Tempo per fermarmi

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- Mattino seguente -

YURIKO's Pov

"Quindi credi che Toji sia vivo? È vero, così è stato detto, ma chi può garantircelo?"
Yaga è davanti a me, seduto dietro la sua scrivania con le braccia incrociate al petto
"Yuriko, possiamo tener conto di questa possibilità, ma vorrei che ti fermassi e che ti prendessi un po' di tempo per te stessa..."

Spalanco gli occhi a queste parole
Mi sta dicendo di prendermi una pausa?

"Non mi sembra affatto il momento per rilassarmi e pensare ad altro! Mio padre è lì fuori, ne sono certa ed ogni secondo che passa può risultare fatale..."
Se non mi calmo, rischio di esplodere
Ispiro ed espiro lentamente
"...Per non parlare di Megumi, quel mercenario ha aspettato fino ad ora per attaccarlo e ferirlo; non ho tempo per fermarmi, io non ho tempo per me stessa, non ho mai avuto tempo.."
Concludo, racchiudendo in questa ultima frase la mia sofferenza e tutti gli anni, fin dalla mia infanzia, in cui ho dovuto sopprimere me stessa per combattere

Lo vedo sciogliere le sue braccia e alzarsi dalla poltrona, arrivando davanti a me
"Proprio per questo ti chiedo di fermarti, prima di essere uno stregone, prima di essere la primo-genito Fushiguro, tu sei Yuriko, una donna che ha perso troppo tempo, dimenticandosi di vivere..."
Le sue mani si posano sulle mie spalle
"...Ti ho cresciuto come una figlia, sono consapevole che tanto del tempo che hai perduto, è anche a causa della missione affidatati anni prima..."
Sospira, scostandosi da me, so che sotto intende la missione assegnata a me e Nanami, in cui siamo stati via per dieci anni
Dieci anni senza concludere nulla....
"...Però ora hai tuo fratello, hai Satoru e non guardarmi con quella faccia signorina!"
Mi indica, riferendosi ai miei occhi sgranati e alle mie labbra serrate, insieme al mio viso certamente rosso come un pomodoro
"Ne abbiamo già parlato, per favore, non farmi ripetere sempre le stesse cose: goditi ogni momento e cerca di fermarti qualche volta"
Mi sorride, tornando in seguito a sedersi dietro la sua scrivania
"Ora vai! Via di qua! Prenditi qualche giorno e organizza qualcosa, basta che cominci a pensare a te stessa. Per tuo padre, tranquilla, diverse finestre sono partite alla ricerca"
Mi fa segno di uscire dal suo ufficio ed io, più sbigottita e confusa che mai, mi dirigo verso la porta, afferrando la maniglia

"Yaga?"
Lo chiamo, intanto che apro la porta, mettendo piede nel corridoio
"Grazie"
Dico semplicemente, uscendo senza aggiungere altro, chiudendomi la porta alle spalle
So che ha capito per cosa lo sto ringraziando
Anche lui è preoccupato per mio padre, non lo vuole ammettere apertamente, ma percepisco il suo stato emotivo
Lo troveremo...
...Me lo sento, mio padre è vivo e riusciremo a salvarlo

Sospiro, ciondolando in mezzo al corridoio
Beh, che faccio adesso?
Se osassi entrare di nuovo nel suo ufficio e chiedergli una missione, mi prenderebbe sicuramente a calci nel culo

"Ehi Yuriko, che ci fai qui? Pensavo fossi in palestra"
La voce alla mia sinistra mi distrae, facendomi voltare nella sua direzione, trovando un certo biondino venirmi incontro

"Ciao Nanamin~"
Ormai ci ho preso gusto a chiamarlo così ed è sempre troppo divertente vederlo sussultare, con la vena pulsante sulla tempia
"Dai su, non fare il musone!"
Gli do un colpetto sulla spalla, appena giunge al mio fianco
"Comunque, perché credevi che fossi in palestra?"

Si porta le mani nelle tasche, cominciando ad avviarsi
"Satoru sta allenando Yuji, a quanto pare non scherzava sul volerlo spremere fino allo sfinimento"
Cavolo! Me n'ero dimenticata!
Sono stata così tanto concertata a parlare con Yaga, da essermi completamente scordata la questione tra Satoru e Itadori

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