Raccolta di novelle sui protagonisti de "La regola del caffè"
Per leggerle è necessario aver letto e conoscere la storia "La regola del caffè" in quanto i personaggi saranno tutti provenienti da quella storia (+ qualche special guest).
☕️☕️☕️
Evely...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
☕️☕️☕️
«Mamma, basta. Ti prego, sono stanco.»
Sospiro e alzo gli occhi al cielo. Usa questa frase ogni volta in cui terminiamo di fare un esercizio e lo fa fin dal primo momento in cui quando abbiamo iniziato. Mio figlio fa i capricci, come sempre, anche se in questo periodo è diventato ancora più capriccioso. Complici le vacanze di Natale, che sembrano volergli dare la libertà di staccare la spina con la scuola come se non avesse dei compiti delle vacanze da fare.
In effetti lo vedo anche dai suoi occhietti che è stanco, non posso negarlo. Ma mi ha fatto una promessa fin dal primo giorno di vacanza: una serie di esercizi al giorno, così da tenersi in allenamento e tornare a scuola preparato. Siamo già a buon punto, imparare a leggere e scrivere non gli viene difficile, ma la maestra è stata chiara quando ha lasciato i compiti delle vacanze.
«Facciamone solo un altro, d'accordo?» gli propongo, guardandolo con un mezzo sorriso. «Se fai bene questo, prometto che sarà l'ultimo.»
Il bimbo sbuffa, ma annuisce. «Okay. L'ultimo e basta.»
«Croce sul cuore» faccio una piccola croce all'altezza del cuore, come promessa. «È pure ora di cena, papà tornerà a breve. Per cui, sbrighiamoci.»
Sono un po' in ansia sapendo che Chris tornerà tra poco. Non perché lui anche voglia che Theo stia attento con i compiti e che faccia esercizi sulla lettura tanto quanto me, ma... C'è qualcosa che non va. E ho timore di vedere tornare Chris e ritrovarmi nella stessa situazione che vivo da qualche giorno, senza un apparente motivo.
Scelgo di non pensarci per il momento, ed abbozzo un sorriso guardando mio figlio. «Okay, allora... Una parola semplice o complicata?»
«Semplice.» Alzo gli occhi al cielo, ridacchiando. «Va bene. Proviamo con... Mela. Che lettere ci sono in questa parola?»
Theo ci riflette su. Tiene lo sguardo sul suo quaderno in cui ci sono tutte le lettere scritte in stampatello, e per qualche secondo resta in silenzio. Io lo osservo, non gli metto fretta nonostante dia davvero una parola molto semplice, ma nemmeno lo aiuto a ragionarci su. Voglio vedere se riesca da solo come ci è riuscito le precedenti volte.
