino.
Pensavo mentre mi giravo in torno da quasi mezz'ora. Ero proprio davanti al mare, in quel momento c'eravamo solo noi. Il venticello dell'autunno mi raffreddava la punta del naso, facendola diventare rossa. La mia felpa color bianco panna mi teneva caldo per fortuna. Sarei potuto sopravvivere solo un'altra mezz'ora a questo freddo. Appoggiai la testa sulle mie braccia appoggiate al muretto che separava me e la spiaggia, mentre guardavo le onde fare avanti e indietro. La giornata oggi era nuvolosa, ma comunque piacevole. Mentre avevo lo sguardo fisso sul movimento delle onde, chiusi gli occhi per un attimo, mentre ascoltavo il dolce suono dell'acqua sbattere sulla spiaggia, quando sentii delle mani gelide toccarmi il collo. Sobbalzai al tatto e girandomi, vidi Felix soddisfatto.
<< Sei scemo? Hai la mano congelata! >>, dissi allontanandomi da lui rapidamente.
<< No scusa io sono Felix >>, disse scoppiando a ridere.
<< Divertente >>, risposi ironicamente dandogli una pacca sulla spalla.
<< Come mai hai ritardato così tanto? >>, chiesi incuriosito mentre mi appoggiavo sul muretto.
<< Nulla di cui tu ti debba preoccupare >>.
<< Mhh sicuro? >>, dissi mentre arricciai gli occhi avvicinando il mio viso al suo.
<< Sicurissimo. >> rispose allontanando il mio viso dal suo. << Dai andiamo a mangiare qualcosa? >>, aggiunse cercando di variare il discorso precedente. << Si dai andiamo, ti porto in un posto spaziale! >> dissi io assecondandolo.