Ch. 41: Traversata del Cocito

2.1K 98 88
                                    

《Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire.》
Lucio Anneo Seneca

❌️[Questo ch finisce alla greca. Se continua avete la versione vecchia!]

Mi scapicollo per il corridoio, fiondandomi nella camera di Liam.

Rimbalzo sulla coperta della Boston University e apro il cassetto del comodino.

Eccoli!

Arraffo un paio di preservativi e in una frazione di secondo sono in doccia.

Mi serve un attimo!

Il getto che fuoriesce dal soffione mi colpisce le spalle ma non riesce a diminuire l'ansia.

Che figura di merda epica!
Già temevo di non durare un cazzo, ora devo pure reggere il confronto col suo ex.

Il nome Matt, pronunciato da mio fratello in Texas, continua a ronzarmi  in testa.
Vorrei sapere per quanto sono stati assieme e quante volte…

Cazzo non è il momento per pensare a questo!

La mia mano scende lenta in mezzo alle mie gambe. Afferro la mia punta ancora coperta e divarico le gambe, stando attento a non scivolare.

Inizio a masturbarmi nella speranza di aumentare il tempo che passerò con lei; dentro di lei.

Ma nulla... l'immagine di un altro che la tocca non mi si leva dalla testa e lì sotto niente sembra collaborare.

- Dannazione! - Impreco, tirando un pugno alla parete. Lo shampoo e tutto ciò che c'era sul porta sapone si schianta a terra.

Sicuramente avrà sentito il frastuono e si starà domandando che diamine io stia combinando.
L'ho mollata di là e ora non riesco neanche a farmi una sega.

Demoralizzato, appoggio la fronte alle piastrelle.

Che cosa me ne frega di con chi è stata?
Ora ci sono io con lei e, se riuscissi a non venire in quindici secondi, potrebbe persino essere fantastico.

Il profumo dello shampoo alla vaniglia di Lex che sta fuoriuscendo dal contenitore rotto mi s'insinua nelle narici.

Chiudo gli occhi e mi concentro su di lei. Sulla sensazione delle sue labbra che mi avvolgono, proprio lì, dove ci sono le mie dita. Visualizzo la sua testa che segue, avanti e indietro, il movimento del mio polso.

Un calore crescente si diffonde alla base della nuca e va dritta a stringermi le palle. Sento le vene sull'asta affiorare e un principio di erezione si sostituisce alla sensazione gommosa che mi restituiva la mia carne a contatto con l'acqua fino a poco fa.

Il mio braccio destro aderisce al muro dandomi appoggio e il respiro si fa irregolare.

La immagino inginocchiata che mi accoglie nella sua bocca sotto il getto scrosciante. Stringo la presa intorno al cazzo, ora pulsante, con questa fantasia impressa sotto le palpebre. Serro i denti e tendo il collo lasciando salire l'orgasmo.

Con gli ultimi colpi, più lenti e decisi, irrigidisco i dorsali e mi libero di tutta la tensione che avevo addosso.
Attendo che scivoli via dalla parete e finisca nello scarico, insieme a tutte le mie stupide preoccupazioni.

Il piacere si disperde, il battito rallenta e il cervello torna a collegare i neuroni.
Devo godermi questo momento. Fanculo tutto il resto!

Merda, non mi sono portato i boxer di ricambio!

Infilo i pantaloni del pigiama che ho lasciato questa mattina, do un'ultima occhiata allo specchio, e mi obbligo a tornare di là.

♡◇♡◇♡♤♡◇◇♡♤◇◇♡♤♡◇♡♤◇◇♡◇♡♤♡

🖋 Spazio Autore

Purtroppo Martedì scorso ho pubblicato per errore una bozza, perdendo tutte le correzioni della seconda parte (questa è rimasta invariata)😩

In un modo o nell' altro ho finito... e oggi ripubblico anche la continuazione❤️
Grazie per la pazienza🫶

Prossime uscite martedì e giovedì, spero! MA NON POSSO PROMETTERLO😱

* per chi si sia chiesto cosa voglia dire il titolo... il Cocito è un fiume dell'inferno greco (il più conosciuto è l'Acheronte) e si ho scelto quello per l'assonanza 🤣🤣🤣🫶

REFLEXED [Concluso In Revisione] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora