Ch. 46: Campus P2

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《La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!》
JOHNNY DEPP(Il cappellaio matto)


- Me lo devi! - Hanna si gioca l'ultima carta per convincermi ad andare in birreria con lei e le sue amiche.

- Ti prego, le tue compagne sono delle cozze insopportabili! - Mi lamento.

Reclino il capo all'indietro oltre la sedia e lascio cadere sul viso il libro aperto che stavo studiando.

Hanna non mi chiede mai niente. C'è sempre stata per me. Ha solo il brutto vizio di promettere le mie attenzioni a chiunque le passi compiti o schemi per le lezioni.

- Domandalo ad Asher! - Sghignazzo da sotto le pagine.

- Molto divertente, Morris! - Sbuffa dall'altro lato del telefono.

- E quando sarebbe? - Le do la conferma della mia resa.

- E vai! Questa sera alle 10. Al locale, scendendo lungo il fiume.

- Questa sera? Cazzo, Hanna! Avevi già accettato? - Il manuale di statistica ricade con un tonfo sulla scrivania. Già mi immagino la rottura di palle che mi attende.

- Sì, ovvio che avessi già accettato! - Se la ride, - Non saremo soli! Ci sono anche dei loro amici e puoi portare chi vuoi! - Spiega, convinta di rincuorarmi.

♤♡♤♡♤♡♡◇♡◇♡◇♡◇♡◇♡

È in questo modo che mi sono ritrovato qui.

Il posto non è male: caldo e accogliente, con tutto il mobilio in legno scuro in stile pub inglese. Apprezzo soprattutto le cameriere, con la divisa bianca e blu di dieci taglie più stretta.

Devo ammettere che, per quanto una delle due amiche di Hanna sia effettivamente come me l'aspettavo, l'altra è una piacevole scoperta. Il caschetto nero lucido e le ciglia allungate dal trucco rendono la tipa che mi siede di fronte una compagnia molto interessante.

- Come hai detto che ti chiami? - Le chiedo nuovamente, ormai già a metà serata.

- Lindsley! - Mi ricorda, timida, per nulla offesa.

Ricambio il suo sorriso, terminando il quarto bicchiere. Non so più se la trovavo figa già prima di iniziare a bere.

- Hai davvero degli occhi splendidi! - Il ragazzo moro con la camicia azzurra non ne vuole sapere di lasciar in pace Hanna, che prova ad ignorarlo.

Ben le sta, così impara a trascinarmi qui.

Lei affonda il naso nel boccale, guardandomi di sottecchi.

Col cavolo che ti salvo!

- Quindi sei single? - Insiste l'idiota, - Al problema, posso porre rimedio io! - ammicca spavaldo.

Tossisco dandomi qualche pacca sul petto cercando di far scendere la birra andatami di traverso. Che tentativo di rimorchio imbarazzante!

Sto per scoppiare a ridere quando la voce di Luis gela tutti i presenti: - Tu ripetilo e il tuo prossimo problema da risolvere... sarà come sollevarti dalla sedia con entrambe le gambe rotte! - Poi, senza aggiungere altro, si avvia verso l'uscita.

Un ghigno mi curva le labbra mentre il tipo sbianca leggermente, senza ribattere, e a rallentatore allontana il braccio dalle spalle della streghetta.

Lancio un'occhiata ad Hanna.
"Woo, che colpo di scena!" Le comunico con lo sguardo, ma sembra essersi pietrificata.

REFLEXED [Concluso In Revisione] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora