You are JUST Mine.

capitolo 2: il ritorno.

*mi girai improvvisamente e vidi Jesy, feci un sospiro di sollievo*

- ehy tutto a posto? - *mi guardò con uno sguardo preoccupato ma allo stesso tempo sollevata , forse perché mi aveva trovata*

- come facevi a sapere che ero qui ? - * la guardai mentre si sedeva accanto a me e fissava il mare *

- beh, sei la mia migliore amica, so che questo è il tuo posto preferito - *mi guardò facendomi un lieve sorriso e non riuscii a non abbracciarla, aveva ragione, la spiaggia era il mio posto preferito, ci andavo sempre quando ero triste o quando avevo bisogno di stare da sola o di pensare*

- bene ora mi dici che hai? - *riprese a parlare mentre mi staccai da quel abbraccio e ricominciai a guardare il mare in silenzio e annuii leggermente*

- ti... ti ricordi quando avevo 15 anni? quello che successe? - *dissi quasi sussurrando mentre i ricordi riaffiorarono nella mia mente e un brivido mi percosse la schiena mentre la mia pelle si fece d'oca*

- si, fosti violentata dal tuo ragazzo di quel tempo, Justin se non mi sbaglio, quando era ubriaco e quando lo lasciasti lui non se ne capacitò e dovesti scappare da lì perché non ti lasciava in pace e voleva farti del male - *disse quasi con voce roca, e pronunciò quel nome con disprezzo, mi mise una mano attorno alle spalle e mi avvicinai a lei sempre guardando il mare, avvicinando la testa alla sua *

- si, ma non mi violentò, ci provò, era sul punto di farlo ma Ryan lo fermò appena in tempo - *dissi mentre cercai di tranquillizzarmi *

- beh comunque era uno stronzo, ci andasti a letto quando eri ubriaca, ti fece ubriacare per portarti a letto, ed era anche un puttaniere, lo lasciasti anche per questo, ma comunque , cosa c'entra ? - *disse facendomi ricordare quella notte e sospirai cercando di dimenticare, avevo passato 3 anni della mia vita da psicologi, cercando di dimenticare e poi, solo ricevendo un messaggio tutto riaffiorò nella mia mente in un solo secondo*

*presi il telefono, lo sbloccai e andai nella sezione messaggi, aprii quel messaggio e le detti le telefono mentre sospirando la guardavo leggere, lesse e mi guardò con uno sguardo pallido, come se avesse visto un fantasma*

- è tornato - *le dissi preoccupata e piena d'ansia e di paura, mentre tutto riaffiorò nella mia mente*

*lei non disse niente e mi abbracciò* - andrà tutto bene, ti proteggeremo noi, non ti preoccupare - *la strinsi cercando di sentirmi protetta , Jesy mi trasmetteva sempre senso di protezione , ma sta volta, non riuscii, dopo qualche secondo ci staccammo e le sorrisi lievemente per farle capire che stavo meglio, anche se non stavo affatto meglio*

- adesso andiamo a casa? - *si alzò e mi porse la mano che presi e mi alzai annuendo, presi lo zaino e lo misi in spalla, ci incamminammo verso casa sua e durante la strada ne io ne lei riuscimmo a dire una parola, era preoccupata per me , lo leggevo nei suoi occhi, nei suoi gesti, e lo ero anche io, io più di tutti, proprio ora che mi ero trovata una vita nella quale essere felice , mi chiedevo quando si sarebbe fatto vivo, fu l'unico ragazzo per cui persi definitivamente la testa, infatti dopo di lui non volete più nessuno, anche se ricevetti delle proposte da ragazzi molto carini, ma ero troppo delusa, è vero, beveva, era un puttaniere ma solo da ubriaco, quando era sobrio era dolce, il ragazzo più dolce della terra, ecco perché non lo lasciai subito, ma dopo quel fatto aveva davvero esagerato e io inizia ad avere paura di lui, lui iniziò a seguirmi, ad aspettarmi sotto casa la sera quando tornavo magari dopo essere uscita con i miei amici, voleva che tornassimo assieme ma io non lo volevo, avevo paura di lui, e da allora diventò aggressivo.
Finalmente dopo tutti questi pensieri nella mia testa arrivammo a casa di Jesy, entrammo e io mi sedetti subito sul divano, i suoi erano andati a fare una gita di un weekend e così Jesy mi aveva invitata a stare da lei per un giorno, perché il giorno dopo doveva sistemare la casa*